Capitolo 388

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E: Simone é la mia metà.

C: so che non es facile per voi credere in queste cose: siamo en un mundo pragmatico y materialista donde non se crede en nada.

B: io ormai non posso non crederci.

C: é difficile,ma voi due siete fatti per stare insieme. Ve completate in ogni aspetto del vostro carattere: le mancanze de Emma diventano i suoi punti di forza grazie a Simone e le tue debolezze - indica Simone - sono le tue migliori qualità quando sei con Emma.

E: penso che venire qui da lei sia stato davvero utile.

C: posso darve un consiglio.

B: sicuro.

Simone mi prende la mano,stringendomela.

C: Simone cerca de capire que anche se Emma se sente ensecura,non é porque non te ama. Emma te ama fin troppo y a volte molto de più de quanto ama se stessa,deve solo trovare la sua dimensione.

Simone mi accarezza velocemente la guancia,facendomi sempre uno dei suoi bellissimi sorrisi rassicuranti.

C: tu Emma,ricordate che significhi tanto per Simone,anche in questo caso troppo,quindi comprendi la sua eccessiva attenzione verso di te:lui ha ancora nel cuore el dolore che te ha fatto y non se lo perdonerà mai.

Lo vedo abbassare lo sguardo,quasi si vergognasse di provare ancora quel senso di colpa.

E: io non so come ringraziarla!

C: l'unica cosa che mi interessa é che voi due andiate avanti senza paura. Insieme potete fare qualunque cosa y si crederete sempre en la forza de l'amore che ve tiene uniti,la vita ve darà sempre piani positivi.

Simone si alza,mentre io rimango qualche secondo ancora lì seduta a guardarla. Sento poco dopo la mano di Simone afferrare la mia,così mi alzo andando vicino a lui.

B: la ringrazio ancora Cecilia,abbiamo capito molte cose.

E: ora é tutto molto più chiaro.

C: lo é sempre stato e sempre lo sarà. Vi capirete sempre con uno sguardo,ma non rinunciate mai a parlare,sopratutto tu Emma.

Cecilia si avvicina a noi,prendendo la mia mano.

C: Simone non é abituato a condividere i suoi sentimenti perché li ha sempre gestiti da solo,ma tu non li condividi per paura de ferire Simone.

E: ascolteró il tuo consiglio.

B: lo faremo entrambi.

C: spero de rivedervi.

Anche Simone le stringe la mano e dopo averla salutata usciamo,e appena metto un piede fuori mi sembra di uscire da uno di quei videogiochi di avventura. Andiamo verso l'appartamento di Simone senza dirci una parola,ma tenendoci sempre per mano:immagino che Simone sia stordito tanto quanto me. Arriviamo al suo appartamento e appena entra si toglie le scarpe,così lo faccio anche io,lasciandole di fianco alla porta. Mi tolgo la giacca e Simone allungando il braccio verso di me,me la prende e la attacca con la sua all'appendiabiti:il tutto senza dire una parola. Vado al centro della sala,in mezzo ai due divani che delimitano il salotto separandolo dalla cucina,incerta se sedermi o no. Simone é intento a cercare qualcosa nella tasca della sua giacca.

E: se cerchi le tue sigarette,sono qui.

Ormai so che Simone fuma solo quando vuole rilassarsi e immagino che dopo la nostra conversazione a tre,ne abbia bisogno. Le prendo dal tavolino accanto al divano,rimanendo lì ad aspettare che venga a prenderle. Mi sorride peró,tirando fuori dalla tasca il cellulare e alzandolo in aria per mostrarmelo,poi si avvicina e lo va ad appoggiare di fianco al mio,che avevo lasciato sulla mensola.

B: lo avevo preso in caso fosse successo qualcosa:immaginavo che tu lo avresti lasciato qui.

Gli sorrido e abbasso lo sguardo: vorrei dirgli tante cose,ma non so come fare. Entrambi rimaniamo in silenzio,ma dopo pochi secondi pronunciamo in contemporanea i nostri nomi.

B: vai tu.

E: scusa vai tu.

Le sue mani prendono le mie e iniziano ad accarezzarle,mentre le sue labbra si stendono in un sorriso leggermente accennato.

B: io non avevo idea di come ti sentissi.

E: non é colpa tua.

B: amore solo perché sei sua figlia,non vuol dire che tu non sia adatta per il matrimonio. Se fosse così,io non sarei nemmeno capace di stare con te.

E: lo so.

B: e soprattutto non voglio che pensi anche solo per un secondo che tu possa essere un peso o un obbligo:ti ho chiesto di sposarmi perché ti amo.

Simone ha lo sguardo basso,rivolto all'anulare della mia mano sinistra e con il suo pollice accarezza l'anello.

B: voglio davvero costruire una vita con te Emma e anche se siamo giovani so che possiamo farcela.

Mi viene inevitabilmente da sorridere,perché le sue parole mi fanno senza dubbio piacere,in quanto sono l'ennesima conferma del suo gesto.

E: hai davvero capito il perché avevo paura?

B: sì,é stato strano: come se avessi potuto leggerti nella mente.

E: non volevo che credessi che non ti amavo abbastanza: sei tu l'unico con cui mi immagino un futuro.

B: non l'ho mai creduto. Lo so che mi ami,ma ti avrei comunque capita se mai avessi voluto aspettare.

Mi accarezza la guancia e appena mi sfiora,chiudo gli occhi per godermi quella carezza che come al solito,é davvero morbida e dolce.

E: ho capito anche io tante cose Simo.

B: immagino.

Il suo sguardo assume quelle caratteristiche che ha sempre quando si vergogna di qualcosa.

E: pensavo ne avessimo già parlato.

B: lo so che tu mi hai perdonato,ma per me non é così facile.

E: Simo é acqua passata: quando si perdona,si lascia tutto alle spalle. E visto che ti ho perdonato io,ora devi perdonarti tu per primo.

B: Emma ti ho ferita tanto,sapendo di farlo.

E: d'accordo,ma non volevi farmi male:è successo,ma non erano le tue intenzioni.

B: assolutamente,ma ti ho mentito,tenendoti segreta una cosa importantissima.

E: posso dirti una cosa:anche io ti ho mentito una volta.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora