Preparo le valigie mentre lui prenota i biglietti.
Non abbiamo nemmeno trovato un hotel, ci arrangiamo quando arriviamo lì. Il tempo di avvisare la mamma di Mario e lei ci raggiunge all'aeroporto.
Celeste inizia a urlare e piangere perché non vuole lasciarci andare e Mario si fa intenerire.
"Che dici? In fondo possiamo partire un'altra volta..."
"Celeste dai, tra qualche giorno mamma e papà tornano, che hai?" Le chiedo chinandomi.
Non smette di piangere e Mario preoccupato la prende in braccio.
"Ehi che c'è? Non vuoi stare con la nonna? Lo sai che lei ti tratta bene e te le fa vincere tutte, già lo so che passerai tutto il giorno a giocare" le accarezza i capelli e le bacia il viso delicatamente.
Piano piano la convince e riesce a tranquillizzarla, per cui finalmente riusciamo a partire.
"Andiamo?" Mi chiede prendendomi per mano quando Celeste è ormai tranquilla.
La salutò un'ultima volta e vado con lui.
"Celeste è fortunata, sei proprio il papà migliore del mondo" gli sorrido appoggiandomi alla sua spalla quando siamo in aereo.
"Faccio del mio meglio, non voglio deluderti e voglio che lei sappia che le voglio bene"
"Lo sa e lo so anche io"
"Tu e lei siete le cose più belle che mi siano capitate, ho paura che tu ti penta di..."
"Di?" Lo guardo accarezzandogli una guancia.
"Di esserti fidata di me... di avermi concesso questa responsabilità enorme... di avermi reputato all'altezza di una situazione che non sapevamo come sarebbe andata a finire..."
"Non mi pentirò mai, sappilo, sei tu che non credevi saresti stato un grado io non l'ho mai dubitato"
"Devi essere proprio incosciente per non aver dubitato di me" scherza.
"No... è da quando ti ho conosciuto che ho capito che tipo fossi... e che con te avrei voluto avere una famiglia"
"L'avresti voluta avere con Nicolò invece"
"Nicolò non sarebbe mai stato come te, ringrazio che non sia successo con Nico, lui Jon sarebbe stato in grado di gestire un figlio come fai tu, Mario davvero tu non te ne rendi conto ma io lo so che ci metti tutto te stesso e si vede, ci riesci davvero"
"Grazie piccola, ci tengo tanto che tu lo sappia"
"Lo sa anche Celeste fidati, ha il papà più buono e più bello di tutti" gli sorrido.
Mi stringe forte e rimaniamo così finché non partiamo.
Mi metto a guardare un film tenendogli la mano e quando arriviamo e scendiamo all'aeroporto non sappiamo nemmeno dove andare.
Chiamiamo un taxi e giriamo alla ricerca di un hotel, lasciamo le nostre cose e usciamo.
Passiamo tutta la serata in giro e torniamo in hotel fattissimi e ubriachi.
"Questo non è da papà migliore del mondo" scherza.
"Vedi bimbi in giro? Non credo, siamo tutti maggiorenni qui, possiamo fare cose vietate ai minori" lo prendo in giro salendogli addosso, mentre è steso sul letto e mi guarda spogliarmi.
"Hai idee?" Mi bacia, sollevandomi la maglietta.
"Qualcuna"
"Cioè?" Continua a baciarmi.
"Nah non si può dire"
"Lasciami indovinare" mi dice facendomi sistemare meglio sopra di lui.
Lo bacio di nuovo, il suo profumo misto ad alcol ed erba mi confonde più di quanto io già non lo sia.
"Voglio riprenderci" gli dico prendendo il telefono e dandoglielo.
"Così ce lo riguardiamo quando ci dimentichiamo quanto ci sappiamo divertire" rido mordendogli il labbro.
"Sei matta! Se lo vede qualcun altro?"
"Che c'è ti vergogni?" Lo prendo in giro.
"D'accordo, vuoi vedere come ti vergognerai tu per quanto ti farò urlare? Cazzo mi implorerai di smettere, ti scopo come una puttana, hai capito stronzetta?" Mi sorride bloccandomi al letto con una mano stretta al collo.
Annuisco sorridendo e apro la bocca cacciando la lingua aspettando che me lo spinga dentro.
Mi riprende mentre lo faccio venire, quasi non mi lascia nemmeno respirare mentre spinge fino in fondo facendomelo arrivare in gola.
Quando si sposta sorrido leccandomi le labbra e mi sposto di nuovo su di lui.
E lui sposta il telefono verso il soffitto specchiato che ci inquadra dall'alto.
Inizio a baciargli il collo mentre lui mi tiene le mani sul fondoschiena spremendolo e sculacciandomi.
"Ti voglio dentro cazzo" gli sussurro, mi sistema meglio e mi tiene stretta a sé, mentre scivola dentro di me e inizia a muoversi con me.
Lo guardo intensamente mordendomi il labbro inferiore e lui mi prende il viso con forza.
"Smettila di guardarmi così o ti faccio pentire" mi dice a denti stretti, aumentando le spinte.
Gemo sempre più forte finché non mi fa venire. Lo guardo sorridendo, sdraiata affianco a lui mentre riprendo fiato e lui ricambia, mi accarezza una guancia e mi sussurra un "ti amo"
Lo guardo mentre mi calmo e gioco con la sua mano.
"Vado a prendere l'erba che ho nella tasca dei jeans" mi dice spostandosi.
Annuisco.
Mentre va di là a recuperare i jeans che ho lanciato per terra prendo il telefono e guardo il video.
"Mario che hai fatto? Lo hai inviato a tutti" scoppio a ridere notando la lista di persone a cui Mario ha inviato per sbaglio il nostro porno, compreso Nicolò o peggio i nostri genitori.
Corre a guardare in panico.
"Vabbè magari per il prossimo qualcuno ci paga anche che ne sai... un tuo porno lo guarderei volentieri... sei davvero bravo" mi stendo per baciarlo, impaziente per il secondo round.
"Anche io uno tuo, sempre detto che sei la regina"
"E allora vieni qui che te ne faccio un altro, non ce la faccio a resisterti, domani ci pensiamo a questi, ora che ci pensiamo da sobri ci sentiamo male"
"Cancellali così non lo sapremo mai" mi prende in giro.Faccio fatica a svegliarmi, si sentono i postumi della sbronza di ieri sera e sono a pezzi, mi fanno male la schiena e le gambe e mi scoppia la testa.
Mi sposto dal corpo di Mario che ancora dorme completamente nudo stringendomi a sé e mi sporgo a prendere il telefono.
Leggo un messaggio di Nicolò sullo schermo.
"Vorrei essere io al posto suo, non sai che ti farei, lui non ti conosce, non lo sa davvero cosa ti piace"