Capitolo 384

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Mi guarda con la sua solita faccia da sbruffone,che ormai amo alla follia e mi da un bacio.

E: da morire.

B: voi avete la tradizione di cambiare il cognome?

E: sì. - lo guardo confusa - In Italia no?

B: in teoria diventeresti Emma Muscat in Baldasseroni,ma sui documenti rimarrebbe il tuo cognome.

E: a Malta anche sui documenti si cambia il cognome.

B: preferisco così come facciamo qui da noi.

E: pensavo ti avrebbe fatto piacere: hai sempre detto di volermi far diventare una Baldasseroni.

B: tu sarai la mia signora Baldasseroni,ma mi piace che tu mantenga la tua identità: tu devi essere Emma Muscat o Reynolds come vuoi,non devi essere nessun'altra.

E: sei troppo carino quando dici queste cose.

B: grazie.

Si mette a ridere,come se gli avessi detto una cosa ridicola.

E: é vero. - gli accerezzo la guancia - Sono pensieri molto maturi.

B: amo proprio questo di noi: siamo dipendenti uno dall'altro in una maniera esagerata,ma riusciamo a mantenere le nostre personalità. Non so se mi sono fatto capire...

E: ti capisco benissimo. Quando stavo con Kenau mi ero totalmente annullata per lui: facevo sempre scegliere lui,non avevo quasi più un'opinione mia. Facevo tutto quello che diceva lui.

B: beh anche se sembra stupido,io non voglio che anche solo il mio cognome ti oscuri: tu sei Emma e io Simone,tu hai le tue idee ed io le mie,se siamo d'accordo bene e se non lo siamo,meglio ancora perché saremo costretti a ragionarci su,ma non voglio che ci siano compromessi tra di noi.

E: ho sempre apprezzato questa tua qualità: hai sempre avuto rispetto. Di tutti,ma soprattutto di me. Non mi hai mai imposto nulla,anzi sei sempre stato fin troppo paziente e mi hai sempre viziata,accontentandomi in tutto.

B: se devo dirti la verità,lo faccio solo perché sei tu. Non ho mai fatto così prima,con nessuno.

E: dovrò fare un regalo enorme a tua sorella.

B: perché?

E: perché ti ha convinto a venire qui da me. Se lei non fosse venuta da te,non saremmo qui e io non avrei questo bellissimo anello al dito.

B: non mi ci far pensare. Ero ormai rassegnato a lasciarti il tuo spazio e ti avrei lasciata da sola se era il modo per renderti felice.

E: meno male non lo hai fatto: senza di te non sarei mai stata felice.

B: magari a quest'ora staresti uscendo con quel James.

E: ma smettila! - lo spingo,colpendolo  sulla spalla - Lo sai che non sarei riuscita nemmeno ad avvicinarmi a lui. Durante tutte le settimane che non siamo stati insieme,non sopportavo nemmeno i ragazzi della scuola.

B: stessa cosa. Ma avevo ogni secondo la paura di perderti: tu sei una persona seria,tuttavia i ragazzi sarebbero stati pronti a cercare di prendere il mio posto.

E: non ci sarebbero mai riusciti: Orion mi ha tormentato tutta la settimana,ma lo mandavo sempre via,inventando una scusa.

B: e quando avevi intenzione di dirmelo scusa?

Il suo sguardo diventa molto serio e il suo tono di voce molto duro e questo mi lascia confusa.

E: pensavo sapessi che nonostante tutto,pensavo a te.

B: parlo di Orion.

Simone si alza,facendo qualche passo in avanti. Abbiamo finito il gelato da un po',ma ci eravamo persi a parlare.

E: non sarai geloso?

Gli sorrido,ma lui rimane estremamente serio: so che solo nominarlo,lo fa ingelosire,ma non ci ho proprio pensato.

B: andiamo?

E: Simo. - gli vado vicino sorridendogli - Dai...

B: se vuoi rimanere non c'é problema... - il suo tono si fa più dolce - ma é un'ora che siamo qui.

E: guarda che non l'ho mai calcolato.

Simone fa per voltarsi,ma io gli blocco il polso. Non si volta,così vado davanti a lui.

E: mi guardi?

Simone sposta lo sguardo su di me,rimanendo comunque serio.

B: se ti ha detto qualcosa di male....

E: nulla.

B: se ha provato a sfiorarti....

E: no.

Mi viene da sorridere,ma gli rispondo in modo molto determinato,perché so che lui tiene molto a sapere queste cose: da questo punto di vista é molto protettivo.

B: se ha provato a baciarti... - provo a rispondergli,ma mi mette un dito davanti alla bocca - lo ammazzo!

E: Simo no. - non resisto e mi metto a ridere - Come al solito sei partito in quinta,senza nemmeno farmi finire di parlare.

B: non serve! Immagino! Appena avrà saputo che ci eravamo mollati,sarà corso da te.

E: probabile,ma io non sono corsa da nessuna parte,se non da te.

Gli circondo il torace con le braccia e gli do un bacio.

B: mi dici cosa ha fatto?

E: dai Simo. - gli sorrido sbuffando leggermente - Non é importante,ho detto solo per dire.

B: mi conosci amore: rimarrei con la paranoia tutto il giorno. - mi accarezza la guancia con il pollice - Ti prego.

Alzo gli occhi al cielo: non mi da fastidio che sia geloso o che voglia sapere,ma odio il fatto che possa sentirsi anche solo per un secondo minacciato da qualcuno. Simone mi prende per la vita,portandomi vicino a lui e sussurrandomi nell'orecchio.

B: scusa.

E: fa lo stesso.

B: quando é venuto la prima volta?

E: domenica.

B: non ha perso tempo. - sbuffa - E cosa ha detto?

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora