Capitolo 391

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Sono molto dispiaciuta,perché oltre ad essere estremamente imbarazzata per come sono in questo momento,lo sono anche per come ora Simone dovrà gestire la situazione. Non possiamo di sicuro finire tutto così,perché siamo entrambi vicini e se per me non é un problema,lui non puó bloccarsi così all'improvviso. Sinceramente non mi ero nemmeno accorta,ma immagino sia perché sono ancora particolarmente colpita dall'incontro con Cecilia,che ci ha fatto capire molte cose uno dell'altra. Simone mi accarezza,baciandomi e sorridendomi come solo lui sa fare e riuscendo a tranquillizzarmi,tuttavia non lo sento ricominciare a spingere e il mio imbarazzo non se ne va.

E: Simo,mi dispiace da morire.

B: Emma,devi solo provare a non pensarci. - mi da un bacio - Non devi vergognarti.

E: Simo é più forte di me,mi conosci.

B: lo so principessa. Facciamo una cosa: rilassati e lasciati andare ok?

E: in che senso lasciati andare?

B: tu non preoccuparti. - mi da un bacio - Sei in buone mani e non per vantarmi ma...due belle mani.

Mi viene spontaneo sorridere alla sua battuta e subito Simone attacca le sue labbra alle mie. Sento le sue mani accarezzarmi le cosce,con dei movimenti rilassanti e veramente dolci e poco dopo la sua mano destra sale,raggiungendo il mio seno. Lo sento riprovare a spingere senza molto successo e questo non mi fa sentire di sicuro meglio. Dopo pochi secondi,sento la sua mano arrivare esattamente dove i nostri corpi sono collegati e istintivamente faccio un piccolo sobbalzo.

E: Simo!

B: shhh! - mi sorride,andandomi a baciare subito il collo - Rilassati amore.

Provo a fare come dice,ma sentire quel tocco tra le mie gambe é una sensazione strana e soprattutto nuova: Simone ed io abbiamo fatto l'amore innumerevoli volte ormai,ma non c'era mai stato questo contatto diretto tra di noi. Simone mi aveva toccata molte volte,ma non aveva mai messo le sue mani direttamente lì:mi aveva spiegato che per lui quella era la linea che separava il fare sesso dal fare l'amore e noi avevamo sempre e solo fatto l'amore. Mi sento leggermente a disagio e la prima cosa che mi viene da fare é stringere le gambe.

B: Emma...

E: scusami,non é colpa mia.

Allargo di poco le gambe e Simone mi aiuta mettendo le mani sulle mie ginocchia,per poi scendere,accarezzando il mio interno coscia e poi far tornare una mano lì,dove non l'aveva mai messa.

B: non preoccuparti. - mi da un bacio - Goditi il momento piccola.

La sua voce soave é già da sola in grado di placare il mio nervosismo.

B: lasciati andare e affidati a me amore.

Chiudo gli occhi e mi abbandono completamente a lui. Simone é estremamente delicato in ogni suo gesto e il suo tocco riesce a farmi rilassare.Dopo poco lo sento ricominciare a spingere,dapprima lentamente,ma poi ritorna ad avere il suo normale ritmo. Finalmente mi sento sollevata e presa dalla contentezza lo tiro verso di me,baciandolo con molto trasporto. Simone mi bacia il collo,per poi salire fino dietro al mio orecchio,dove sento la sua risatina.

B: buon anno amore mio!


05/01/2018


Il giorno dopo andammo a trovare mio fratello. Dopo la proposta di Simone,tutti si erano fermati a congratularsi con noi,ed eravamo rimasti a festeggiare il nuovo anno con loro. Poi peró prendemmo mio fratello da una parte,dicendogli che avremmo voluto passare una giornata totalmente da soli,così andammo di corsa all'appartamento di Simone,nonostante fosse l'una di notte. Per questo il giorno dopo passammo la giornata con lui e organizzammo delle piccole gite per i giorni successivi da passare tutti e tre insieme: dopotutto eravamo a Londra e dovevamo visitare un sacco di cose. Partivamo alla mattina e tornavamo nel tardo pomeriggio,poi io andavo nell'appartamento di Simone a dormire. Avevo lasciato tutto da mio fratello,ma quando lo andammo a trovare dopo il primo dell'anno,presi con me un paio di cose da portare da Simone.

Simone chiamó Irama ed io Lauren,ma ci mettemmo d'accordo per non dire nulla del matrimonio,visto che non era di sicuro una cosa da dire per telefono,poi Simone chiamó Sara. Inutile dire che ha voluto parlare anche con me ed era felicissima per noi. Abbiamo parlato molto e le ho detto che anche mio fratello era d'accordo,poi Simone le ha spiegato tutto. Giovedì ho rivisto James: non lo vedevo da lunedì sera alla festa,ma Kurt mi aveva detto che forse sarebbe andato con alcuni ragazzi a Cardiff per qualche giorno. Tra noi c'é stato un normale saluto,ma anche Simone ha insistito per salutarlo: nonostante ci avesse provato con me,era stato molto educato,andando lui per primo da Simone a fargli le congratulazioni. Immagino avesse capito fin dall'inizio che non ero interessata e che non ci sarebbe potuto essere nulla tra di noi. Avevamo deciso di partire venerdì mattina per avere tutto il tempo di rilassarci e siccome le lezioni sarebbero ricominciate l'8 gennaio,saremmo tornati in hotel sabato,per poter riabituarci piano piano alla normalità. Prima di cena,giovedì,passammo da Cecilia per salutarla:mai avrei pensato di poter arrivare a credere che una persona potesse avere quelle capacità,ma soprattutto che fosse in grado di farmi capire ancora di più sul mio rapporto con Simone. Lei ci aveva aiutato davvero tanto e anche se è stata restia,siamo riusciti a convincerla a darci il suo numero di telefono. Continuava a dire che lei non ci aveva aiutato per niente,ma in realtà,lo aveva fatto anche troppo e anche se non avevamo ancora deciso quando ci saremmo sposati,non potevamo non averla al nostro matrimonio.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora