Mi sveglio tardi e trovo Mario ancora addormentato addosso a me.
Sorrido guardandolo, sembra un bimbo mentre dorme, mi rendo conto che non voglio perderlo, che ho bisogno di lui nella mia vita, che voglio una famiglia bellissima con lui.
Mi porto una mano alla pancia e penso sia strano avere un'altra vita dentro di me.
"Buongiorno" mi sussurra sorridendo mentre mi sfiora una guancia con il naso.
"Buongiorno" gli rispondo sorridendogli.
Gli prendo il viso tra le mani per guardarlo negli occhi e lui cerca di sporgersi per baciarmi.
"Quindi? Lo teniamo?"
"Vuoi tenerlo?" Mi chiede sbalordito.
Non se lo aspettava.
Annuisco.
Mi fa un sorrisone enorme e mi bacia.
Lo facciamo di nuovo, è super dolce e sta attento a non farmi male.
"Baby sono così felice" mi sussurra.
"Spero che sia un maschietto... e che sia bello quanto te" mi sporgo a baciarlo.
Veniamo interrotti da Celeste che piange e lui corre subito a vedere cosa abbia fatto.
"Sta bene rilassati" mi massaggia le spalle vedendomi in piedi alla porta.
Mi bacia il collo delicatamente e mi trascina a letto.
Mi porta la colazione a letto riempiendomi di attenzioni.
Continua per tutto il giorno, non mi lascia nemmeno cucinare o fare i piatti e io gli faccio notare che sto benissimo.
"Non devi affaticarti, ci sono io" sorride.
Continua per giorni, mi segue ovunque, è sempre presente e non mi lascia fare nulla.
Presa da un attacco di nervosismo sbotto e lui se la prende, litighiamo e io vado via.
Prendo le chiavi della sua macchina e corro da Nicolò.
Lo bacio ma poi realizzo che non riesco a tradire Mario e che anche se in questo momento non lo sopporto non riesco a fargli questo.
"Che è successo?"
"Niente, ho sbagliato a venire da te"
"Beh ora ci sei, racconta"
Mi siedo sul divano affianco a lui e inizio a parlargli di Mario, del tradimento, gli dico di essere di nuovo incinta.
"Cazzo, bevi un po' dai, ti serve"
"Sono incinta" sottolineo.
"Un bicchiere non ti fa nulla" mi convince.
Ci vado giù pesante, un bicchiere dopo l'altro, non faccio a tempo a finirlo che lui me lo riempie di nuovo finché è tardissimo e deciso di andare a casa mia.MARIO'S POV
"Sei uno stronzo, ora torno a casa e prendo le mie cose, così la facciamo finita per sempr, non ne posso più di te, smettila di pensare che io sia una ragazzina viziata, lasciami vivere la mia cazzo di vita, non ti riguarda, sono stanca di te, sei tuoi tradimenti, della nostra finta felicità, non ne posso più di fingerci la famiglia perfetta, smettila di essere così assillante, fastidioso, non ti sopporto più non voglio più stare con te"
Capisco che non è in sè, vado in panico perché non so se ha bevuto, se ha fumato, penso solo sia in pericolo, sia lei che il bambino. In questo momento le cattiverie che mi sta dicendo non mi toccano nemmeno più di tanto perchè la mia priorità ora sono loro due.
"Dove sei? Resta lì, accosta, vengo a prenderti subito ok?"
"Non mi servi cazzo, non mi serve un cazzo di principe azzurro inutile, so cavarmela da sola, non siamo in una favola, la mia vita con te ora è diventata un cazzo di incubo".
Ci rimango male a sentirmi dire quelle parole ma non demordo.
"Dimmi dove sei ti vengo a..."
Mi interrompe.
"Cazzo" la sento urlare, poi un rumore probabilmente una frenata e lo schianto.
"Oh ci sei? Cazzo mi senti???" Inizio a impanicarmi.
Nessuna risposta.
Chiamo un'ambulanza e quando riescono a rintracciarla mi dicono di aspettare in ospedale.
Prendo un taxi e corro lì.
Non me la fanno nemmeno vedere, la portano in sala operatoria d'urgenza, il tempo scorre lentamente, non so cosa fare, finché un medico non viene ad informarmi.
Era in condizioni gravi, ha avuto un'emorragia interna e qualche osso rotto, le hanno fatto una trasfusione, hanno fatto tutto il possibile per salvarla, dicono sia stata già fortunata ad arrivare in vita al pronto soccorso dati i danni, sperano si riprenda.
Il medico fa una pausa.
Ho paura di sentirlo continuare.
Infatti le sue parole mi colpiscono come lame.
Ha perso il bambino.