Non so nemmeno più chi sei

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LOL'S POV
Lo vedo strano, preoccupato, mi stringe forte senza lasciarmi andare e senza dirmi niente, penso sia per il fatto che abbia avuto paura per me, o forse sa qualcosa che io non so e che non vogliono dirmi sulla mia salute.
"Che hai?" Gli chiedo.
"Niente, solo stanchezza"
"Sicuro? Non mi nascondi niente?"
"No..."
"Ok... vieni qui e abbracciami" lo trascino sul mio letto, mi scanso di lato facendogli posto e affondo la testa contro il suo petto mentre lui mi avvolge con le sue braccia e continua a farmi le coccole finché non si addormenta.
Quando mi sveglio non c'è, penso sia tornato a casa, non gli do peso, anche se avrebbe potuto svegliarmi per avvertirmi.
Sento il mio telefono squillare, un messaggio da Nicolò.
"Senti mi dispiace, non volevo, Mario mi ha detto che eri incinta, scusami, non pensavo ci fossi anche tu con lui o non lo avrei mai fatto, Mario ha fatto bene, avrei fatto anche peggio"
Leggo le chat, un appuntamento che io non gli ho mai dato ieri, capisco che è stato Mario e aspetto che torni per parlare direttamente con lui.
Quando torna aspetto che mi dica qualcosa ma non dice nulla.
"Scusa sono dovuto andare in studio" mi dice con lo sguardo basso.
"Stai bene? Sei fatto?" Gli dico alzandogli il mento per farmi guardare negli occhi.
"Si sto bene..."
"Mario cos'è successo con Nicolò?" Vado dritta al punto.
"È stato lui.... è stato qui, non credeva che io sentissi, ha confessato di essere stato lui in macchina, che credeva ci fossi solo io in moto, però nostro figlio nessuno ce lo ridà e vederti così per colpa mia è come se mi avesse ucciso, mi sono sentito in colpa, lui voleva fare del male a me e ci sei andata di mezzo tu... sono stato un coglione lo so, non c'è bisogno che tu me lo dica, già mi sono scusato con lui ma ti giuro non ci ho visto più, per un attimo ho pensato di averlo ammazzato di botte, non ero in me, mi fa paura il fatto di poter far così male ad una persona senza pensarci, non ero lucido e..." mi parla con le lacrime agli occhi, decido di mettere fine a questo strazio perchè lo vedo davvero dispiaciuto e so che se ha fatto quel che ha fatto lo ha fatto solo per me.
"Ok Mario basta" lo abbraccio "si è scusato anche con me, ce ne ha fatte talmente tante che ti avrei giustificato anche se lo avessi ucciso"
Mi stringe forte mentre si calma.
"Ho paura di far del male anche a te..."
"Non lo faresti mai, ti conosco, non lo hai mai fatto"
"Lo so, ma ho paura..."
"Vieni qui" lo trascino sul letto e mi stendo affianco a lui.
"Non devi avere paura, mi fido di te" gli accarezzo una guancia "sistemiamo tutto come sempre io e te ok? Non preoccuparti, ci penso io a Nicolò, per il bambino, lo hai detto l'altro giorno, non ci stancheremo mai di riprovare, noi due stiamo bene, Celeste sta bene, l'importante é questo"
"Tu Nicolò non devi vederlo, non mi piace pensare al fatto che siate da soli nella stessa stanza e possa farti del male"
"Ok, d'accordo, non lo vedo, gli telefono ok? Adesso però calmati, ci sono qui io.
Ci guardiamo negli occhi prima che mi abbracci di nuovo e non mi lasci più andare.
Ci addormentiamo abbracciati e quando ci svegliamo mi avvertono che è ora che mi dimettano.
Torniamo a casa, Mario mi aiuta con le valigie e poi va a prendere Celeste.
Ne approfitto.
Aspetto che sia uscito per prepararmi e passare in ospedale da Nicolò.
Appena lo vedo capisco a cosa si riferisca Mario, l'ha proprio quasi ammazzato.
"Ehi... non dovresti essere qua" mi dice appena mi vede.
Ha il suo bel viso sfigurato dai lividi e qualche ossa ingessate.
"Nicolò devi finirla, una volta per tutte... Mi dispiace per quello che è successo, Mario ha esagerato.... Ascolta, lo so che quello che abbiamo passato è stato importante, non lo dimenticherò mai, volevamo costruire qualcosa insieme, lo volevamo entrambi, avremmo voluto la vita che ora ho con Mario, se non l'avessi incontrato probabilmente l'avremmo davvero avuta, sicuramente staremmo ancora insieme, i primi tempi è stato difficile resisterti perchè lo consideravo qualcosa per accontentarmi, ma ora non è così, tu hai rovinato tutto e non puoi riaggiustarlo cercando di far fuori lui perché non starei con te nemmeno se lui non ci fosse più, la nostra vita era fatta di tradimenti, incomprensioni, possesso, con lui è tutto diverso, mi ha fatto scoprire davvero che cosa vuol dire amare, non lo cambierei per nulla al mondo e non tornerei mai indietro, per cui ti prego, se davvero come mi hai sempre detto vuoi la mia felicità, non provare a togliermi lui perchè lui è la mia felicità, me la distruggeresti"

MARIO'S POV
Passo al tabacchi sotto casa a comprare le cartine prima di andare a prendere Celeste, quando vedo Lol uscire furtivamente dal palazzo.
Non capisco dove vada perciò decido di seguirla.
La vedo arrivare all'ospedale e capisco subito, mi perdo tra i corridoi per paura che mi veda, tanto lo so già che va da Nico e mentre lei chiede informazioni io perdo tempo per non incontrarla e poi vado diretto alla sua stanza.
Riconosco la sua voce e realizzo che per un attimo avrei sperato di sbagliarmi, ma poi mettendomi ad ascoltare ciò che gli dice mi si spezza il cuore.

LOL'S POV
Torno a casa e ritrovo tutte le mie cose fuori dalla porta.
Suono a Mario per chiedergli spiegazioni e quando mi apre è incazzatissimo.
"Beh? Sei libera di fare quello che vuoi, torna da lui no? Non vorrei essere d'impiccio, ti ho dato tutto, ho cercato di renderti felice ogni giorno, di dimostrarti amore ogni giorno, per poi scoprire che mi hai usato per passatempo? Che per te fare un figlio con me è stato un modo per accontentarti? Che avresti preferito non incontrarmi perchè magari ora avresti avuto una vita con Nicolò?"
"No Mario non hai capito niente"
"Ho capito benissimo cazzo"
"Non è vero Mario, io ti amo, una famiglia con te l'ho sempre voluta cazzo, mi hai cambiato la vita, non ti userei mai sei la persona migliore che io conosca"
"La persona più stupida che tu conosca più che altro cazzo, l'unica cosa vera che tu mi abbia detto in tutto questo tempo è che vivi sulle mie spalle, sai hai ragione"
"No Mario questo non puoi dirlo sai quanto questa cosa mi pesi"
"Già, ti pesa e non fai un cazzo, magari ora che non ci sono io ti ritrovo per la statale a scopare che tanto è l'unica cosa che sai fare"
"Davvero Mario? Fai sul serio? Puoi dirmi quello che cazzo ti pare ma non venirmi a dire che sono stata solo una scopata perchè non è vero e lo sai bene che non lo è stata né per te né per me"
"Per me sicuramente no, per te ho i miei dubbi"
"Sai quello che provo per te, lo sai bene"
"Veramente dopo ciò che ti ho sentito dire ormai non so nemmeno più chi sei"

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