Ci rimango malissimo.
Lo guardo andare via in lacrime e non capisco perché si comporti così.
Lo osservo dalla finestra.
Prende un taxi e prima di salire si volta a guardare nella mia direzione.
Non lo capisco.
Non capisco perché mi abbia detto quelle cose, non capisco perché mi abbia detto di non provare più nulla.
Fin quando non vado a sciacquarmi il viso, ormai rosso dal pianto e trovo un bigliettino sul lavandino.
"Non è vero ciò che ti ho detto, ti amo e ti amerò sempre, ma devi pensare a te stessa e alla tua strada, abbi cura di te"
Vado in panico.
Metto le prime cose che trovo ed esco in pigiama correndo a chiamare un taxi.
Arrivo all'aeroporto e realizzo che il volo per l'Italia dovrebbe stare per partire, corro al check in e lo vedo.
Mi faccio strada tra la folla e lo afferro per un braccio scansandomi via dalla fila.
"Tu non lo prendi questo aereo senza di me" gli dico forzando un sorriso.
Mi guarda sorpreso e io lo bacio.
"Non permetterti di fare una cosa del genere mai più, mai più ok?" Gli dico tirando su col naso.
"Piccola invece si, se non decido di lasciarti libera un giorno mi odierai"
"Mario ma vaffanculo questo posto del cazzo, non me ne frega di questo lavoro, per nessun lavoro, nemmeno per quello dei miei sogni varrebbe la pena perdere te, sei tutta la mia vita, voglio crescere con te e crescere insieme a te i nostri bimbi, perché con te farei tanti bimbi, non solo un altro figlio, perchè sei un papà meraviglioso, il marito dei sogni, un uomo pazzesco, quando Celeste se ne renderà conto te lo dirà anche lei, sono io quella che egoisticamente non vuole lasciarti andare, perchè lo so che meriti di meglio ma combatterei con il mondo intero per averti al mio fianco"
"Ti amo" mi sussurra con la voce spezzata mentre mi asciuga le lacrime.
"Ti amo anche io" sorrido.
Rimaniamo lì a baciarci per un tempo interminabile.
File di persone di corsa ci passano affianco ma per me c'è solo lui.
Torniamo in hotel e riprendo a baciarlo appena chiudiamo la porta dietro le nostre spalle.
Non riesco a staccarmi da lui, ho paura che vada via di nuovo.
Mi spoglia dolcemente e mi fa sistemare sul letto.
"Ma quindi non ho capito" gli chiedo incrociando le gambe alle sue quando si sdraia sopra di me.
"Lo vuoi un altro figlio o?" Gli chiedo preoccupata della risposta.
"Che domande certo che sì" sorride riprendendo a baciarmi "perché me lo chiedi?"
"Non lo so... avevo paura mi dicessi di no"
"Lo sai che lo voglio" mi posa un bacio a stampo sulle labbra e mi afferra per una gamba entrando dentro senza preservativo.
Dopo averlo fatto si accoccola a me, posa la testa contro il mio seno e mi riempie di bacini mentre gli accarezzo i capelli.
"Non provarci più a scappare eh, non te ne andare, io ho bisogno di te" gli sussurro quando credo che lui si sia addormentato.
"Non me ne vado da nessuna parte" mi risponde accoccolandosi a me.
"Lo stavi facendo però" gli dico.
"Speravo di fare il tuo bene... sei troppo importante per me per pensare di starti rovinando la vita e continuare a farti del male"
"Non mi rovini la vita anzi, da quando sto con te la vita me l'hai aggiustata, non ti far venire queste idee"