Troppi problemi

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LOL'S POV
Passo più tempo possibile con lui, non riesco nemmeno a tornare a casa perché mi sento in colpa, voglio stare con lui e recuperare tutto il tempo perso.
Mi mancava addormentarmi tra le sue braccia.
Il letto dell'ospedale è piccolo ma ci stiamo benissimo stretti stretti.
Non vedo l'ora che stia bene, voglio tornare a casa e fare l'amore con lui per ore finché non mi tremano le gambe e finalmente dirgli fino allo sfinimento quanto lo amo.
Mi addormento sul suo petto, ascoltare il suo cuore mi calma, mi accarezza delicatamente un braccio e mi riempie di bacini.

Mi sveglio quando i medici vengono a chiamarci per dirci che può uscire, che le analisi sono buone e che sta bene.
La mamma di Mario ci propone di tenerci Celeste, ma Mario rifiuta.
"Stare con loro due mi farà bene" mi posa un bacio sulla testa stringendomi.
Guido fino a casa con lui che mi guarda e sorride.
"Che c'è?" Gli chiedo.
"Vuoi ancora risposarmi?"
"Certo" gli prendo la mano e gliela bacio.
"Sei l'amore della mia vita" aggiungo.
"Senti perché non scappiamo? Qualche giorno, io e te soli"
"Dove vuoi andare? Devi prima riprenderti"
"Sono sicuro che starei benissimo"
Arriviamo a casa mia e lo costringo a mettersi a letto.
"Solo se tu vieni qui con me" mi sorride provocandomi.
"Sei ancora troppo debole, non mi va di farti affaticare ancora di più"
"E chi lo dice?" Mi prende per un braccio facendomi cadere su di sé.
Inizia a baciarmi e mi spoglia con calma.
Lo facciamo dolcemente, scambiandoci baci e sguardi mentre mi muovo lentamente su di lui.
Quando mi stendo dal mio lato del letto guardandolo mi sorride.
"Ti amo" gli sussurro.
"Ti amo" mi risponde.
Per la prima volta dormo benissimo finché non suona la sveglia.
"Devo andare al lavoro" gli dico quando mi guarda senza capire.
"Cazzo giusto"
"Ce la fai a stare a casa da solo? Ti ho preparato il pranzo e ho messo le medicine sul comodino, ti ho scritto quando devi prenderle, ora corro che devo portare Celeste da tua madre"
"Amore stai tranquilla sto bene" mi bacia abbracciandomi da dietro mentre mi preparo.
"Celeste rimane qui con me, ci penso io, rilassati"
"È che... non voglio darti troppi problemi"
"Mia figlia non potrebbe mai essere un problema"
"Ok... la avviso"
"La avviso io, tu preparati con calma, vai a lavoro e non preoccuparti di nulla"
"Sei l'uomo che tutte vorrebbero" gli bacio una guancia ridendo.
Non vedo l'ora di tornare a casa e godermi la mia famiglia, la giornata passa tranquillamente, Mario mi riempie di messaggi e di foto di Celeste per rassicurarmi che stia bene, che mangi e che non pianga.
Mi fa sorridere, è proprio il papà perfetto.
Appena torno a casa non sento volare una mosca, penso che Celeste stia dormendo e faccio piano per non svegliarla, ma quando arrivo in salotto li vedo dormire entrambi sul divano, con Mario che tiene in braccio Celeste e che probabilmente si è addormentato mentre la faceva calmare.
Mi sciolgo, sorrido come una stupida e corro a prendere una coperta per coprirli.
"Ciao amore... scusa non ti ho sentita arrivare"
"Ma va, figurati, siete troppo carini"
"La stavo facendo addormentare ma..."
"Posso unirmi?" Sorrido scivolando tra le sue braccia senza svegliare Celeste.
"Così va meglio, ora che ho entrambe le mie bimbe qui sto molto meglio"

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