LOL'S POV
Mi sveglio in un letto di ospedale con Mario affianco.
"Ciao" forzo un sorriso e cerco la sua mano sfiorandogliela con la mia.
Si ritrae e si alza per andare a chiamare i medici.
Quando sono di nuovo soli cerco di parlargli.
"Scusa per la macchina..."
"Davvero?" Sbuffa una risata "ti sei scopata Nicolò, ti sei ubriacata, mi hai detto le peggio cose al telefono e hai perso il bambino, secondo te che cazzo me ne frega della macchina?" Sbotta.
"Ho perso il bambino?" Abbasso lo sguardo.
"Già! E saresti potuta morire anche tu! Hai solo avuto fortuna"
Non gli rispondo.
"Vado a prendere le tue cose a casa mia e le porto da te, Celeste è da mamma quando esci di qui vedremo come fare"
"Mario no..."
"Ah davvero? La tua vita non era un incubo con me? Penso tu sia stata chiara"
"Non ci ho scopato con Nicolò... ti amo troppo per farlo"
"Certo, come no" va via lasciandomi sola.
Piango di tutto il tempo.
Quando finalmente posso uscire mi porta a casa mia e mi scarica come un pacco lì sul marciapiede.
"Vengo a prendere Celeste una volta a settimana, ci sentiamo" mi dice prima di ripartire.
È tutto al proprio posto come se non me ne fossi mai andata da lì.
Mario mi ha sistemato tutto e mi ha anche fatto la spesa.
Vado a prendere Celeste e cerco di dormire un po', ma mi sveglio nel cuore della notte e chiamo Mario.
"Cosa c'è?" Mi chiede scocciato.
"Mi manchi"
Non risponde.
Chiudo la chiamata e scoppio a piangere.Passo un mese d'inferno.
Passo le giornate da Celeste al lavoro.
Mario passa a prenderla e nemmeno mi rivolge mezza parola.
Credo sia andato avanti.
Ogni tanto posta storie con una ragazza.
Sembra felice.
Stanno bene insieme.
Provo ad uscire con qualcuno ma è solo sesso occasionale e non è comunque come con Mario.
Ci metto un po' a trovare qualcuno di serio.
Sembra andare tutto bene finché non diventa troppo possessivo.
Non posso nemmeno uscire con Celeste, non sopporta Mario, inizia a farmi paura quando quasi mi costringe a farlo con lui.
Accetto controvoglia, mentre è sopra di me penso a Mario, penso ci sia lui qui con me, vorrei baciare lui, vorrei fare l'amore con lui, ma so che mi odia e con la nuova ragazza è finalmente felice e riesce a dargli ciò che non ho saputo dargli io.
Ogni tanto li incontro per sbaglio e cambio strada, ma quando è stato inevitabile l'ho odiata ancora di più.
Lei sembra carina, gentile, le ha fatto conoscere Celeste e con lui è davvero dolce.
Lui nemmeno mi guarda, tiene lo sguardo basso e non dice una parola mentre lei cerca di essere socievole con me.
Quasi mi dispiace odiarla.
Torno a casa e scoppio a piangere.
Mi chiama Alessandro che sentendomi giù mi convince ad uscire.
Lascio Celeste con la babysitter e mi preparo.
Metto un vestito corto, aderente e dei tacchi.
Esagero un po' col trucco, come quando ci siamo conosciuti, per piacergli di più.
Andiamo a cena, per la maggior parte del tempo è in silenzio, guarda il telefono e mi ignora.
Quando arriviamo al locale dove ci aspettano i suoi amici inizio a bere e a ballare per attirare la sua attenzione, ma lui è con i suoi amici e non mi guarda nemmeno fin quando non mi afferra da dietro e non mi urla di smetterla.
"Che cazzo fai? Che c'è? Ti piace fare la troia? Che cazzo ti sei messa? Sembri una puttana"
Ci rimango malissimo.
Cerco di liberarmi dalla sua presa ma non accenna a lasciarmi andare.
"Voglio andare a casa, lasciami" gli urlo forse a voce troppo alta.
"Ti ha detto di lasciarla andare" sento una voce dietro di me.
Mi giro e mi ritrovo Mario che lo guarda malissimo.
Alessandro sorride e mi lascia andare.
Rimango davanti a Mario che timidamente mi chiede se vada tutto bene.
Annuisco.
Farfuglio un "grazie" e vorrei provare a parlarci ma mi accorgo che dietro di lui c'è la sua ragazza.
"La accompagno a casa e torno ok? Scusami, mi dispiace lasciarla andare così" le dice baciandole la fronte.
Mi si spezza il cuore, cerco un modo per scappare via prima di scoppiare a piangere.
"Tranquillo rimani pure, prendo un taxi, non voglio fare pena a nessuno"