Non gli rispondo.
Lo guardo negli occhi e quando prova a baciarmi mi allontano un po' da lui.
Ci prova di nuovo, sfiora le mie labbra ma mi sposto.
"Che ti prende?"
"Non lo so..."
"Dai dimmi"
"Niente"
"Ehi, sai che puoi dirmi tutto"
"È che..."
"Cosa?"
"Niente... lo sapevo che non sarei dovuta tornare" mi alzo dal letto e faccio per andarmene.
"No, hai ragione, aspetta" mi ferma prendendomi per un braccio.
"Prenditi tutto il tempo che vuoi, non voglio forzarti"
Mi lascia lì da sola.
Scoppio a piangere rendendomi conto di essere bloccata nei suoi confronti, di non riuscire a provare niente e di starlo illudendo quando nemmeno io so cosa mi prenda.
Mi alzo dal letto e mi vesto.
"Mario torno a casa mia, non mi va di illuderti così"
Quando vado in salotto lo vedo sul divano con le lacrime agli occhi e le nocche gocciolanti di sangue, mi volto e mi rendo conto che ha fatto a pezzi uno specchio.
Il posacenere sul tavolino è pieno di mozziconi e la stanza puzza tremendamente di erba.
"Mario che cazzo hai fatto?"
Fissa il vuoto senza rispondermi.
"Oh!" Insisto.
"Niente"
"Ti prego parlami"
"Fallo anche tu"
"E che dovrei dirti?"
"Cosa dovresti dirmi? Sei seria?"
"Mario ti prego io..."
"Perché non vuoi stare con me? Perché non vuoi darmi un'altra possibilità? Piccola io non ho fatto niente"
"È che... sono bloccata, non voglio, non lo so, ci sono rimasta male"
"Ok..."
"Mario però non puoi fare così"
"E invece si... perché sono un coglione"
"Già... Mario non puoi fare la vittima dopo esserti comportato di merda"
"Pensavo avessimo risolto"
"No cazzo, sei bravissimo a parole ma io non posso fare finta di niente, non mi riesce, mi dispiace, puoi dirmi ciò che vuoi ma io in mente ho sempre quei video con lei, con me non sei mai stato così, mai, non me ne frega delle scuse, non riesco a non pensarci"
"Sono bravo a parole ma non so cosa dirti ora, se non che ti amo e che non voglio perderti"
"Beh non mi basta, perché non mi servono le parole ma i fatti"
"Ok... non voglio costringerti" si accende un'altra canna.
"Mario basta fumare"
"Che te ne frega"
"Ci tengo a te"
"Si come no" ride.
"Perché non te ne vai col primo stronzo che ti capita come hai sempre fatto? Perché non ti scopi qualche coglione per cercare di rimpiazzarmi? Per te mi sono comportato da coglione quando tu sei sempre stata una stronza da quando ci siamo conosciuti, che cazzo dovrei dire io? Che ti ho sempre perdonata e ora mi stai facendo pesare il fatto di essermi comportato da persona decente con un'altra? Non è successo nulla, non ci ho scopato, levatelo dalla testa, non sono come te, mi dispiace, so che lo pensi perché tu lo avresti fatto, ma io non sono così, penso di averti dimostrato in tremila modi di amarti eppure tu ti concentri sempre e solo su quelli che reputi errori, non voglio perderti cazzo, ma questa situazione mi sta uccidendo"
"Beh questo è esattamente il motivo per cui non ti ho baciato, perché forse stiamo meglio da soli"
"Cazzate" mi risponde.
"Che cazzo ne sai tu di come mi sento io? Che cazzo ne sai tu di me?"
Si alza e viene verso di me posandomi le mani sui fianchi.
"No infatti, non lo so, so solo che ti amo, che cerco di dimostrartelo ogni giorno, che non sono perfetto, ma che cerco di migliorare sempre e che lo faccio per te, so che a volte sbaglio, sbagliamo entrambi, ma che mi sono sempre fatto perdonare perché farei di tutto per te e tu lo sai, so che ho ancora tanto da imparare su di te, ma ci metto tutta la mia volontà, so che sei così insicura ed hai paura di affezionarti fino in fondo perché in passato ti hanno ferita e so che per questo fai la stronza per non farti vedere fragile, ma io non sono così, non voglio farti del male, quindi per favore non respingermi se faccio qualche cazzata perché nemmeno ci penso che possa farti star male, non è mia intenzione e non lo vorrei mai, mi dispiace vederti triste, mi fa malissimo sapere che lo sei per colpa mia, ma so anche che posso dimostrarti di star sbagliando sul mio conto quindi ti prego permettimi di farlo"