Capitolo 367

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E: quella mattina,quando mi sono alzata,sono andata subito in bagno:avevo un ritardo di una settimana e la sera prima,parlandone con Lauren,avevamo deciso,che se non mi fosse venuto il ciclo,sarei andata a comprare un test.

B: quando ti hanno fatto la foto.

E: in realtà ero stata attenta,per non farmi vedere da nessuno...sai per non far parlare di me e...

Alza lo sguardo,per farmi capire che intende dire me: nonostante fosse arrabbiata e ferita per quello che le avevo fatto,aveva comunque pensato a proteggermi in qualche modo.

E: quando sono tornata a casa,sono rimasta chiusa in bagno per un'ora.

B: immagino - le accarezzo la guancia - avessi paura.

Emma sorride,nel modo in cui fa sempre quando é nervosa.

E: ero spaventata a morte! Non sapevo cosa fare Simo! Non so perché,ma ero davvero preoccupata,perché non ho mai avuto un ritardo così e una parte di me temeva davvero di...

Non finisce nemmeno di parlare,che abbassa lo sguardo. Preso dalla voglia di raccontarle tutto quello che quella donna sapeva,non ho pensato a quanto doloroso potesse essere per lei,ricordare tutto.

B: Emma mi dispiace.

E: non era colpa tua.

B: invece sì. Non dovevi passare tutto questo da sola.

Emma si alza,andando a prendere la sua giacca,lasciandomi alquanto confuso.

B: che fai?

E: dovrei tornare da Kurt per dormire...mi accompagni?

Muovo la testa su e giù,andando a prendermi la mia giacca. Scendiamo senza dire una parola,e capisco che deve essere stato per il discorso che ho tirato fuori. Usciamo e io decido di prenderle la mano,rispettando il suo momento. Facciamo qualche passo e poi é proprio lei a rompere il silenzio.

E: quando ho visto quel bastoncino,ho pianto.

Si stringe a me,tenendomi stretta la mano e appoggiando l'altra sul mio petto.

B: posso solo immaginare.

E: io non volevo più sapere nulla di te e sinceramente non credo che te ne avrei parlato. - sento la sua mano stringere un po' di più la mia e l'altra accarezzarmi il petto - Poi sei venuto in hotel e mi hai colto alla sprovvista. Ti ho detto tante cose che in realtà non pensavo.

B: lo so.

E: mi dispiace: so di averti ferito tanto con quelle parole.

B: Emma lo capisco: eri arrabbiata con me e poi con tutto quello che é successo con tuo padre,non ti ha di certo aiutato pensare di poter essere incinta.

E: quando te ne sei andato ho pianto tanto Simo.

B: ho fatto in tempo a sentirti... - le do un bacio sulla tempia - mi si é spezzato il cuore credimi. Stavo male perché non potevo più stare con te,stavo male perché non potevo starti vicino come volevo,ma quello che mi devastava più di tutto era che ero proprio io la causa di tutto.

Prendo istintivamente la sua mano baciandogliela,per poi tornare a far incrociare le nostre dita.

E: dopo che sono andate via le ragazze,non ho fatto che pensare a cosa sarebbe accaduto se fossi stata davvero incinta.

B: impegnativo,ma bellissimo,ne sono sicuro.

E: sono stata male proprio per quello....ero quasi dispiaciuta credo. Immagino fosse la cosa più bella che mi potesse succedere...

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora