MARIO'S POV
Mi si spezza il cuore a lasciarla qui da sola senza nessuno che le stia vicino, soprattutto in questo momento, ma so che lo sto facendo per lei.
Hanno capito che c'entriamo qualcosa con la morte di Alessandro e l'unico modo per risparmiarla da tutto ciò che mi aspetta una volta tornato a casa è usare la scusa di una pausa.
Farei di tutto per proteggerla e so che lei non me lo permetterebbe se fosse al corrente di tutto, mi prenderei anche tutta la colpa se mi garantissero di lasciarla in pace.
Mi guarda con gli occhi carichi di lacrime mentre faccio le valigie, provo ad avvicinarmi e baciarla ma lei si scansa, finché quando sono sulla porta pronto ad andarmene mi getta le mani al collo e mi bacia con dolcezza.
"D'accordo, facciamolo un'ultima volta" mi sussurra accarezzandomi i capelli.
"È tardi... ho il volo tra due ore, devo arrivare in aeroporto..."
"Ti prego... me lo hai detto tu prima no?"
Annuisco e riprendo a baciarla, la prendo in braccio e la porto in camera.
La guardo mentre sale su di me e si spoglia velocemente, non dice una parola, mi tiene le mani e si muove senza smettere di baciarmi fin quando non mi sposto e mi accorgo delle sue guance rigate dalle lacrime.
"Non te ne andare" mi sussurra "qualsiasi cosa la risolviamo insieme ti prego.... possiamo ricominciare un'altra vita insieme qui... buttiamoci tutti alle spalle, qui siamo solo io e te"
"Non possiamo.... abbiamo troppi scheletri nell'armadio per fingere non esistano, abbiamo ricominciato troppe volte da capo..."
La abbraccio forte un'ultima volta prima di farmi forza e lasciarla lì nel letto enorme da sola mentre vado via.
Ho ancora il suo profumo addosso e mi tiene compagnia per tutto il viaggio.
Non riesco a chiudere occhio perché anche io ho paura di quello che potrebbe succedere.
Appena arrivato passo in studio, finisco le ultime cose per il disco, mi sfogo con Chris mettendolo al corrente della situazione e torno a casa cercando di dormire qualche ora prima di parlare con la polizia.
Penso siano le 11 di sera quando suonano alla porta.
Apro e mi ritrovo davanti Nicolò.
"Forse ti servirà questo, è il migliore in assoluto" mi dice porgendomi il biglietto da visita di uno studio legale "se ti serve un alibi dimmi, qualcosa ce lo inventiamo... so tutto, so che vuoi prenderti la colpa, so che l'hai lasciata per non farla soffrire...."
Annuisco.
"Non so nemmeno io se al tuo posto lo avrei fatto... come stai?"