Che persona sei

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MARIO'S POV
Visualizza e non risponde.
Forse sono stato troppo duro ma pensare a lei con un'altra mi lacera dentro, pensare che provo sentimenti per qualcun altro che non sia io, sapere che sta davvero provando ad andare avanti e cancellare tutto quello che c'è stato tra noi.
Non voglio.
Mi fumo una canna prima di addormentarmi e appena mi sveglio chiamo Matteo.
È da tanto che non ci vedevamo e ne approfitto.
Passiamo tutto il pomeriggio insieme, lo metto in guardia su di lei, gli racconto di Nicolò, di Gionata.
"Attento, è capace che stia con te solo per farmi ingelosire, sarebbe da lei" dopo averglielo detto mi sento in colpa.
Forse ci tiene veramente, ma ormai il danno è stato fatto.

LOL'S POV
Lancio il telefono contro il muro.
Scoppio a piangere perché odio il modo in cui mi tratta, da lui non me lo aspettavo.
Mi addormento tra le lacrime e mi sveglio presto per andare a lavoro.
Sul tardi il pomeriggio viene a trovarmi Matteo che appena mi vede mi saluta serio.
"Senti devo parlarti"
"Non potevi aspettare qualche ora?"
"No..."
"Ho parlato con Mario e non mi va che tu mi usi per farlo ingelosire, per farlo incazzare o per dimenticarlo, fai prima pace con te stessa e poi ne riparliamo"
"No ehi aspetta"
"Mi dispiace... non voglio perdere un amico per qualcosa che non so nemmeno se sia vero"
"Ma lo è"
"Non ne sei sicura nemmeno tu"
Va via senza dirmi nient'altro e io rimango lì come una scema.
Quando esco da lavoro passo a casa di Mario prima di tornare da mia figlia.
"Si può sapere che cazzo vuoi? Che problema hai con me? Possibile che stai facendo peggio di Nicolò? Prima mi lasci, poi se vado avanti dopo quasi un mese a te non va bene e ti metti in mezzo? Mario finiscila" gli dico incazzata.
Mi guarda senza dirmi nulla.
Ha lo sguardo perso e immagino sia fatto.
"Amore chi è?" Gli chiede una voce femminile da dentro.
Si affaccia una ragazza mezza nuda, forse più piccola di me, che un po' mi assomiglia.
"Nessuno, arrivo" gli risponde lui.
"Ma non ti fai schifo?" Gli dico andandomene.
Mi guarda mentre scendo per le scale e me ne vado.
Arrivo a casa e cucino qualcosa prima di mettermi a letto.
Come scendo per andare al lavoro mi ritrovo una lettera, dall'avvocato di Mario, vuole l'affidamento di Celeste.
Mi fingo malata al lavoro e torno a casa sua incazzatissima.
"Ma che cazzo ti passa per la testa? La droga ti fa male! Prima dici di avere anche dubbi sul fatto che Celeste sia tua figlia e ora vuoi togliermela?"
"Se non fosse stato per me te l'avrebbero tolta già da un pezzo, mia o non mia ci tengo"
"Mario sei un coglione, cosa pensi di essere migliore di me? Sei ubriaco e fatto già alle 9 di mattina, davvero vuoi far crescere tua figlia, perché lo sai bene che è tua figlia, vivendo così e portandoti a casa una tipa diversa ogni giorno?"
"E questo a te cosa interessa?" Mi guarda ridendo.
"Mario non mi togli Celeste manco se mi ammazzi"
"Non è mia intenzione, devi solo portarmela" mi prende in giro.
"Mario ma non ti fai schifo? Ti ringrazio perché si, hai ragione, ti amavo ancora, ma finalmente sto vedendo che razza di persona sei, ti odio"

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