Senza pensare alle conseguenze

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Mi tuffo in piscina posando il telefono lì vicino e poco dopo arriva anche Mario.
"Sei bellissima" mi sorride venendomi vicino e scostandomi una ciocca di capelli.
La luce soffusa dal fondo della piscina ci illumina mentre ci baciamo.
Mi stringe a sé e mi solleva le gambe intrecciandole ai suoi fianchi mentre continua a baciarmi.
Mi posa qualche bacio sul collo e sul seno, prima di sorridermi e posare la fronte contro la mia.
"Scusa per prima" mi dice.
"Non fa niente, lo so che lo hai fatto per noi" lo bacio di nuovo.
"Chi ti scrive a quest'ora?" Ride prendendo il mio telefono prima che io possa intervenire, quando si illumina lo schermo.
Quando legge il nome di Alessandro sullo schermo la sua espressione si fa seria, il suo sorriso sparisce e mi guarda cercando una risposta.
"Non lo so, lascialo perdere" gli rispondo col cuore a mille.
Lo sblocca e quando legge il messaggio che gli ho inviato io si incazza.
"Ti avevo detto di tirartene fuori"
"Mario ti prego, se sei in questa situazione è solo per colpa mia, lascia che faccia qualcosa, non voglio che tu soffra per me"
"Baby devi lasciarlo stare, ci penso io a lui, tu stai tranquilla, non parlargli, è solo uno stronzo, ti prego, fammi questo favore e rimanine fuori, non deve toccarti, se scopro che ti ha fatto qualcosa lo ammazzo, ma tu stai attenta e stagli lontana, hai capito?"
Annuisco.
Posa il telefono e mi abbraccia.
"Dove eravamo rimasti?" Gli chiedo riprendendo a baciarlo, mentre faccio scendere una mano sul suo corpo.
"È tardi, meglio che andiamo a letto"
Si allontana lasciandomi lì da sola.
È strano, per qualche giorno sembra assente e parla poco e io ho paura che Alessandro stia continuando.
"Ok, vediamoci" gli scrivo.
Mi manda la posizione del suo hotel.
Ho paura, nonostante io non voglia ammetterlo.
Ma quando finalmente vedo Mario piano piano  tornare quello di sempre realizzo di star facendo la cosa giusta.
Non riesco a credere di star tornando da lui dopo ciò che ha fatto.
Ci penso tutti i giorni prima dell'appuntamento.
Fingo di ascoltare Mario mentre mi parla di qualcosa ma in realtà sono immersa nei miei pensieri.

MARIO'S POV
"Che hai? Sei strana" le dico accarezzandole una guancia.
"Mmh?" Si gira di scatto verso di me, come risvegliata dai suoi pensieri.
"Mi stavi ascoltando? Tutto bene?"
"Si sì, va tutto bene" mi sorride forzatamente "sono solo un po' stanca, vado a letto"
"Baby sono le otto di sera"
"Lo so è che... oggi Celeste mi ha proprio stancata"
"Ok... ti raggiungo dopo" le dico poco convinto.
Quando arrivo a letto ho la sensazione che lei ancora non dorma, la abbraccio ma lei si gira dall'altro lato iniziando a singhiozzare.
"Ehi" le sussurro accarezzandole un braccio.
"Che ti prende?"
Non mi risponde.
Passo tutta la notte sveglio cercando di capire cosa le succeda.
Le preparo la colazione ma quando si sveglia mi dice di non avere fame.
"Vado a fare la spesa" mi dice prima di chiudersi in camera.
La sento uscire dalla stanza facendo rumore con i tacchi e mi insospettisco.
Aspetto qualche minuto e la seguo in macchina portandomi dietro Celeste dato che non so dove lasciarla, qualcosa dentro di me mi dice di non fidarmi.
Quando si ferma davanti un'hotel vedo Alessandro che la aspetta, lei le va incontro e lo saluta.
Lui infila una mano sotto l'impermeabile mettendole palesemente una mano sul culo e la stringe baciandola, mentre lei cerca di respingerlo.
Mentre entrano in hotel non ci vedo più, scendo dalla macchina furioso e la prendo per un braccio strattonandola.
"Ho già visto abbastanza, che cazzo ti viene in mente, tu ora torni a casa con me" le urlo.
La prendo per un braccio senza aspettare una risposta e la porto in macchina.
La costringo a sedersi e le sbatto la porta in faccia chiudendola dentro mentre raggiungo la mia portiera.
Appena siamo dentro noto che dall'impermeabile si intravede l'intimo nero di pizzo, capisco subito e non riesco a controllarmi.
Le tiro uno schiaffo così forte da farla scoppiare a piangere.
"Mi dici che cazzo ti è venuto in mente? Che cazzo fai? La puttana sperando che ci lasci in pace così? Pensi che vendendoti a lui risolvi? Non ti è bastata una volta? Vuoi che ti violenti di nuovo? Non ci sarò sempre io a salvarti, non puoi metterti sempre nei guai senza pensare alle conseguenze, sei un'incosciente!"
Mi guarda con le lacrime agli occhi tenendosi la guancia rossa a causa del colpo.
"Speravo ti lasciasse in pace così, scusa, scusami, ti prego"

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