Non toccarmi

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"Mario ma perché te la prendi con me? Non ti ho chiesto io di ucciderlo! Non ti ho chiesto nemmeno di andare da lui! La smetti di trattarmi così?"
"È colpa tua cazzo! Se non la smettessi di darla a tutti senza nemmeno conoscerli non staremmo qui! Prima Nicolò, poi lui, sono stanco di ritrovarmi in mezzo ai guai che crei tu, perché solo in quello sei brava"
"Quindi è questo?" Scoppio a piangere. "È sempre questo ciò che pensi di me? Pensavo di aver chiuso l'argomento tempo fa, ti avevo chiesto di non tornarci, ti avevo detto che le tue parole mi ferivano, eppure non te ne frega niente... d'accordo... mi chiedo solo perché tu stia ancora con me... prendo il primo volo e me ne vado da qui una volta per tutte, così non mi avrai più intorno e non dovrai più subire i problemi che ti creo io..."
"Ma cosa cazzo dici sei pazza? Non ci puoi tornare in Italia non sai che intenzioni ha quello"
"E quindi? Se pure mi ammazzasse a te che cazzo te ne fregherebbe?"
"La smetti con questa storia che a me non frega nulla di te? Se non me ne fregasse non sarei nemmeno qui! Non sarei nemmeno andato a parlare con lui! Finiscila con questo teatrino perché sai bene che cazzo voglio dire ogni volta e te ne penti anche tu, smettila di far passare me per lo stronzo perché se siamo in queste situazioni è sempre per colpa tua"
Mi spinge verso il muro e mi blocca col suo corpo.
Per la prima volta con lui ho paura.
È talmente arrabbiato che nei suoi occhi non riconosco più il ragazzo dolce e protettivo che amo, quello che darebbe la vita per me e di cui mi fido ciecamente perché so che non mi farebbe mai del male.
Lo guardo impaurita e lui fa un passo indietro continuando a guardarmi male per poi distruggere un bicchiere lanciandolo contro la parete affianco a me.
Esce di nuovo lasciandomi da sola.
Cerco di pulire e mi scuso con la reception.
Rimango incantata a guardare fuori dalla finestra finché finalmente non prendo sonno e mi butto sotto le coperte.
Quando Mario torna è ancora più ubriaco di prima.
Mi raggiunge a letto e mi stringe forte cercando di scusarsi con me.
"Scusami, sei tutta la mia vita, non voglio litigare vieni qui" cerca di abbracciarmi ma mi scanso voltandomi dall'altro lato.
Mi avvicina a lui iniziando a baciarmi il collo, mentre tenta di infilarmi le mani nei pantaloni.
"No Mario non mi va" gli rispondo, ma lui sembra non sentire e mi stringe più forte cercando di spogliarmi.
"Ti ho detto che non mi va"
"Dai, ti prego facciamo pace"
"Non voglio, ne riparliamo domani quando non sarai più ubriaco"
"Ma io ti voglio adesso, dai"
Faccio un po' resistenza finché non riesce a spogliarmi e non mi costringe a farlo con lui.
Cerco di non piangere ma non ce la faccio.
Non riesco più a prendere sonno, dopo ciò che mi è capitato essere trattata così da lui mi fa ancora più male.
Mi alzo dal letto e mi rannicchio sul divanetto in stanza e mi addormento tra le lacrime.
Mi sveglio con Mario che mi accarezza un braccio.
"Ehi amore perché ti sei addormentata qui? Vieni a letto che sta arrivando la colazione"
Mi sorride dolcemente provando a baciarmi ma mi scanso.
"Mario non toccarmi vattene" gli dico cercando di mandarlo via, ma lui mi guarda con aria triste senza capire.
"Non te lo ricordi quello che è successo ieri?"

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