Dimenticato

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Ci penso un po' su prima di rispondere.
So quanto ci tenga e il fatto che stia insistendo ancora mi fa capire che sia davvero intenzionato a far parte della sua vita.
"Va bene..."
"Dimmi quando ti è più comodo"
"Se non vuoi incontrare Nico oggi pomeriggio è in studio"
"Siete a casa sua?"
"Si..."
Dopo un attimo di silenzio sospira e risponde.
"Ok... a dopo"

Arriva prestissimo senza nemmeno lasciarmi finire di mangiare.
Nicolò non è manco tornato a pranzo e forse é meglio così.
Appena gli apro la porta resta immobile indeciso se entrare o no, guardandomi imbarazzato.
"Ciao" mi saluta timidamente.
"Ehi, entra" lo esorto io.
"Ho preso un po' di cose che... credo siano quelle che prendevi no? Per le tutine mi sono fatto aiutare, puoi cambiarle" Mi porge una busta piena di pappette e regalini per Celeste.
"Grazie, non ce n'era bisogno..."
"Sono il papà no? Voglio contribuire"
"Hai deciso di rimanere sulla porta oppure entri?" Scherzo.
"Si scusa è che... è strano"
"Lo so... dai vieni" lo prendo per un braccio ma realizzo che forse ancora non siamo pronti al contatto fisico.
Appena la vede gli si illuminano gli occhi.
"Ciao piccola" le sussurra prendendola in braccio e sbaciucchiandola.
"Mi sei mancata tantissimo"
Si siede sul divano e io resto in piedi a debita distanza da lui.
"Come state?" Mi chiede squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Bene" rispondo in modo da farlo tranquillizzare.
"Vi tratta bene?"
"Si, stai tranquillo" gli sorrido.
"Sei felice?" Mi chiede fissandomi negli occhi.
Ci penso un attimo e annuisco.
"Sono felice per te allora" sorride malinconico.
"Tu e Camilla?"
"Niente di che... non sono pronto ad un'altra storia..."
Non so cosa rispondergli, abbasso lo sguardo e spero cambi discorso, so che è colpa mia.
Fortunatamente in quel momento arriva Nicolò a interromperci.
Quando lo vede rimane perplesso, ma Mario si alza subito e poggia la bimba nella culla con cura e lo saluta prima di andarsene.
"Trattamele bene" gli sorride dandogli una pacca sulla spalla.
"Per qualsiasi cosa ci sono, se volete stare soli, me ne occupo io, per un po' rimango qui quindi approfittatene" sorride guardandomi.
"Non ne abbiamo bisogno" gli risponde secco Nicolò lanciando un'occhiataccia a lui e andandosene in cucina.
Accompagno Mario alla porta che prima di andarsene non sa come salutarmi.
Decide di abbracciarmi in modo amichevole, ma mi stacco subito rendendomi conto che lo sguardo di Nicolò brucia su di noi.
"Grazie" mi sorride.
"Torna quando vuoi, scusa se... non volevo che la vedessi"
"Ti sei rifatta una vita e non ne faccio parte, è normale non voler più avere legami col passato"
"Direi che per lei posso fare un'eccezione" sorrido.
"Senti che ne pensi se domani la passo a prendere? Tu stai da sola con Nico, io me la godo un po'?"
"Si, va bene, grazie"
Ci salutiamo e quando va via torno da Nicolò.
"Non mi piace come ti guarda, quello in casa mia non lo voglio"
"È il padre di Celeste"
"Lo so, ma è palese che voglia metterci i bastoni tra le ruote"
"Puoi rilassarti? Domani siamo soli io e te, la passa a prendere e ce la tiene lui"
"Wow ha deciso di fare il padre finalmente dato che sua figlia la sto crescendo io"
"Pensavo non fosse un problema"
"Non lo è! Ma non sa cosa darei per stare al suo posto"
"Beh potesti esserci"
"No invece, lo so che quando guardi lei pensi a come sarebbe la vita con lui, l'ho visto come lo guardavi, non l'hai dimenticato"
"Penso sia normale no? Ti prego non voglio litigare"
"Ok, hai ragione" va in camera lasciandomi da sola.
Lo raggiungo e cerco di farmi perdonare iniziando a baciarlo.
Lo facciamo e poi mi dà le spalle girandosi dall'altro lato.

Esce presto per andare in studio e mi promette di tornare per il pomeriggio, ma quando lo chiamo mi risponde che ha da fare.
Chiudo il telefono delusa e mi rannicchio sul divano aspettando che arrivi Mario.
"Ciao scusa il ritardo..." mi dice.
In realtà non ci avevo nemmeno fatto caso, tanto sono abituata alla sua poca puntualità.
"Figurati, tanto non ho nulla da fare"
"Nicolò?"
"In studio..." faccio spallucce.
"Quindi hai intenzione di rimanere a vada tutto il pomeriggio da sola?"
"Così pare" sorrido.
"Non se ne parla, ora ti prepari e vieni in giro con noi"
"Dai non fa niente"
"Non insistere non cambio idea, che faccia che hai, mica ti lascio a casa da sola così triste"
"D'accordo" sbuffo una risata contrariata.
Vado a prepararmi mentre lui rimane con Celeste e quando sono pronta usciamo.
Fa strano uscire di nuovo con lui, ma é un sacco carino e amichevole e non c'è imbarazzo tra noi.

Quando torno a casa Nicolò è tornato e mi aspetta sul divano.
"Dov'eri?" Mi chiede.
"In giro con Celeste" evito di dirgli che c'era anche Mario.
"E Mario?"
"Gli ho detto di non venire, non c'era motivo no?"
Annuisce sbuffando il fumo dalla canna e mi invita a sedermi vicino a lui.
"Scusa" mi dice baciandomi.
"È tutto ok" gli rispondo.
Mi bacia e prova a spogliarmi ma mi tiro indietro.
Dopo tutto il tempo passato con Mario davvero mi risulta difficile farlo con lui.
"Sono stanca" mento, mentre nella mia testa inizio a farmi mille pare sul fatto che forse non l'ho ancora del tutto dimenticato.

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