Finalmente Celeste ci sta dando un po' di tregua, riusciamo a dormire un po' di più ma siamo sempre stanchissimi e nonostante io mi sia ripromessa di dare più attenzioni a Mario arrivo sempre a fine giornata distrutta.
Lui mi aiuta tantissimo ed è sempre presente per noi, ma quando mi lascia da sola per andare in studio rischio di impazzire.
Dopodomani parte e non oso immaginare come sarà.
"Piccola stasera ho chiesto a mia madre se può tenercela per qualche ora, ho davvero bisogno di stare un po' con te prima di partire" ci penso un po', mi fido ma mi sento in colpa a lasciare mia figlia
"Mario non so..."
"Ti prego" mi sussurra posandomi un bacio leggero sulle labbra.
"Ok.... va bene" roteò gli occhi ridendo.
"Prenoto un posto carino allora, ci pensi tu a portargliela? Io oggi vado in studio"
Annuisco mentre lo bacio prima che esca di casa.
Ormai ha preso l'abitudine di chiamarmi quando è fuori e penso sia adorabile.
Subito dopo avermi chiesto come stia Celeste continua a ripetermi quanto sia felice di stare da soli per qualche ora.
"Ecco senti non so se sia il caso" gli rispondo titubante per paura di farlo rimanere male.
"Ne parliamo dopo ok? Tra poco torno"
"Va bene"
Chiudo la chiamata e prendo la bimba per allattarla mentre cammino per casa.
Torna urlandomi dall'ingresso che è a casa quando l'ho appena rimessa nella culla e lo rimprovero per il troppo casino.
"Scusa" mi stringe forte.
"Ho prenotato un tavolo al tuo ristorante preferito, l'offerta è ancora valida"
"Amore non prendertela ma non me la sento di uscire, rimaniamo a casa dai, la mettiamo a dormire e cerchiamo di vederci un film" cerco di convincerlo.
"Ma non è lo stesso... staremmo entrambi a pensare a lei come facciamo sempre invece di goderci una serata insieme, parto tra poco e mi mancherai tantissimo, fallo per me..."
"Allora alle mie condizioni, la porto da tua madre, poi torno, cuciniamo qualcosa insieme, mangiamo qui a casa e stiamo da soli quanto vuoi ma non usciamo, non mi va davvero"
"Va bene, affare fatto" sorride.
Metto le prime cose che trovo ed esco.
Sua mamma cerca di farmi stare tranquilla e mi trattiene un po' a parlare prima di farmi ripartire.
Preferisco lei ad una baby sitter ma comunque non sto tranquilla a stare lontana da mia figlia.
Riparto sentendomi in colpa ma so che devo farlo per Mario, ci tiene troppo per deluderlo.
Ci tiene talmente tanto che quando torno a casa è già tutto apparecchiato, con tanto di candele, ha anche cucinato.
Vado ad abbracciarlo e lui mi solleva da terra e mi bacia.
"Sorpresa" sorride.
"Come hai fatto? Oddio tua mamma era complice! Mi ha trattenuta apposta!" Rido senza riuscire a smettere di baciarlo.
"Si..: esatto" ride.
Mi cambio e mi siedo a tavola.
"Anche meglio del mio ristorante preferito" gli dico quasi commossa che abbia pensato a fare tutto ciò per passare una serata diversa mettendomi comunque a mio agio.
Ha comprato anche il mio vino preferito, è la prima volta che bevo dopo la gravidanza e ci vado giù un po' tanto che ridendo mi toglie la bottiglia di mano.
Mi offro di fare i piatti ma mi convince a lasciar perdere.
"Li facciamo domani" mi abbraccia trascinandomi in salotto.
Mi fa scegliere un film che poi finiamo per non guardare, seduti per terra mentre facciamo i nostri soliti discorsi assurdo mentre fumiamo insieme.
Forse per l'alcol e il fumo o per la complicità che abbiamo e l'attrazione che provo nei suoi confronti, quando mi attira per un braccio facendomi cadere su di lui e inizia a baciarmi penso di non aspettare altro se non di farlo con lui, lo desidero più di qualunque cosa.
"Scusa, non sono riuscito a resistere, ti guardavo e mi è venuto d'istinto, sei talmente bella che ti spoglierei senza nemmeno pensarci due volte" sorride.
Riprendo a baciarlo senza dirgli nulla.
"Questa attesa mi uccide" gli dico scostandogli una ciocca di capelli dal viso.
"Sarà ancora meglio dopo però"
"Mi raccomando in tour tu... ricordati di me"
"E come potrei fare a scordarmi?"