Prenderti cura di me

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"No piccola meglio che non vieni" mi dice con la voce strana.
Rifletto un attimo.
"Sei con lei?"
"No... è che..."
"Che c'è?"
"Niente lascia stare, scusa..."
Chiude la chiamata e io penso sia davvero strano.
Mi preparo ed esco per andare a casa sua in Uber nonostante mi abbia detto di no e quando lo vedo capisco il perché.
"Non dovresti vedermi in queste condizioni" mi dice appoggiandosi alla porta.
È fattissimo e l'odore di erba mista ad alcol riempie tutta casa.
"Ma smettila dai... fammi entrare"
Si sposta e lo accompagno in sala.
"Ok... allora... cosa pensi di risolvere con queste? Mario sono le 13 e tu sei già ubriaco!"
Gli dico sedendomi sul divano affianco a lui e indicando le bottiglie vuote sul tavolino.
Fa spallucce.
"Te lo dico io a cosa servono... a niente"
"A non pensarti... a non pensare che non posso riaverti indietro..."
Mi guarda malinconico e io sono tentata di abbracciarlo, mi fa male vederlo così e sapere che è colpa mia, ma preferirei affrontare il discorso quando sarà sobrio.
"Beh ora è un problema dato che sono qui, quindi mi penseresti lo stesso, adesso le buttiamo"
Gli scappa una risata.
"Questa nemmeno ti serve più, hai fumato per una settimana, me la prendo io" rido prendendo l'erba rimasta sul tavolo.
"Hai fame? Ti cucino qualcosa?"
"No non ho fame..."
"Amore per quanto hai fumato mi aspettavo mangiassi anche me in chimica, ti preparo il mio cavallo di battaglia? La pasta che ti piaceva tanto?"
"Amore?" Sorride.
"Scusami... vabbè te la cucino" mi metto ai fornelli.
Nel frattempo che preparo la pasta per lui dò da mangiare a Celeste.
Lui si affaccia alla porta e mi guarda.
"Mi siete mancate" sorride.
"Mario ne parliamo quando sarai sobrio"
"Mmmm di solito mi durano molto le sbronze, lasciami illudere che tu sia tornata da me"
Mi siedo di fronte a lui e lo guardo mangiare, faccio i piatti mentre lui mi aspetta sul divano e quando mi siedo affianco a lui per vedere un film mentre gli passa si sdraia con la testa sulle mie gambe rannicchiato contro di me.
"Hai dormito stanotte?" Gli chiedo accarezzandogli il viso.
Sbuffa una risata.
"Non ho chiuso occhio"
"Dai scemo allora dormi" mi sporgo per prendere una coperta sul bordo del divano per coprirlo.
"Grazie che ti prendi cura di me, volevo essere io a proteggerti e invece eccomi qui come un coglione" mi dice malinconico.
"Ci sei sempre stato per me... ho solo ricambiato il favore"
"Non stiamo più insieme... potevi fregartene"
"Tu anche quando mi hai detto quelle cose prima..."
Si addormenta prima di rispondermi.
Continuo a guardare il film mentre lo controllo e mi accerto che stia bene.
Si sveglia tardi, gli preparo qualcosa per cena e quando inizia a stare meglio ed essere più lucido faccio per andarmene
"Mi fai un favore?" Mi chiede.
"Rimani con me stanotte, giuro non ti tocco, vado a dormire sul divano, ma ho paura a mandarti a casa da sola in Uber a quest'ora, ti prego"
Accetto, ma lui non mantiene le promesse, nel cuore della notte me lo ritrovo che mi abbraccia stretto e non capisco se sia sveglio oppure stia sognando.
"Baby non andartene ho bisogno di te"

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