"Ammetto che non avrei mai pensato di farlo con te sul divano di casa di Nicolò" ride baciandomi il seno.
"È meglio che tu vada ora però... Nicolò sta per tornare"
"Scappa con me" ride mentre mi posa un altro bacio leggero.
"Dai no... mi dispiace... è stato carino in questo periodo... si merita di essere lasciato come si deve... ci penso io"
"Sicura? È sempre Nicolò"
"Lo so... ma dai, un po' è cambiato"
"Stai attenta piccola, per qualunque cosa chiamami"
Annuisco guardandolo negli occhi mentre lui in imbarazzo mi sorride e mi schiocca un bacio sulla guancia.
"Voglio rivederti domani" gli dico mentre mi rivesto.
"Vieni a casa mia, così non abbiamo fretta"
"Non vedo l'ora" sorrido mentre lo accompagno alla porta e lo bacio a lungo prima di lasciarlo andare.
Quando torna Nicolò sono pronta ad affrontare l'argomento ma lui è incazzato per fatti suoi, quindi evito.
Mentre siamo a letto ci prova con me spingendomi contro di sè e cercando di abbassarmi i pantaloncini del pigiama e gli slip ma invento un mal di testa ed evito.
Non vedo l'ora di vedere Mario.
Quando finalmente arrivo a casa sua con Celeste mi apre con l'asciugamano sui fianchi che scopre tutti i suoi muscoli e i capelli bagnati.
"Non ti aspettavo così presto" sorride vedendomi.
Rimango per qualche secondo a fissarlo incantata mordendomi il labbro.
"Fai come se non te ne fossi mai andata da casa tua" sorride facendomi entrare.
"Arrivo subito" ci lascia da sole tornando poco dopo.
"Ok ora posso baciarti, vieni qui" si butta sul divano trascinandomi con sé.
Salgo a cavalcioni su di lui iniziando a baciarlo, mentre inizia a rollare una canna.
"No aspetta non voglio che sia solo..." lo blocco quando dopo essersela accesa e avermela passata infila una mano sotto la mia maglietta.
"Non lo è, è che voglio sentirti più vicina" mi sussurra contro le labbra.
Sorrido e poso un altro bacio sulle sue labbra.
"Ti amo" mi esce spontaneo.
"Anche io baby, tantissimo"
Fumiamo parlando tutto il pomeriggio.
"Pensavo di averti persa per sempre" mi sussurra tra i capelli mentre lo abbraccio.
"Non me lo sarei mai perdonato" mi stringe forte.
Mi accorgo che gli trema la voce a dirmi queste cose e quando lo guardo negli occhi mi accorgo che sono lucidi.
"Scusami, non dovevo reagire così... è che quando mi hai detto di lei... ho pensato ti stessi dimenticando di noi... che ci avresti abbandonate accorgendoti che non era questa la vita che volevi..." scende una lacrima anche a me.
"Avrei potuto fare qualcosa per non fartelo pensare... eppure come un coglione ti ho lasciata andare"
Una lacrimuccia gli scende sulla guancia e io gliel'asciugo col pollice.
"Quel che conta è che siamo qui di nuovo insieme no?"
Annuisce.
"Anche se non mi basta, voglio portarti a cena fuori, voglio andare in giro con te e lei come una famiglia normale, finché c'è Nico in mezzo non ci riusciremo mai"
"Lo so, oggi gli parlo ok?"
"Sei sicura che vuoi farlo da sola?"
"Si, certo"
"È che... ho paura per te"
"Nah è cambiato"
"Ok... va bene" risponde ancora un po' malinconico.
Gli faccio il solletico per farlo ridere e finiamo a scherzare di nuovo.
Il tempo insieme a lui passa così in fretta che si è fatto tardissimo e devo scappare.
"Ci vediamo domani amore mio" gli dico prima di andarmene.
"A domani" mi prende per i fianchi e mi bacia.
"Devo andare" rido vedendo che non vuole lasciarmi.
"Perché ho un brutto presentimento?"
"Cioè?"
"Non lo so... non voglio che tu parli a Nicolò da sola"
"Non succederà nulla stai tranquillo" gli poso un bacio sul naso prima di liberarmi dal suo abbraccio.
"Ti amo, se quello anche solo ti sfiora lo ammazzo"
"Non ce ne sarà bisogno"
Torno a casa e Nicolò mi aspetta già a cena.
"Dove sei stata?"
"Ho fatto un giro con Celeste..."
Mi guarda senza rispondere.
Ceniamo in silenzio e quando finiamo mi dice che ha una serata questa sera.
"Lascia Celeste da Mario e vieni con me"
Già penso al fatto che potrei invitare Mario a stare con me questa sera mentre Nico è fuori, perciò invento una scusa, ma Nicolò non ne vuole sentire, perciò mi costringe a chiamarlo.
"Mario mi serve un favore...."
"Dimmi piccola"
"Non chiamarmi così!" Lo rimprovero per fargli capire che Nicolò sta sentendo.
"Scusa mi viene spontaneo..."
"Senti c'è una festa stasera e io e Nicolò dobbiamo andare... puoi..."
"Certo, portami Celeste" mi dice triste.
Mi preparo controvoglia e salgo a casa di Mario sperando che mi ascolti.
"Sei bellissima..." mi dice guardandomi "È fortunato"
Fa per sbattermi la porta in faccia subito dopo aver preso in braccio nostra figlia.
"Aspetta! Lasciami spiegare"
"Avanti ti ascolto"
"Non ce l'ho fatta ancora a dirglielo... avrei preferito passare la serata con te, ero felicissima quando mi ha detto che usciva... ma gli ho provato a dire che non avevo voglia e... niente... eccomi qui... pagherei oro per rimanere con voi due..."
"Ok... è tutto ok... non fa niente..." mi stringe dandomi un bacio sulla fronte.
"Resta il fatto che sei stupenda con questo vestito" sorride.
Scappo da Nico che quando mi vede tornare sbuffa.
"Quanto ci hai messo, dai o facciamo tardi"
"Eccomi" mi siedo in macchina forzando un sorriso.
La serata passa uno schifo, Nicolò non fa altro che esibirmi come fossi un trofeo, vantandosi di come io abbia preferito lui a Mario e ballandomi addosso mettendomi le mani ovunque davanti a tutti.
Infastidita e ubriaca una volta che arriviamo a casa lo affronto.
"Senti Nico... io stavo pensando..."
"Cosa?" Mi dice baciandomi e cercando di sfilarmi il vestito.
"Non sono sicura della nostra storia..."
"Ma cosa dici?" Mi blocca contro il muro.
È ubriaco e fatto, mi solleva tenendomi ferma per le gambe mentre io non voglio farlo con lui.
Cerco in tutti i modi di dirglielo e di liberarmi ma non capisce perciò mi arrendo.
"Spero di averti fatto cambiare idea" mi dice quando ha finito.
Mi lascio scivolare contro il muro rannicchiandomi per terra mentre lui va a cambiarsi.
Rimango tutta la notte sveglia e distrutta mi addormento quando è giorno.
Quando mi risveglio Nicolò non c'è.
Cerco il telefono, ho bisogno di sentire Mario, ma non lo trovo.
"Cazzo l'ho lasciato alla festa!" Penso tra me e me, ricordando che comunque devo andare a prendere Celeste e che quindi posso parlarci dal vivo.
Ho bisogno di essere consolata da lui, di abbracciarlo e sapere che tutto va bene, di farlo con lui e dimenticare come mi sono sentita usata ieri sera da Nicolò, ma come mi preparo e faccio per uscire mi rendo conto che anche le mie chiavi sono sparite e che Nico mi ha chiusa a chiave dentro casa.