"Baby perché non me ne hai parlato, sai che puoi dirmi tutto" mi ferma prendendomi per un braccio.
Faccio spallucce.
"È una cosa stupida..."
"Se ti fa stare così male non lo è" mi fa cadere sul divano e mi abbraccia.
Rimaniamo in silenzio per un po' mi riempie di coccole e io mi rilasso un po'.
"Che dici se oggi rimango con te? Così mi dici tutto ciò che ti passa per la testa, ti sfoghi con me e io posso capire cosa non va nella tua testolina"
Rido.
"Ok..." lo bacio.
Passiamo tutta la mattinata a parlare, a pranzo ordiniamo sushi e il pomeriggio Mario deve andare in studio qualche ora lasciandomi sola, ma sono più tranquilla e resisto senza attaccarmi all'alcol.
"Senti stasera ho una cena, così ti distrai un po' che dici, vieni?" Mi dice al telefono.
"Mario non so... tu vai tranquillo!"
"Non ci penso nemmeno, tu vieni con me"
"Uff va bene..."
"Per le 20 fatti trovare pronta"
Mi preparo e passo tutto il pomeriggio a scegliere cosa mettere, non mi vedo bene con niente, a momenti scoppio a piangere, ma poi mi ricordo il vestito che mi ha regalato lui.
"Sei bellissima" mi dice quando torna a casa, vedendomi sui tacchi, truccata bene e col vestito che mi evidenzia le curve.
"Cazzo, mi invidieranno tutti" mi prende in braccio e mi porta dentro casa baciandomi.
"Ma va... sono ingrassata, non mi piaccio"
"Ripetilo un'altra volta e te lo tolgo immediatamente"
"Sono brutta" rido.
"Come vuoi" mi fa cadere sul divano e si toglie la maglietta, ma mentre sto per spogliarmi ci interrompe il suo telefono.
"Mi vesto e arriviamo" dice.
"Mi sa che dobbiamo rimandare a dopo"
"Uff ci speravo nell'iniziare bene la serata"
Lo guardo mentre si prepara, è proprio un figo.
"Senti perché non dici ai tuoi amici che abbiamo avuto un imprevisto" gli dico gettandogli le braccia al collo e baciandolo.
"Dai, ti prometto che dopo mi faccio perdonare"
"Mmmm va bene"
Arriviamo al ristorante e la cena è noiosissima, cerco di resistere al vino per far vedere a Mario che mi ci sto impegnando ma passo il tempo a scorrere la home di Instagram per la noia fin quando non mi sento toccate una coscia.
Guardo Mario che mi fa l'occhiolino sorridendo.
Mi mordo il labbro cercando di trattenermi ma quando la sua mano sale lentamente sotto la gonna sfiorandomi gli slip devo scansarlo bruscamente.
Ride divertito cercando di non farsi notare e poggia di nuovo la mano sulla mia gamba riprendendo ad accarezzarmi.
Continua a stuzzicarmi per tutta la serata e quando andiamo a ballare ci divertiamo come due ragazzini, gli twerko addosso e mi vendico facendo la troia e strusciando il culo addosso a lui facendoglielo diventare duro.
"Smettila o appena torniamo a casa te lo sfondo" mi sussurra posandomi una mano sul culo e strizzandomelo.
"andiamo in bagno? Ho voglia di stare un po' sola con te" lo bacio.
Mi trascina per mano fino alla toilette e chiude a chiare la porta dietro di noi.
Inizio a baciarlo con foga, mi afferra per la vita e mi sbatte contro il muro continuando a baciarmi, finché non tenta di spogliarmi.
"No ehi fermo che fai?"
"Che c'è?"
"Mario cazzo cosa sono una puttana che mi scopi nel bagno di un locale?"
