Capitolo 252

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Appena mi dice quella frase il mio cuore si ferma e mi si forma immediatamente un nodo alla gola.

B: come scusa?

E: it's so obvious! Nella foto la bambina ero io,ma quello non era mio padre e sicuramente nemmeno la donna sarà mia madre!

B: però quella che giocava in giardino con te era lei!

E: sì ma avevo tre o quattro anni,mentre nella foto penso fossi nata da nemmeno un anno.

B: so che la mente inizia a pensare a cose assurde ma se io adottassi una bambina,non terrei mai una foto dei suoi vecchi genitori in bella vista.

Emma si passa una mano tra i capelli,chiaramente stanca di tutta questa situazione.

E: è per questo che sono confusa!

B: non ti preoccupare amore vedrai che tutto si risolverà!
Nel frattempo siamo arrivati allo studio medico e appena entriamo,la segretaria senza nemmeno farci sedere,ci saluta e ci indica la porta semi aperta dell'ufficio del dottore.

X: ecco qua la coppietta felice!

Gli sorridiamo e ci accomodiamo davanti alla sua scrivania.

X: tutto bene Simone?

B: sì! Ieri ho avuto un imprevisto,ma - prendo la mano ad Emma - ora sono qui!

X: tu Emma come stai?

E: sicuramente meglio di quanto starò domani!

Noto subito molta delusione e tristezza nella sua voce.

X: lo so che non è facile,ma non arrivare a conclusioni affrettate!

E: voglio solo scoprire la verità e sapere cosa mi ha fatto stare male per tanto tempo.

X: hai ragione a volerlo! Lo vogliamo tutti! - si volta verso di me - Tu cosa ne pensi Simone?

B: di cosa?

X: beh immagino ti abbia parlato della seduta di ieri?

B: ah certo! Ma non vedo come io possa esserle d'aiuto dottore.

X: a volte un parere esterno più aiutare anche noi! Cosa ne pensi?

B: beh - mi volto verso Emma - lei pensa che loro non siano i suoi genitori.

X: è così Emma?

Emma muove la testa su e giù, ma non dice altro.

B: solo che quando mi ha parlato della foto,ho pensato che non ha senso!

X: cosa?

B: se io adottassi una bambina,non terrei una foto dei suoi genitori in casa. La terrei in un album per poi parlargliene in futuro,ma non in una cornice in casa.

X: è del quadro cosa pensi?

B: magari suo padre le ha solo detto una piccola bugia.

Mentre parlo non riesco a non guardarla negli occhi e non sentirmi una persona orribile. So che il primo a mentirle sono proprio io,ma non so cosa fare: suo padre mi ha chiesto di non dirle nulla e se lo chiamassi,dovrei spiegargli tutto quello che è successo ad Emma.

X: Emma ascoltami:prima di iniziare vorrei dirti quali sono le mie impressioni. Io credo tu possa essere sulla buona strada,tuttavia il dubbio di Simone non è irrilevante: deve esserci un motivo se quella foto era lì.

E: parlando con mio padre ho anche scoperto che noi non abbiamo mai cambiato casa,ma quella non era la nostra.

X: allora direi di iniziare! - le indica il lettino per andarsi a sedere - Simone vai pure vicino a lei.

Emma nonostante sia determinata ad andare fino in fondo,è visibilmente nervosa,così le prendo la mano.

B: tranquilla amore! Sono qui!

Mi sorride e il dottore le fa sempre immaginare il solito corridoio. Questa volta non le faccio il video,ma registro solo la seduta appoggiando il telefono in fondo al lettino per poterle stare il più vicino possibile.

X: Simone cerca di non toccarla mentre ricorda,perché un tuo tocco potrebbe riportarla qui,in modo troppo brusco.

Annuisco e il dottore inizia a farle delle domande.

X: allora Emma dove vuoi andare?

E: sto cercando la porta di mio padre ma non la trovo.

X: cerca meglio,magari è nascosta come quella di Simone.

Lo sguardo di Emma si illumina all'improvviso.

X: l'hai trovata?

E: no ma ho trovato quella di mia nonna!

X: entra se ti va.

E: I'm in!

X: dove ti trovi?

E: mi ricordi di questo giorno.

La sua voce si fa leggermente triste e malinconica.

X: dimmi quello che vedi?

E: avevo sette anni ed ero molto triste... - si ferma un secondo mentre una lacrima le scende lungo la guancia - e quando mi sentivo male andavo da lei!

X: è la mamma della tua mamma?

Emma scuote la testa,quindi capiamo che era la nonna da parte del padre.

X: come mai andavi da lei?

E: perché lei non mi faceva mai domande! - mentre ricorda sorride - Mi diceva sempre che nonostante tutto, rimanevo sempre la miglior bambina che il mondo avesse mai creato.

X: noti qualcos'altro oltre quel ricordo?

E: c'è casa sua.

X: puoi entrare?

E: credo di sì?

Dopo qualche secondo Emma mette una mano aperta davanti a sé.

X: che succede?

E: ci sono io!

X: tutto bene?

E: I'm playing!

X: con lei?

E: no:she's talking...

X: con chi Emma?

E: non lo so...sono lontano da lei non capisco!

X: concentrati! Isolati dal resto e immedesimati in quella piccola te stessa! Se siete da sole avrai sicuramente sentito qualcosa.

Emma corruga leggermente la fronte sforzandosi di ricordare.

E: lei sta parlando con mio padre!

X: sei sicura?

E: ha detto Conrad!

Guardo il dottore facendo sì con la testa per fargli capire che si trattava del nome di suo padre.

X: cosa si stanno dicendo?

E: finally you all are free to go!

X: riesci a sentire altro?

E: no...lei ha detto:she's already been through too much!

Biondo ed Emma - Ricordati di... 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora