"Vado a riprendere Celeste" mi dice accarezzandomi una guancia prima di lasciarmi a letto da sola.
"Ti trovo a casa? Così te la riporto e vado in studio"
"Passo io in studio a prenderla se vuoi, tanto devo uscire"
Annuisce.
"E stasera ti porto a cena fuori, voglio stare un po' con te, mi sei mancata" si china a baciarmi.
"E se cenassimo qui? Cuciniamo insieme, così siamo noi due soli?" Lo trattengo.
"Penso sia un'ottima idea" sorride.
Rimango ancora un po' a letto prima di uscire per fare la spesa.
Mario mi chiama per dirmi che sono arrivati in studio e io pago in fretta prima di rimettermi in macchina.
Mentre sono nel parcheggio incontro Alessandro.
"Ciao senti... posso parlarti?"
Annuisco.
Mi convince a farci una passeggiata e dopo avermi riempita di scuse che sembrano sincere ci ritroviamo sotto casa sua.
Mi invita a prendere un caffè da lui e io accetto.
Appena saliamo a casa mi aggredisce, mi ritrovo chiusa in una stanza al buio, con lo scotch sulla bocca e il corpo bloccato da qualcosa che mi stringe e non mi fa muovere.
Cerco di urlare ma non ci riesco.
Arriva poco dopo facendo entrare quel poco di luce nella stanza che mi fa capire di essere legata ad una sedia.
"Ora lo capisci che devi stare con me? Da qui non te ne vai"
Scoppio a piangere.
"Ora chiami il tuo ragazzo e gli dici che non vuoi vederlo più, che te ne vai e che non deve cercarti"
Mi minaccia con un coltello.
Mi ridà il mio telefono.
Non mi ero nemmeno accorta di non averlo più.
Digito il numero di Mario che risponde subito preoccupatissimo.
"Baby dove sei? Saresti dovuta venire quattro ore fa"
Alessandro mi fissa e io con la voce tremante inizio a parlare.
"Non voglio vederti più, vado via, non cercarmi"
"Tutto bene?" Mi chiede.
"No, non è vero niente, sono da Alessandro devi aiutar-" non finisco a parlare che mi colpisce con uno schiaffo talmente forte che mi fa cadere per terra.
Mi colpisce più e più volte, scoppio a piangere senza riuscirmi a muovere, senza poter reagire.
Sono allo stremo delle forze quando mi slega e sale sopra di me.
Mi spoglia di fretta ed entra dentro facendomi male, cerco di liberarmi dalla sua presa ma non ci riesco, continua a spingere mentre mi blocca col suo peso.
Mi colpisce di nuovo quando cerco di spostarmi e continua finché ormai non sento più niente. Piano piano mi lascio andare sperando che tutto ciò finisca finché non perdo i sensi.