Panico

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Dormiamo tutto il tempo abbracciati e appena si accorge che sono sveglia mi stringe un po' più a sé e mi bacia.
É bellissimo, con il sole che gli illumina il viso impedendogli di aprire completamente gli occhi e i capelli che gli incorniciano il viso.
Gli accarezzo una guancia guardandolo negli occhi e lui mi posa un bacio leggero.
"Scusa, scusa, scusa" mi dice spargendomi bacetti sul viso e sul collo.
"Tranquillo..."
"Non volevo costringerti, ero ubriaco, non avrei dovuto mancarti di rispetto"
"La smetti? È tutto ok"
"Ti amo"
"Ti amo anche io..."
"Senti questa sera ho un concerto... è vicino ma stanotte non torno... lasciamo Celeste da mia mamma e vieni con me"
"Mario tua madre non può tenerci sempre nostra figlia..."
"Dai! Voglio stare con te, rimediare... ti prometto che non bevo e ci divertiamo davvero questa volta..."
"Meglio di no, la prossima volta Po?"
Annuisce dispiaciuto e mi bacia.
Rimaniamo tutta la mattina a letto, poi prima di pranzo riporta a casa Celeste e parte.
"Chiamami per qualsiasi cosa ok?"
"Certo baby tranquillo, in bocca al lupo!"
Mi da un lungo bacio prima di andare via e appena esce di casa chiamo Nicolò.
"Senti Nico ho bisogno di un favore... vorrei annullare del tutto il matrimonio, Mario vuole fare una festa in grande, tradizionale, ma se non annullo il nostro non possiamo, lui non ne sa niente del fatto che io stia pensando di farlo... ma... Nico non voglio inguaiarti, quindi troviamo una motivazione che non danneggi nessuno dei due..."
"Ok... ci vediamo e ne parliamo?"
"Si, facciamo oggi? Da me? Ho letto che ci può volere anche un anno..."
"Va bene, arrivo"
Lo aspetto a casa e passiamo tutto il pomeriggio e la sera tra documenti.
Quando scopro che potrei ottenere subito l'annullamento religioso denunciandolo per violenza mi balena in testa l'idea, ma poi pensò che nonostante tutto non se lo meriti, è qui e sta cercando di aiutarmi, è stato carino.
Finiamo ad ordinare la cena e mangiare e bere lì, mi offre anche da fumare e io accetto.
Nel frattempo scrivo a Mario per farlo stare tranquillo e gli dico che va tutto bene.
Quando Nico va via lo chiamo anche, prima del concerto, si accorge subito che sono ubriaca e si incazza, ma proprio mentre siamo al telefono suonano al citofono.
"Chi è?" Mi chiede mentre vado ad aprire.
"Non lo so, c'è anche la polizia, ora apro e ti dico..." gli rispondo spaventata.
Appena mi si presentano e mi spiegano di essere assistenti sociali, di essere qui per Celeste e di aver ricevuto da poco una segnalazione, secondo la quale non sono capace di gestirla, mi batte il cuore all'impazzata.
Le bottiglie vuote in sala non aiutano e la puzza di erba nemmeno.
Non so neanche se Mario abbia roba nascosta in casa e se lo scoprissero loro sarebbe anche peggio.
Cerco di trattenerli, opporre resistenza, e difendere la bimba mentre nel panico chiamo Mario in lacrime per sspiegargli la situazione e pregarlo di tornare velocemente e quando finisco sbotta al telefono.
"Stai scherzando spero, che cazzo hai combinato?? Te l'avevo detto di non bere porca puttana! Se ce la portano via io..."

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