Arriviamo a casa prima che io abbia tempo di rispondergli.
Lo guardo con gli occhi lucidi e lui fermandosi se ne accorge e mi asciuga dolcemente le lacrime.
"Ehi" mi sorride.
"Ehi" gli rispondo malinconica.
"Che è successo?" Mi chiede.
Mi sporgo verso di lui e timidamente provo a baciarlo.
Per la prima volta ho paura che mi rifiuti, è stata colpa mia e mi dispiace da morire averlo lasciato così.
Unisco le mie labbra alle sue e lui mi prende il viso tra le mani impedendomi di allontanarmi.
"E Nicolò?" Mi chiede.
"Non mi importa, non è te..."
"Scappiamo? Io te e Celeste? Così non devi lasciarlo?" Mi dice senza staccarsi da me.
"Non possiamo, devo dirglielo"
"Scappiamo dai, subito, adesso, ti voglio con me"
"No" rido.
"Dai, scappa con me, non ti lascio con lui"
"Mario non posso"
"Perché no?"
"Ho paura ti possa fare qualcosa"
"Non me ne importa di cosa faccia a me, voglio stare con voi, voglio proteggervi, voglio svegliarmi con voi nel lettone la mattina, portarvi la colazione, mi mancate da morire" mi abbraccia facendomi spostare verso di lui per baciarmi meglio.
Scoppio a ridere soffocando la risata contro la guancia di Mario per paura svegliare Celeste.
"Vieni su? Nicolò non dovrebbe tornare per un po'"
"C'è Celeste..."
"Io e te abbiamo bisogno di una vacanza da soli" scherzo.
"Nel frattempo saliamo a casa che non riesco a resistere" sorride.
"Avevi detto di no..."
"Celeste dorme no?"
"Così mi piaci" rido baciandolo di nuovo.
Prende Celeste in braccio, in dormiveglia lo abbraccia facendomi sciogliere, è innamorata di lui tanto quanto me.
Le accarezzo una guancia con Mario che mi guarda e sorride.
Appena siamo a casa porta Celeste nel suo lettino e aspetta con lei finché non si sia addormentata di nuovo.
"Mi è mancata..." mi dice abbracciandomi.
"Scusa se..."
"Non fa niente, l'importanza è che siamo di nuovo insieme" mi bacia.
"Mario... non so se sia una buona idea"
"Si invece..."
"E Nicolò?"
"L'offerta di scappare è sempre valida"
"Non posso" rido e lo trascino sul divano con me.
"Come sei impaziente" mi prende in giro posandomi un altro bacio sulle labbra.
"Non abbiamo tanto tempo"
"Pensa a tutto il tempo che avremmo se scappassi con me" mi bacia il collo.
"Promettimi che saremo sempre così, che non finiremo di nuovo come prima, che mi amerai per sempre"
"Te lo prometto baby"
"Ok... scappo con te" rido.
"Scappi con me?"
"Si" annuisco ridendo mentre lui mi fa il solletico.
"Bene, allora non ti libererai facilmente di me" mi morde il seno senza farmi male.
Mi riempie di baci mentre fa scivolare via i miei slip.
"Ti voglio" gli sussurro accarezzandogli il petto.
Entra dentro di me mentre mi bacia, affondo le dita tra i suoi capelli e lo abbraccio, lo facciamo dolcemente, mi mancava, tantissimo, con lui è tutto più bello, mi stringe forte e quando veniamo entrambi si sposta un po' e rimane a guardarmi sorridendo.
"Che c'è?" Gli chiedo, ancora col fiato corto.
"Sei bellissima" mi accarezza i capelli.
"Struccata, sudata e con i capelli fuori posto?"
"Vero, di solito sei bellissima, così ancora di più e soprattutto sei tutta mia" inizia a farmi il solletico.
POV NICOLÒ
Torno a casa prima, voglio passare del tempo con lei, so di essermi comportato male questa mattina e mi dispiace, ma sua figlia è sempre presente tra di noi e ci tiene più di quanto tenga a me, non riesco a sopportare che sia figlia di Mario, non riesco a guardarla e pensare che sia sua, lo odio da morire per avermela rubata.
La chiamo, il suo telefono squilla ma lei non risponde, mi sbrigo a tornare a casa, apro la porta e sento delle risate dal salotto.
"Mario smettila" la sento ridere.
Mi affaccio dalla porta senza farmi vedere e quando li becco nudi sul mio divano non ci vedo più, vorrei ammazzarlo con le mie stesse mani davanti a lei, possibile che non capisca che la voglio solo per me? Che deve stare con me, che lui non può darle tutto ciò che le do io, che non sopporto che stia con qualcun altro.
Ci rifletto su e penso sia meglio lasciar perdere, farle credere di non sapere nulla per poi agire quando meno se lo aspetta e toglierle ciò a cui tiene di più, così forse capirà come mi sento io quando non posso averla.
