Nicolò mi ha quasi costretta a rimanere con lui e quindi sono qui da più di una settimana, tra di noi le cose vanno stranamente bene, ha iniziato a impegnarsi con Celeste, mi intenerisce vederlo giocare con lei e apprezzo che stia cercando di recuperare il tempo perso.
"Vado a fare la spesa" gli dico dandogli un bacio prima di uscire.
"Con lei ci sto io tranquilla"
"Posso fidarmi?" Scherzo.
"Certo" ride.
Esco e torno dopo poco perché non mi fido granché delle sue abilità da genitore.
"Ciao piccola, certo che sei proprio bella, avrei voluto che fossi mia, chissà magari io e la mamma prima o poi potremmo darti un fratellino o una sorellina, tuo papà è davvero fortunato ad averti, però è stato proprio stupidì a farsi scappare una come la tua mamma" trovo Nico che non si è accorto che sono tornata e parla tranquillamente con mia figlia.
"Ehi sono tornata" gli dico cercando di non spaventarlo.
"Ehi!" Si gira di scatto.
"Stavo guardando la piccolina" sorride posandole un bacio sulla testa.
"Siete carini insieme" gli dico posando la spesa.
Quando vado di là mi arriva una chiamata.
Di nuovo Mario.
Ultimamente mi chiama continuamente ma non rispondo.
"Senti che vuoi?" Gli chiedo diretta, sperando di risolvere.
"Voglio solo vedere mia figlia"
"Beh potevi pensarci prima!"
"Ci penso costantemente, è il mio pensiero fisso"
"Baby chi è?" Si affaccia Nicolò.
"Ah capisco, beh scusa per averti disturbata" Mario riattacca dall'altro lato e Nicolò mi abbraccia.
"La prossima volta che ti chiama ci parlo io"
Annuisco lasciandomi stringere e inizio a baciarlo.
Mi morde il labbro e inizia a spogliarmi, sollevandomi e spingendomi contro il muro.
Mario chiama di nuovo a cena, Nicolò prende il mio telefono e gli fa brutto dicendogli che deve smetterla e incazzato gli chiude il telefono in faccia.
Pensavo di essermi liberata di lui ma dopo una settimana mi chiama di nuovo.
"Senti sono tornato a Milano... mi fermo un po', ti prego Lol fammi vedere mia figlia, non ti chiedo altro, sai quanto io ci tenga ad essere presente nella sua vita, ci eravamo ripromessi che qualunque cosa fosse successa tra noi ci saremmo comportati in modo maturo nei suoi confronti, non tenermi lontano da lei, se non vuoi farlo per me fallo per lei, te lo chiedo per favore, voglio soltanto vederla crescere, poterla stringere, mi manca"
