Capitolo 360

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Mi accarezza la guancia sorridendomi,mentre il mio sguardo si abbassa per l'imbarazzo. Anche un gesto semplice come quello di una carezza,mi é mancato da parte sua.

B: non la smetterai mai di essere così timida peró,vero?

Alzo le spalle,facendogli un'espressione divertita poi,tenendo la sua mano unita alla mia,riprendiamo a camminare.

E: quando ci siamo messi insieme,non ero così: ero chiusa e insicura. Avevo paura che tutti mi giudicassero per come sono dentro.

B: alla fine ero così anche io,se ci pensi bene.

E: lo affrontavamo in modo diverso,io chiudendomi troppo,tu invece esponendoti troppo. Tu mi hai insegnato ad essere me stessa e a non vergognarmi dei miei punti di forza,così come di quelli deboli.

B: e tu mi hai insegnato che mostrare i propri sentimenti,non vuol dire essere deboli.

E: a volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessimo mai toccato quel tappo.

B: non ne ho idea.

E: in realtà mi sono anche sempre chiesta perché proprio quel giorno. Perché non prima? O dopo?

B: mi ricordo solo che ti avevo vista nell'angolo tutta sola ed ero curioso di sapere cosa stessi facendo.

E: da quel giorno sei diventato un pensiero fisso: non c'era un attimo in cui non ti pensassi.

B: a chi lo dici!

E: parlare con Lauren mi ha fatto capire quello che stavo davvero provando.

B: cioé?

E: é vero: tu mi hai mentito e non mi andrà giù tanto facilmente come cosa... - lo vedo guardarmi molto dispiaciuto - ma quello che mi feriva di più era che quando guardavo te,stavo male.

Lo vedo molto attento e forse senza rendersene conto, sta stringendo leggermente di più la mia mano.

E: guardando la persona che amavo di più,vedevo ció che più mi stava facendo male.

B: avrei dovuto dirtelo quando l'ho saputo.

E: avresti sì.

B: appena l'ho saputo in ospedale,non ci ho nemmeno dato la giusta importanza: avevi bisogno di quel sangue e io volevo solo aiutarti.

Mi avvicino,tenendogli sempre la mano,ma accarezzandogli il braccio: alla fine quel gesto era stato davvero importante per me.

B: poi sei tornata a casa e hai avuto problemi con i ricordi e poi...

E: e poi il tempo é passato.

B: Emma ti chiedo ancora scusa.

E: i primi giorni ero così arrabbiata con te:ero convinta che se me lo avessi detto prima,avrei evitato di stare così male,ma non é stato così. Ci sono dei momenti in cui mi verrebbe solo voglia di piangere.

B: dovresti sfogarti con tuo fratello.

E: non voglio! Ha già fatto molto appoggiandomi e decidendo di stare dalla mia parte.

B: da quello che mi hai detto,siete sempre stati estremamente legati.

E: una piccola parte di me temeva che questa cosa ci avrebbe allontanati,ma in fondo sapevo che non mi avrebbe mai abbandonata.

B: appunto per questo dovresti parlargli.

E: guarda che l'ho fatto - lo guardo con un'espressione molto ovvia - appena tutto é successo.

B: lo so,ma é normale che tu ti senta ancora scombussolata da questa cosa e se ne senti il bisogno,dovresti parlargli.

E: non voglio che si preoccupi più del necessario e poi alla fine riguarda solo me.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora