Capitolo 333

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B: che vuol dire questo?

Valentina porta verso di me la mano in cui li tiene appoggiati.

V: mi ha detto di restituirteli!

Senza pensarci due volte,li strappo via dalle sue mani e dopo aver preso in due secondi le chiavi della macchina,vado verso l'hotel. Arrivo davanti alla stanza e busso. Mi risponde la voce di Emma,ma appena dico chi sono,non sento più nulla. Le ripeto di aprire e che questa volta non me ne sarei andato. Ancora nulla,così mi butto con la spalla contro la porta con una forza tale da spalancarla.

E: ma che cavolo fai!

Entro senza nemmeno chiederle in permesso.

B: ho rispettato il tuo momento,ma questa ora me la devi spiegare!

Prendo la collana e il bracciale dalla tasca e li butto sul suo letto. Emma li guarda per qualche minuto e poi alza lo sguardo verso di me e solo ora noto i suoi occhi. Quegli occhi che mi hanno fatto compagnia tutti questi giorni. É evidente che abbia appena pianto,ma immagino sia una cosa che ormai fa di frequente.

B: allora?

Emma aspetta qualche secondo prima di rispondermi,facendo qualche passo indietro.

E: ma ti rendi conto che hai spaccato la porta!

B: non me ne frega un cazzo della porta,pagheró i danni! - indico le due cose che ho buttato sul letto - Perché me li devi restituire?

Emma capisce che probabilmente non me ne sarei andato senza una risposta questa volta,così incrocia le braccia davanti al petto restando sulla difensiva.

E: non ha più senso che le tenga!

B: non ha senso? Emma l'unica cosa che non ha senso é che io e te non siamo insieme in questo momento! Non ha senso che io non possa starti vicino,nonostante sia l'unica cosa che vorrei fare.

E: ascolta io non voglio parlare con te! Se hai detto quello che dovevi dire,ti prego di andartene.

B: tutto questo é assurdo lo sai?

E: assurdo? davvero? Tu mi hai mentito! Nonostante tutto quello che sto passando,sei il motivo per cui sto ancora più male. Tu eri l'unico di cui mi fidavo davvero.

B: lo so! - provo ad avvicinarmi,ma lei va ancora di più indietro - Ho sbagliato!

E: non é un gioco! Non si può sbagliare e correggere l'errore cancellandolo.

B: anche se vorrei,so che non posso cancellarlo,ma...

Mentre le parlo,non riesco a non notare che un paio di lacrime hanno ripreso a rigarle in viso. Sono stato così accecato dalla rabbia,che non ho pensato al fatto che in pratica era una settimana che non ci parlavamo. E immagino sia esattamente questo il motivo per cui lei non ha voluto vedermi per tutti questi giorni.

E: ti prego vai via.

B: ti chiedo solo di ascoltarmi,poi vado!

Rimane lì ferma davanti a me,senza dire una parola,così lo prendo come un invito a parlare.

B: non posso tornare indietro,ma posso provare a rimediare!

E: non c'é modo,mi dispiace!

B: dammi una possibilità Emma! Useró ogni giorno della mia vita per rimediare te lo prometto!

E: mi hai promesso tante cose! - ricomincia a piangere puntandomi il dito contro - Mi avevi promesso di non mentirmi mai!

B: Emma io pensavo fosse meglio per te non sapere niente e anche tuo padre lo aveva detto.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora