Si siede di fronte a me sul letto per guardarmi negli occhi.
"Posso?" Mi chiede asciugandomi le lacrime col pollice e facendolo scendere in una carezza leggera.
"Smettila di prendertela con te stessa, non è colpa tua, io sono qui, con te, prenditi tutto il tempo che vuoi, io ti aspetto, non c'è bisogno di fare ciò che non ti senti baby, mettiti in testa che lo capisco, è normale che tu abbia paura, che non voglia un minimo contatto perché ti ricorda lui, è ok, non piangere"
Annuisco.
"Grazie" gli prendo la mano.
Rimaniamo a guardarci negli occhi in silenzio, finché io non mi sporgo verso di lui dandogli un bacio a stampo leggero, quasi sfiorandogli le labbra e lui sorridendo mi accarezza una guancia.
"Domani io e te ce ne andiamo in un posto rilassante, solo noi, stiamo qualche giorno fuori così tu puoi non pensare, puoi lasciarti andare, puoi sentirti meglio, non accetto un no come risposta"
"Beh mi dispiace deludere le tue aspettative..."
"Mi dispiace ma non hai scelta" sorride.
Alzo gli occhi al cielo.
"Solo noi?"
"Solo noi due"
Ci rinuncio e accetto.
Mi aiuta a fare la valigia e riporta Celeste dalla madre prima di partire.
La stanza in questo hotel è pazzesca, rimango a bocca aperta quando Mario apre la porta e mi fa entrare.
"Abbiamo una spa tutta per noi, non vedo l'ora di entrarci" mi bacia una guancia.
Sorrido e faccio il giro prima di cambiarmi timidamente e rimanere in costume.
L'hotel é in una grotta, la piscina al chiuso è scarsamente illuminata, circondata da candele, l'atmosfera romantica mi mette ansia.
Mi butto cercando di rimanere lontana da Mario perché so cosa vuole.
"Sei bellissima" mi sorride incantato vedendomi uscire dall'acqua dopo essermi tuffata.
Sorrido anche io timidamente e mi avvicino un po' a lui.
Mi sfiora le braccia e io mi sporgo a baciarlo.
Mi sforzo per non deluderlo, finalmente lo facciamo, lui è super felice, passionale, non aspettava altro e lo capisco subito.
Lascio fare tutto a lui, mi stringe, mi sfiora, mi bacia, mentre la mia testa è da un'altra parte.
"Ehi tutto bene? Baby stai piangendo?" Mi chiede preoccupato.
"No, tranquillo, è l'acqua"
