Prendo le mie cose e vado a riprendere Celeste dalla mamma di Mario.
Lungo il tragitto ho mille cose per la testa, penso di tornarmene dai miei, stare lontana da questa città e da lui mi aiuterebbe, nonostante significherebbe dover ammettere di aver fallito in tutto, di essere un disastro, doversi subire critiche continue.
Mi asciugo le lacrime prima di salire ma lei nota subito che qualcosa non va, insiste e mi fa accomodare per parlare mentre Celeste gioca tranquilla e le racconto tutto.
Mi offre di rimanere lì da lei, in modo da potermi aiutare con mia figlia, ci penso su, non mi va di approfittarne, ma lei insiste e alla fine accetto.
Quando lo dico a Celeste lei è super contenta.
Mi sistemo in camera con Celeste e mi metto subito a cercare un lavoro.
Guardo su tremila siti online e mando il curriculum ovunque.
Mi addormento stremata davanti al pc e quando mi risveglio faccio i salti di gioia leggendo tra le mail che mi hanno fissato un colloquio.
Accompagno Celeste a scuola e vado.
Inizio a lavorare da domani in questo bar come cameriera.
Faccio un giro in centro, ho bisogno di prendere aria.
Quando è ora vado a riprendere Celeste e mi metto a cucinare.
La mamma di Mario è stata così carina con me e se posso aiutarla in casa mi fa piacere.
Celeste gioca affianco a me e cerca di aiutarmi finché non è tutto pronto.
Mentre Celeste fa i compiti inizio a pensare che lo stipendio sia davvero poco per mettere da parte soldi e andarmene a vivere da sola con lei.
Cerco qualcosa di sera, con il fatto che vivo qui almeno posso uscire quando voglio senza problemi e lasciare Celeste con la nonna.
Mi sento dannatamente sola e inutile, cerco di fare sempre qualcosa per non ritrovarmi con i miei pensieri e quando la sera mi metto a letto e scoppio a piangere cercando di non svegliare Celeste affianco a me ripenso a quanto mi abbia ferita Mario.
Le sue parole mi tornano sempre in mente.
Mi addormento tra le lacrime e stringo forte mia figlia, se non ci fosse lei probabilmente avrei già fatto qualche cazzata ma ora lei è la cosa più importante, basta pensare a me, voglio solo che lei sia contenta e non soffra di tutte le mie cazzate.
La accompagno a scuola prima di andare al bar e torno poco prima di cena.
La mamma di Mario mi ha già fatto trovare tutto pronto, la ringrazio e mangio di fretta per andarmi a preparare per uscire stasera.
Non so che mettermi, dovrei fare bella figura ma niente addosso sembra starmi bene.
Vado a prepararmi in bagno con Celeste affianco che mi guarda.
Qualcuno suona alla porta e quando sento la voce di Mario faccio segno a Celeste di stare zitta.
"Papà non sa che siamo qui ok?" Gli dico.
"Siii vado a fargli una sorpresa" mi risponde senza ascoltarmi correndo di là.
Vado a nascondermi in camera, non voglio vederlo.
"La mamma non ti è venuta nemmeno a prendere? Assurdo non sa nemmeno fare la madre, non se ne frega di niente come suo solito, si starà scopando qualcun altro senza fregarsene minimamente di lei"
"Mario non dire così" lo sento rimproverare dalla madre.
"Papà non parlare male della mamma lei ti sente, da quando ce ne siamo andate piange tutte le sere ma non lo sa che io sono sveglia e la sento"
Scoppio a piangere sorridendo, è proprio la figlia migliore del mondo.
"In che senso la mamma ci sente?" Le chiede.
"È di là, però non ti vuole vedere, non dire che te l'ho detto io" le risponde con la sua vocina.
Me lo ritrovo sulla porta che mi guarda.
Bussa al muro e mi chiede se può entrare mentre mi asciugo le lacrime.
"Sono in ritardo devo andare" gli rispondo fredda.
"Come stai?"
"Benissimo, sono in ritardo"
"Dove vai?"
"Non ti riguarda"
"Si invece, sei la madre di mia figlia"
"Per tua sfortuna non a prostituirmi"
"Dai sai che non intendevo quello che ho detto"
"No no, invece hai proprio ragione, basta con queste stronzate sull'amore, evidentemente sono sempre stata un'illusa a credere che con te fosse diverso, hai ragione, è sempre stato per sesso sono io la stupida che credeva alla storiella dell'amore"
"No, non dire così, sai che non era solo sesso per me"
"No invece, come hai detto di me, evidentemente non ti ho mai conosciuto davvero ma soltanto per come ti credevo, di te so soltanto che ti piace ferirmi e che non perdi occasione per farmi sentire una merda"
"Ti chiedo scusa, baby ti prego riproviamoci"
"Ascolta Mario, io ho una figlia, è la mia priorità, voglio il meglio per lei e le mie storielle da quattro soldi mi fanno perdere tempo ed energie che potrei dare a lei, non voglio che il primo stronzo possa distruggermi ancora una volta e impedirmi di essere una buona madre, voglio concentrarmi su di lei e non più su me stessa perché non ne vale la pena, sono stata stupida e ingenua finora ma adesso c'è lei ed è il mio unico motivo di vita"
"Non è mai stata una storiella da quattro soldi la nostra"
"Devo andare, sono già in ritardo" evito di rispondergli e me ne vado in bagno a finire di vestirmi.
Per tutta la sera ci ripenso.
Cerco di distrarmi ma non voglio nemmeno rifugiarmi nell'alcol perchè non voglio essere un cattivo esempio per Celeste, cerco di socializzare ma tutte mi evitano quando cerco di fare amicizia.
Torno a casa esauste alle 5, ho tre ore di sonno e mi addormento vestita per non perdere tempo.
Quando Celeste mi sveglia per andare a scuola e mi dice che sono bellissima nonostante il trucco colato la abbraccio fortissimo e rimango stretta a lei qualche minuto.
"Mamma dobbiamo andare" mi dice correndo di là.
"Vai a fare colazione arrivo subito" le dico.
Passo in bagno a darmi una sistemata, mi vesto per andare al lavoro e arrivo in cucina per bermi il mio caffè mentre racconto alla madre di Mario com'è andata la serata.
Quando torno a casa stremata non trovo Celeste che mi corre incontro e mi preoccupo ma quando vado in cucina capisco tutto.MARIO'S POV
"Dove sono Celeste e tua madre?"
"Celeste voleva mangiare al mc quindi ne ho approfittato"
Mi guarda malissimo.
Ho passato tutto il pomeriggio a cucinare per lei, la tavola è apparecchiata con tanto di candele e io spero tanto che questo possa aiutarmi a farmi perdonare da lei.
La vedo andare di là senza dirmi niente, chiudersi in bagno e uscirne dopo essersi fatta una doccia.
Arriva in cucina già in pigiama e aprendo il frigorifero cerca qualcosa da mangiare senza nemmeno guardare ciò che ho già preparato e torna in camera chiudendosi dentro.
Mi lascia senza parole, non so che fare, è chiaro che non voglia vedermi ma non mi aspettavo si comportasse così.