"Mario io ti risposerei mille volte, ma non mi serve una festa, mi basti tu" mi chino per guardarlo negli occhi.
Mi ha spiazzata, non me lo aspettavo.
"È che.... voglio emozionarmi vedendoti vestita da sposa, voglio baciarti davanti a tutti e sentirmi la persona più fortunata del mondo, voglio che Celeste ci porti le fedi..."
"Allora dobbiamo aspettare che inizi a camminare" lo bacio.
"Quindi è un si?"
"Se ti rende felice si, sennò mi basta averti sposato in segreto a Las Vegas, una festa non cambia quanto io ti ami" lo bacio.
Mi infila l'anello e riprende a baciarmi.
Inizio a spogliarlo, ma dopo avermi tolto il vestito, infila le dita nei miei slip iniziando a toccarmi, ma si ferma prima che io venga.
Lo guardo implorandolo di continuare e lui ride.
"Vado a fare un tuffo, vieni anche tu?" Mi dice spogliandosi completamente prima di scendere nella spiaggetta privata.
"Sei matto?"
"No... il resto devi venirtelo a prendere" mi sussurra a fior di labbra sfiorandomi il seno.
Lo desidero da impazzire.
"Queste levale però" mi sussurra afferrandomi per la molla degli slip e allontanandosi.
Lo guardo tuffare e lanciarmi un'occhiata per invitarmi a raggiungerlo.
Mi convinco e mi addentro in acqua, ma lui inizia a schizzarmi finché ormai non sono completamente bagnata e decido di tuffarmi.
Lo sorprendo arrivandogli alle spalle e gli salto addosso.
Cerca di buttarmi di nuovo in acqua e quando mi fa cadere mi vendico schizzandogli, ma mi blocca a sé tenendomi le mani dietro e avanzando pericolosamente.
"Dov'eravamo rimasti?" Mi bacia.
Lo facciamo al chiaro di luna, dolcemente, quando torniamo a casa rimaniamo seduti fuori a bere e fumare finché non siamo fatti e ubriachi.
Rimaniamo a ridere e scherzare abbracciati a guardare il panorama fino all'alba.
"Ti amo" gli sussurro poggiandomi alla sua spalla mentre me ne accendo un'altra.
"Non me lo dicevi da un po'..."
"Scusami"
"Ti amo anche io... ma non esagerare con il fumo" ride rubandomi la canna dalle mani.
"Nah sono ancora troppo sobria" rido e mi attacco alla bottiglia di vino.
Me la scolo e lui mi guarda male.
"Che c'è? Ce n'era un goccio!" Gli dico ridendo.
"Ce n'era mezza bottiglia" sottolinea.
"Beh sono ubriaca, puoi approfittarne di me"
"Dovresti dormire... tra poche ore dobbiamo ripartire" mi bacia la fronte.
"Nooo mi piaceva stare qui" rido.
"Possiamo sempre tornarci quando vuoi"
Annuisco.
Fumo ancora e lui mi guarda male, finché non torna dentro lasciandomi lì da sola, ma poi torna e si siede di nuovo affianco a me, forse per paura che io faccia qualche cazzata.
Non riesco a prendere sonno e quando ripartiamo sono ancora ubriaca.
È prestissimo e non c'è nessuno per strada.
Mario mi tiene ancora il muso, per cui per smorzare la tensione inizio a stuzzicarlo.
Gli poso una mano sui pantaloni e la faccio salire lentamente fino a sbottonarglieli.
"Sei così sexy concentrato sulla strada"
"Non ci provare" mi dice con un sorrisetto.
"Rilassati" gli sussurro posandogli un bacio sulla guancia prima di chinarmi per prenderglielo in bocca.
"Se facciamo un incidente è colpa tua" mi dice cercando di rimanere attento alla guida.
Dopo averlo fatto venire mi pulisco le labbra col dito per poi passarmelo sulla lingua.
"Che porca che sei" ride poggiandomi una mano sull'interno coscia senza scomporsi.
"Per te questo ed altro"