Capitolo 256

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Mi strappa il telefono di mano ed esce dalla stanza. Mi viene istintivo alzarmi e seguirla,ma mi fermo perché forse ho già fatto fin troppo costringendola a parlarle contro la sua volontà. Rimango sul letto ad aspettarla e dopo circa dieci minuti anche il mio cellulare reclama la mia attenzione vibrando. Guardo lo schermo e mi verrebbe voglia di buttarlo per terra, perché è lui. Non ho nemmeno salvato il numero.

Da 345****876: Sto a Roma! Ci vediamo per metterci d'accordo per la serata!

Ma è deficiente? Gli avevo già detto due settimane fa che non volevo andare!

A 345****876: Ho detto di no!

Spero che la conversazione si chiuda lì,ma dopo pochi secondi mi risponde.

Da 345****876: Ma sei scemo? M'hai detto che ce pensavi!

Gli rispondo che non é possibile,ma lui mi manda lo screen della nostra conversazione di una settimana fa. È impossibile: io non gli avevo più risposto dopo quell'ultima mattina quando mi aveva mandato il messaggio. Sono troppo arrabbiato per farci caso e gli rispondo che qualunque cosa avessi detto,non mi andava più di andarci. Mi propone di vederci,ma gli dico che sono impegnato,così poi tenta di chiamarmi ma non rispondo e spengo il cellulare. Aspetto ancora un po' e dopo circa venti minuti,vedo Emma rientrare. Non ha più le lacrime agli occhi,ma è ben lontano dall'essere felice. Non gli dico nulla,ma con un'espressione del viso le intimo di dirmi come è andata.

E: cosa credevi di fare?

B: farti stare meglio forse?

E: beh non ha funzionato mi dispiace!

Rimane davanti a me quasi indispettita per il mio gesto: so cosa vuole fare,ma non riuscirà a farmi andare via. La fisso perché non ho paura di reggere il suo sguardo e dopo un po' la vedo cedere,mettendosi le mani davanti agli occhi.

E: scusa!

Scuoto la testa e battendo la mano sul letto,la invito a raggiungermi. Lei viene subito mettendosi tra le mie braccia.

E: so che vuoi solo aiutarmi!

B: io voglio solo che tu sia felice Emma! E mi fa arrabbiare il fatto che io non possa fare niente per aiutarti ad esserlo!

Alza lo sguardo dandomi un bacio.

E: lo sai che con te sono felice!

B: guardati Emma hai pianto tutta la sera! E credo tu abbia smesso perché non hai più lacrime da piangere!

E: non è colpa tua!

Sì,in parte lo è,vorrei dirle.

B: vorrei prendere tutto il tuo dolore e metterlo nel mio cuore!

E: mi stai già aiutando più di quanto credi!

B: sai a volte credo che tutto questo sia colpa mia invece!

E: come può essere colpa tua!

Più che una domanda la sua suona quasi come una presa di posizione.

B: pensaci se io non ti avessi trattata in quel modo,tu non saresti stata male e non avresti mai incontrato il dottore e quindi non avresti iniziato tutto questo.

Emma si alza mettendosi seduta davanti a me.

E: are you serious?

B: è la verità se ci pensi bene! Ora non staresti così e ho paura che non andrà meglio.

Mi tira un pugno nel braccio.

B: ahi! Perché l'hai fatto?

E: perche non la smetti di dire cavolate!

Provo a dirle qualcosa,ma lei mi mette la mano davanti alla bocca,estremamente seria.

E: hai ragione se non fosse stato per te non avrei mai saputo di tutto questo!

Sentirglielo dire non mi fa di certo saltare di gioia, ma è quello che penso anche io alla fine;solo non pensavo me lo dicesse così direttamente. Tuttavia subito cambia il suo discorso,in una direzione totalmente opposta.

E: non so proprio come ringraziarti! Per anni ho pensato di essere io quella sbagliata,quella che non sapeva come affrontare le proprie emozioni,quella che pensava di non riuscire ad accettarsi;ma ora - mi accarezza il viso sorridendomi - ora so che c'è qualcosa che mi ha portata a fare quelle cose,qualcosa che non dipende da me capisci?

La guardo e anche se non posso vedermi in questo momento sono sicuro che i miei occhi stiano brillando.

B: Emma io non so cosa dire...

E: lo so io! Smettila di sentirti in colpa! Se non fosse per te,vivrei ancora nelle bugie! È vero: fa male,ma con te posso provare a sopportarlo.

Si avvicina a me dandomi un tenero bacio,per poi stendersi di fianco a me,tra le mie braccia.

E: resta con me stanotte!

Si stringe a me appoggiando la testa sul mio petto.

B: non vado da nessuna parte.

La abbraccio forte e la sento ricominciare a piangere,ma faccio finta di niente per non darle fastidio;mi limito solo a darle ogni tanto un bacio sulla fronte.

Mi sveglio e subito do uno sguardo al telefono: due chiamate perse da chi ieri sera mi aveva mandato un paio di messaggi,ma non ci faccio caso e guardo l'orario. Non sono neanche le sei e mezza,ma non mi stupisce il fatto di essermi alzato così presto: alla fine ieri sera non siamo andati a letto tardi. Mi volto e vedo il suo bellissimo viso: ancora con gli occhi gonfi e visibilmente segnati dalle lacrime della sera prima. Nonostante sia sempre meravigliosa,si vede che è distrutta: non mi ha nemmeno detto di cosa ha parlato con sua madre. Mi alzo lentamente per non svegliare Emma,dal momento che è appoggiata sul mio petto e decido di andare in camera mia per potermi preparare. Le lascio un biglietto e lo appoggio in fondo al letto. Le stampo un delicato bacio sulla fronte ed esco.

Emma Pov's

Sento un suono elettronico:la sveglia. Cerco di afferrare a tentoni il telefono,avendo ancora gli occhi chiusi e una volta trovato,schiaccio il primo tasto a portata di mano per far smettere quel rumore. Allungo le braccia per cercare Simone,ma non lo trovo. Apro gli occhi e quando realizzo che non è nemmeno in bagno,li richiudo leggermente triste. Nemmeno Lauren è in stanza: o è uscita presto o non ha proprio dormito qua. Forse Simone le ha chiesto di lasciarci soli. Con una voglia che non so dove ho trovato, mi alzo andando in bagno. Appoggio le mani al lavandino e mi guardo allo specchio: uno straccio. Sì: se dovessi descrivermi in una parola userei proprio questa. Ho gli occhi tutti gonfi,somiglianti a quelli di un panda per colpa del mascara e lo sguardo è chiaramente ancora assonnato. Probabilmente se Simone non fosse stato lì con me,non sarei nemmeno riuscita ad addormentarmi: anche se ero molto affranta,stare tra le sue braccia mi ha fatto sentire più tranquilla.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora