Capitolo 346

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B: ma campione noi siamo sempre insieme!

A: non come prima! Sei tornato dal lavoro e sei subito andato a vedere come stava Emily: a me hai solo detto che ero stato bravo a comportarmi bene con la mamma.

Mi viene da sorridere e subito lui mi guarda confuso.

B: mi hai detto le stesse cose che mi ha detto la mamma un giorno.

A: quando?

B: sei anni fa.

Non so come faccio a ricordarmi tutte queste cose,ma in questo momento è come se fossi due persone in una: da un lato so che non é una cosa reale,ma dall'altro é come se fossi davvero quella versione di me. Infatti inizio a ricordarmi di cose che so di non aver mai vissuto.

B: avevi due anni,ed ero andato a Milano per promuovere il disco:ero stato via due giorni,ma per me erano stati fin troppi visto che avevo dovuto passarli lontano da te e dalla mamma.

Lo vedo girarsi leggermente verso di me,interessato ad ascoltarmi.

B: avevo chiamato la mamma molte volte,ma appena sono arrivato,mi sono fiondato in camera da te. Eri così contento di vedermi e quel giorno lo passai solo con te.

A: cosa abbiamo fatto? Io non mi ricordo.

B: ero arrivato poco dopo pranzo,allora ti ho preparato e ti ho portato al parco,poi quando siamo tornati,ti ho fatto il bagnetto,ti ho dato da mangiare tenendoti sulle mie gambe e ti ho persino cullato per un'ora perché ti addormentassi.

A: e perché la mamma ti ha detto quelle cose?

B: perché quel giorno a parte chiederle di te,non le avevo chiesto nient'altro. Il giorno dopo non mi ha più parlato.

A: come hai fatto a farti perdonare?

Ci voltiamo entrambi per guardarci e insieme sorridiamo.

B: é la mamma! Noi ci perdoniamo sempre! Mi ha detto che da quando eri nato tu,io avevo occhi solo per te,ma le ho spiegato che solo perché mi preoccupavo spesso per te,non voleva dire che amassi meno lei.

A: é perché ero piccolo?

B: sì,ma anche adesso,mentre ero via ho sempre chiesto alla mamma come stavi,lo sai.

A: allora perché non sei venuto subito da me a chiedermelo?

B: perché ho sbagliato campione! - gli metto una mano sulla spalla - Il fatto é che quando vado via e ti lascio a casa,sei tu l'uomo di casa e mi fido di te perché so che proteggi sempre Emily e la mamma.

A: perché voglio essere come te papà!

B: tu sei meglio di me amore e sono contento di questo! Mi dispiace se a volte sembra che mi preoccupi di più per tua sorella,ma é solo perché per me sei già un ometto e ormai riesci a fare tutto da solo.

A: ma io ho comunque bisogno di te papà. É vero,sto sempre con la mamma,ma mi manchi a volte.

B: vieni qui!

Apro le braccia e lo stringo forte,mentre lo sento sorridere.

B: da oggi non ti mancherò più,perché ti staró sempre attaccato! Rimpiangerai la mamma credimi.

A: no! - si mette a ridere - La mamma é perfetta!

B: lo so! - mi volto verso di loro - Torniamo dalle nostre donne?

Alex muove la testa su e giù,e prendendomi la mano,ci tiriamo su e le raggiungiamo.

E: allora visto che siete arrivati finalmente,io e Emily avevamo pensato di fare una passeggiata e vedere qualche negozio.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora