Non avrebbe funzionato

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Finiamo a farlo sul divano.
Dopo averlo fatto mi stringe e mi coccola mentre fuma.
"Celeste?"
"Con la baby sitter"
"Baby sitter? Non potevi portarla a mia mamma?"
"Lavoro, non posso portargliela ogni giorno"
"Mi sa che mi sono perso un po' di cose" mi guarda portandosi la canna alla bocca e aspirando per poi passarmela.
"Ho trovato un lavoro, commessa"
"Posso venirti a rompere le palle mentre lavori?"
"Beh in realtà no"
"Peccato"
Rido.
"Dove?"
"In centro"
"Mmmh non vuoi dirmelo" si sporge a baciarmi.
"È che..."
"Cosa?"
"Sei sicuro che sia la cosa giusta?"
"Cosa?"
"Questo..."
"Ehm no... non sono sicuro che sia la cosa giusta, ma so che è ciò che voglio" mi bacia la fronte.
"Non lo so..."
"Che ti prende?"
"Nulla... è che"
"Cosa?"
"Non so... ci facciamo sempre male..."
"E cos'era questo?"
"Non lo so... Forse un addio, o forse volevo solo farlo con te"
"Non voglio rinunciarci a te... ho bisogno di dimostrarti tutto l'affetto che ti serve, ho bisogno di vederti, toccarti, sentire il tuo profumo" mi abbraccia stretta da dietro mentre mi sto rivestendo.
"Potremmo fare solo questo, niente legami, niente sentimenti, niente problemi di coppia"
"Non se ne parla"
"Che c'è? Possiamo vederci, spaccarci di canne ed alcol e scopare quando vogliamo"
"Non riuscirei mai a non provare sentimenti per te..."
"Hai ragione... fai finta che non ti abbia detto nulla... é meglio non vedersi più"
"No... ok... se la metti così..."
Faccio un sorrisetto.
"Dai dimmi dove lavori"
"No... io e te fuori casa non stiamo insieme" sorrido andandomene.
Torno a casa da Celeste e lui già inizia a mandarmi messaggi.
"Ciao piccola ti penso" visualizzo senza rispondere.
Cosa non ha capito di "niente legami?"
Le mie colleghe mi invitano ad uscire, per cui mi preparo e lascio mia figlia con la baby sitter prima di uscire di nuovo.
Andiamo a cena in un posto e poi andiamo a ballare.
Conosco un ragazzo, carino, con cui ballo tutta la sera e che alla fine riesce a strapparmi anche il numero.
Torno a casa stanchissima.
Domani attacco presto.

Mi sveglio che sono una zombie e mi preparo velocemente per andare a lavoro.
Nel bel mezzo della mattinata mi si presenta in negozio Mario.
"Che ci fai qui, ti avevo detto..."
"Volevo vederti"
"Come mi hai trovata?"
"Ho chiesto a Matteo..."
"Mario cosa non ti è chiaro di "non stiamo insieme?"
"Niente, pensavo ti avrebbe fatto piacere"
"Sto lavorando... passo da te oggi pomeriggio?"
Annuisce.
Lo bacio a stampo e lui va via.
"Carino quello" mi sorride la mia collega.
"Già... proprio bello" gli dico mordendomi il labbro soprappensiero.
"E il ragazzo di ieri?"
"Boh ha il mio numero, ancora non mi ha chiamata"
"Aspetta, non stai con lui?"
"È complicato...."
"Prima o poi mi racconterai"

Passo a prendere Celeste dopo il lavoro e vado da Mario.
Appena lo vedo gli salto addosso e scopiamo finché non siamo esausti.
Mentre stiamo fumando mi squilla il telefono.
Un messaggio da Alessandro, il ragazzo di ieri.
"Chi è?" Mi chiede lui sbirciando dalla mia spalla e baciandomela.
"Niente, uno che ho conosciuto ieri che mi chiede di uscire"
"Scusa in che senso?" Mi guarda malissimo.
"Perchè mi guardi così?"
"E noi?"
"Mica stiamo insieme, mi pareva di essere stata chiara, niente legami"
"Ma non avevamo mica parlato di relazione aperta però"
"Senti Mario vabbè lascia stare, sapevo che questa cosa tra di noi non avrebbe funzionato"

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