"N-no io..." non so che rispondergli.
"Beh ora che sei qui vuoi salire? Così ti accerti che non ci sia nessun'altra? Oppure rimani giù finché non esco? Ti avverto potrei metterci un po'" mi prende in giro.
"Dai sto scherzando, sali, Chris ti ha già lasciato la porta aperta pensando stessi salendo prima"
"No dai, ti aspetto a casa"
"Forza muoviti, Chris non ha il permesso di sfotterti, solo io posso, sei al sicuro" continua.
"Che stronzo che sei..."
"Scusa, non sono io quello che si è messo a fare l'investigatore privato"
"Se tu non me ne dessi motivazione non lo farei"
"Mi dispiace che tu pensi questo... mi dispiace che tu creda che io non sia affidabile... dai vieni, quando finisco andiamo a mangiare qualcosa insieme e ne parliamo ok?"
"Va bene..."
Quando arrivo mi afferra per un braccio e mi da cadere sul divano affianco a lui.
"Camilla no che non puoi uscire, aspetta ancora qualche ora nell'armadio baby" urla ridendo verso il corridoio.
"Dai smettila" gli tiro una manata sullo stomaco ma mi faccio male al contatto con i suoi muscoli.
Rimaniamo in studio fino a tardi.
Chris deve andare via ma Mario ha ancora da fare quindi io rimango con lui.
"Piccola scusa, mi sa che non ce la facciamo a cenare fuori, ordini qualcosa? Ce lo mangiamo qui?"
Annuisco e ordino il mio sushi preferito.
Quando arriva lui è ancora super impegnato al pc e io lo osservo pensando sia dannatamente bello.
"Eccomi" si siede affianco a me iniziando a mangiare.
"Ancora non ci credo che tu mi abbia seguito" ride tra un pezzo di sushi e l'altro.
"Effettivamente non l'ho mai fatto nemmeno con Nicolò, ci tengo proprio a te"
"Mi ritieni più inaffidabile di Nicolò? È grave!"
"Nah Nicolò sapevo mi tradisse ma non volevo rendermene conto, da te non me lo aspetto quindi pensare che tu possa farlo fa ancora più male"
"Non lo farei mai..."
"Non lo so"
"Fidati"
"Non ce la faccio"
"Cosa posso fare per aiutarti a farlo?" Mi accarezza una guancia, guardandomi negli occhi.
"Non mi mentire più, nemmeno sulle cazzate, ok?"
"Ok, va bene, scusami"
"Manco quando sai che la verità mi potrebbe far male, o quando pensi sia una bugia stupida o... qualunque cosa"
Annuisce.
"Anche se in fondo non mi dispiace che tu mi segua, sennò sarei stato qui fino a tardi tutto solo, tu avresti pensato ci fosse stata lei..." mi bacia.
"Dovrei seguirti più spesso" lo prendo in giro.
"Sarebbe una buona idea" sorride facendomi stendere sul divanetto e salendo su di me, mentre mi toglie la maglietta.
"Non hai detto che in studio ci lavori e non ci scopi? Ahi ahi un'altra bugia" lo prendo in giro baciandolo.
"Ogni tanto faccio un'eccezione"