Mi accorgo che Celeste è piena di lividi e aspetto furiosa la mamma di Mario per lasciarcela prima di andare a parlare con lui.
Suono al campanello e nessuno mi risponde.
Suono di nuovo, più forte, finché non lo sento ridere per le scale e salire con la ragazza mentre scherzano e si baciano.
Mi trattengo e cerco di apparire il più calma possibile mentre vorrei prenderla a schiaffi davanti a lui.
"Ehi! Che ci fai qui?" Mi dice Mario.
"Che ci faccio? Allora è per quello che non volevi che io vedessi Celeste, sapevi che questa stronza la trattava male e la stavi proteggendo"
"Io? Non ho fatto niente! Come puoi crederle" gli dice lei con aria innocente.
"Sto parlando con te? Ti conviene andartene a fanculo prima che ti riduco peggio di come hai ridotto mia figlia"
"Mario non la ascoltare, lo sai che è sotto effetto di farmaci, poverina"
"Poverina? Cazzo tu stai male! Mia figlia è piena di lividi per colpa tua e tu pensi che io sia sotto effetto di farmaci?"
"Ehi calmati" cerca di trattenermi Mario.
"Calmarmi? Mario stai scherzando? Io non te la faccio vedere più Celeste te lo giuro, tu non la vedi più"
"Senti puoi andartene?" Si gira verso di lei mentre mi trattiene.
"Non ti lascio con questa pazza"
"Sono pazza? Chiama tua madre! Chiedi a lei se non mi credi! Dovevi fare solo una cosa ed era badare a Celeste e l'hai messa in mano a questa stronza"
"Te ne vai cazzo?" Le urla.
Alza gli occhi al cielo e ci lascia da soli.
Quando Mario chiude la porta mi invita ad entrare ma io rifiuto.
"Allora, dimmi tutto, ti ascolto" si appoggia al muro.
"Sei tu quello che deve dirmi qualcosa forse"
"Ti giuro non ne sapevo niente"
"E che cazzo hai fatto scusami? Dovevi solo controllare mia figlia e invece che cazzo hai fatto?"
"È nostra figlia!"
"Beh non mi sembra te ne freghi qualcosa di lei!"
"Hai ragione... scusa... in realtà Celeste me lo aveva detto... ma davanti a me sembrava andasse tutto bene, era dolcissima con Celeste, pensavo lo dicesse solo perché voleva farci lasciare"
"E non potevi verificare? Sai è piena di lividi, non ti ci sarebbe voluto molto a capire che non stava mentendo"
"Non ci ho pensato... scusami... tornavo a casa sempre tardissimo lo sai..."
"Potevi stare con lei piuttosto che passare tutto il tempo all'ospedale con me, non mi è mai servito qualcuno a cui fare pena"
"Non l'ho fatto perché mi facevi pena, l'ho fatto perché ci tengo a te"
"Non dirmi cazzate Mario, non mi servono a nulla le belle parole, sappiamo tutti che se la facessi finita non fregherebbe a nessuno"
"Non provare a dirlo nemmeno per scherzo!" Mi rimprovera e mi abbraccia.
"Lasciami! Ti odio cazzo!"
"E io cosa dovrei dire scusa? Nell'ultimo periodo te ne sei approfittata dei miei sentimenti come cazzo hai voluto, mi hai illuso di voler tornare con me per poi fregartene totalmente di cosa provassi io, che cazzo credi? Che io stia con lei perché per me è importante come lo eri tu per me? Che io davvero ci tenga a lei come tengo a te? Sono io che dovrei odiarti, eppure come un coglione morirei per te" mi guarda con gli occhi lucidi.
Lo abbraccio scoppiando a piangere e lui mi stringe fortissimo.
"Mario ci sono stata malissimo, mi hai fatto davvero male, mi ha fatto male sentirti dire quelle cose di me... ti chiedo scusa se poi ti ho trattato come non dovevo e ho giocato con i tuoi sentimenti, volevo solo provare a superare tutto ma non ci sono riuscita, davvero, scusami..."