Capitolo 393

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Mi interrompe,dandomi un semplice bacio e guardandomi con quella sua solita espressione da furbo. Lo seguo con lo sguardo mentre va in lavanderia a fare non so cosa,così mi tolgo la giacca e le scarpe e vado a stendermi sul divano.

Credo di addormentarmi quasi subito. Tuttavia mi ritrovo seduta sul divano di Simone e quel senso di sonno non se ne é andato per niente. Mi stropiccio gli occhi con le mani e dopo pochi secondi sento il campanello suonare.

E: Simo! - alzo la voce per farmi sentire - Vai tu!

Non sento nessuna risposta,così lo richiamo,ma di nuovo nulla,nemmeno il rumore dei suoi passi lungo le scale. Allora mi alzo e vado ad aprire. Ok. É un sogno:deve esserlo. Davanti a me ho mia nonna. Bella come non l'avevo mai vista. L'ultima volta che l'avevo vista era su un lettino d'ospedale a Malta,mentre mi ripeteva con quel poco fiato che le era rimasto,che mi avrebbe sempre protetta.

E: nonna!

X: piccola mia!

E: ma tu...

Non mi fa nemmeno finire che entra,abbracciandomi e stringendomi forte.

E: come puoi essere qui?

Non mi risponde e si limita a sorridermi e farsi strada verso la sala. Il fatto che lei sia veramente qui,é impossibile,tuttavia non realizzo ancora bene il tutto.

E: aspetta un secondo che vado a chiamare Simone:devi conoscerlo assolutamente.

Faccio per salire,ma mi ritrovo seduta sul divano,di fronte a lei e il tutto in un battito di ciglia.

E: io stavo andando a...

X: Emma,io sono venuta per te.

E: questo é un sogno.

X: lo credi davvero?

E: siamo appena arrivati e Simone non c'é. Inoltre... - abbasso lo sguardo - tu non puoi essere davvero qui,perché sei...

Mi fermo un secondo,perché anche se ho capito che questa non é la realtà,ci si avvicina tutto molto.

X: morta?

Alzo lo sguardo immediatamente,trovando i suoi occhi sorridenti,guardarmi in quel modo gentile in cui sono lei riusciva a fare.

E: perché... - inizio a sentire delle piccole lacrime riempire i miei occhi - sei qui? Questo é solo un sogno.

X: cosa ti ho sempre detto sui sogni Snoopy?

Sentirla dire ancora quel nome,mi fa scoppiare a piangere,senza nemmeno che me ne accorga. Mi chiamava sempre così e diceva che lo faceva perché ero curiosa e imbranata come solo Snoopy sapeva essere. Mi metto le mani sugli occhi,per non far sentire troppo i miei singhiozzi,ma lei rimane impassibile di fronte a me e quando tolgo le mani,vedo il suo braccio allungato verso di me con un piccolo fazzoletto di tela.

X: non piangere piccola. Prendi!

Prendo il fazzoletto e mi asciugo le lacrime,ma poi lei mi ripete la domanda di prima.

E: dreams are our secrets,and we must protect them as they were treasures.

Mi sorride come tutte le volte che facevo qualcosa di bello e istintivamente viene da sorridere anche a me.

E: perché sei qui?

X: dimmelo tu.

E: tu sei venuta qui!

X: questo é il tuo sogno Emma! Se sono qui é perché tu mi volevi qui.

E: ti vorrei sempre qui.

La guardo,con la voce che continua a tremarmi: averla persa era stato un duro colpo per me e con tutto quello che era successo,mi era capitato di pensarla molte volte.

X: vedo che hai imparato bene l'italiano.

Dalla sua espressione vedo che é molto soddisfatta: lei sapeva benissimo l'italiano,a causa delle radici della sua famiglia,oltre al fatto che era una maestra. Provava sempre a insegnarmelo,ma io ero troppo pigra per stare lì ad imparare.

E: ho dovuto! Ora sto facendo un programma in Italia! - le sorrido molto contenta - Sono entrata ad Amici!

X: lo so piccola.

Rimango molto confusa: lei se ne era andata anni fa e non poteva saperlo.

E: non puoi saperlo.

X: solo perché sono morta,non vuol dire che mi sia dimenticata di te Snoopy. - mi fa l'occhiolino - Io ti guardo sempre.

Questo mi riempie il cuore di gioia:nonostante tutto lei era sempre con me.

E: hai mantenuto la promessa allora.

X: avevi dei dubbi? - mi guarda quasi con aria di rimprovero - Ti ho insegnato io il valore delle promesse. Ti ho promesso che sarei sempre stata con te e ti avrei sempre protetta,e così ho fatto... - si mette a ridere - nel limite del possibile.

Mi ero quasi scordata del suo inesauribile senso dell'umorismo.

X: so che hai passato delle belle vacanze di Natale.

E: iniziate nel peggiore dei modi e finite nel migliore.

Senza rendermene conto mi sto accarezzando l'anello di Simone,accennando un sorriso.

X: mi é simpatico.

Mi riprendo dal mio momento di sovrappensiero e riporto lo sguardo su di lei,abbastanza confusa.

E: chi?

X: come chi Snoopy! - mi indica l'anello con gli occhi - Simone!

E: sai tutto allora!

X: non tutto,ma le cose più importanti.

E: cosa ne pensi?

Per la prima volta é lei a guardarmi in modo confuso e sinceramente non so il perché,visto che mi sembra di averle fatto una semplice domanda.

X: devi dirmi tu cosa ne pensi. Mi hai chiamata tu dopotutto.

Dal suo tono di voce,molto secco e deciso,sembra quasi infastidita che io la abbia chiesto questo.

E: non sei d'accordo,vero?

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora