Capitolo 365

1.8K 74 31
                                    

B: sono convinto che avremmo affrontato benissimo anche questo.

X: ha pensato molto a questo... - la vedo abbassare lo sguardo - ha pensato anche ai nomi che avrebbe potuto dare.

Appena la sento parlare di nomi,mi torna in mente il sogno che avevo fatto in aereo.

B: che nomi avrebbe voluto dargli.

La vedo alzare lo sguardo e guardare in giro,come se dovesse cercare qualcosa.

X: el bimbo Alex y si era una bimba Em.... 

Ripete più volte quelle due lettere,come se non riuscisse a ricordarsi qualcosa.

B: Emily?

X: Emily esatto. - mi sorride - Solo che vedevo solo quelle due lettere.

B: anche nel mio sogno la chiamava così.

X: anche Emma ha sognato la vita insieme a te.

B: davvero?

X: sì! Mentre estaba in aereo,ma se vuoi essere sicuro,potresti chiederlo a lei.

B: oh mio Dio!

X: che c'é?

Rimango letteralmente sconvolto,perché io ed Emma abbiamo sognato il nostro futuro nello stesso momento,ovvero mentre eravamo in aereo.

B: non posso crederci! Abbiamo sognato persino gli stessi nomi.

X: tu ed Emma siete legati da un sentimiento muy forte,é normale.

B: ho sempre pensato che io ed Emma fossimo destinati a stare insieme,ma non avevo mai avuto prove tangibili.

X: non tutto quello che se vede es verdad.

B: ora l'ho capito.

X: credi in quello che senti e non sbaglierai.

B: io non so come ringraziarla.

X: potresti venire con la tua Emma... - mi sorride - magari il prossimo anno.

B: cioé - la guardo in modo ironico - dopo domani?

X: quando tutto sarà come deve essere.

Si alza,venendomi di fianco e mettendomi una mano sulla spalla.

X: recuerdati de seguire i segnali Simone e non aver paura dei cambiamenti.

Alzandomi,la guardo leggermente spaventato,perché da questo momento in avanti avrei dovuto prestare attenzione ad ogni minimo segnale.

B: quando devo darle?

X: nulla.

B: no,la prego! Questo é il suo lavoro.

X: no. - scuote la testa sorridendomi - Non vivo di questo,lo faccio solo per usare il mio dono.

B: non so davvero come ringraziarla Cecilia. Il suo é un dono davvero grande e lei lo usa nel migliore dei modi.

X: te ringrazio Simone. Te auguro una bella giornata.

Le prendo la mano,baciandone delicatamente il dorso e poi esco. Come metto un piede fuori,mi sembra di tornare da un mondo parallelo:come se fossi arrivato dal passato. Il suo "emporio" sembrava una reliquia dell'ottocento che contrasta proprio in tutto con l'esterno. Mai mi sarei immaginato di poter credere ad una cosa del genere,ma quella Cecilia mi aveva detto ogni cosa,come se fossi stato un libro aperto. Ora come ora,vorrei solo vedere Emma,ma non me la sento:suo fratello sta organizzando con lei la festa di domani e aspetteró che mi chiami lei. Do uno sguardo al telefono e sono già le sei,così decido di avviarmi verso casa. Nel lato della strada per cui sono passato,hanno allestito un banchetto enorme,allora mi sposto dalla parte opposta. Mentre cammino,dopo un po' passo davanti alla gioielleria in cui mi ero fermato con Sara il giorno di Natale. Lì in vetrina c'é ancora quell'anello:esattamente nella stessa posizione. Rimango a fissare quella vetrina e rifletto: quel bancale di Natale prima non c'era. E se fosse questo uno dei segnali? E se avessi dovuto passare qui davanti? Mi era già passata per la testa questa idea pazza,ma avevo lasciato perdere,per tutto quello che era successo tra me ed Emma. Il segnale l'ho avuto,ora devo seguire il suo ultimo consiglio: non avere paura. Faccio un respiro profondo ed entro.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora