Ciò che vuoi

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Passo una settimana tremenda, non esco di casa e non ho voglia di fare nulla, con Nicolò è un continuo litigio perché non è paziente con Celeste e lei lo odia nonostante lui ci provi ad andarci d'accordo e la riempie sempre di regali.
Mi sveglio sentendo Celeste piangere e quando corro in camera sua la trovo per terra.
"Che è successo?" Le chiedo ma non mi risponde e continua a piangere.
Mi rendo conto che ha sbattuto la testa e che le esce sangue, per cui chiamo subito Nicolò che alla prima chiamata non mi risponde e alla seconda mi risponde malissimo quando gli chiedo di accompagnarmi al pronto soccorso.
Vado in panico, non ho la macchina, non so chi chiamare e non so come arrivare al pronto soccorso.
Scoppio a piangere anche io e in lacrime decido di chiamare Mario.
"Mario senti ti prego non so che fare scusa non volevo disturbarti Celeste è caduta perde sangue dobbiamo andare al pronto soccorso non ho la macchina" sono un fiume di parole.
"Ehi calma, sono in macchina ora arrivo, tu stai tranquilla ok? Ora la portiamo al pronto soccorso non è niente stai tranquilla" cerca di calmarmi con scarsi risultati.
Arriva poco dopo, la porta in macchina cercando di tranquillizzarla e guida velocemente verso l'ospedale.
Mentre attendiamo non riesco a smettere di piangere sentendomi in colpa.
"Stai tranquilla, va tutto bene, vedrai che non è successo nulla" mi abbraccia stretta posandomi un bacio sulla fronte.
Cerco di tranquillizzarmi, mi sciolgo nel suo abbraccio e mi ricordo perché l'ho amato così tanto, realizzo che provo ancora qualcosa per lui.
Mi accarezza dolcemente la schiena finché non smetto di piangere.
"Va meglio?" mi alza il viso per farsi guardare.
Annuisco, gli accarezzo il braccio e torno da Celeste.
Anche Mario si siede affianco a me e ogni tanto mi lancia qualche occhiata.
Celeste sta bene, le mettono qualche punto per la ferita e ci rimandano a casa.
Si addormenta in auto e io e Mario ne approfittiamo per parlare un po'.
"Ti devo chiedere scusa...." mi dice guardando fisso la strada.
"Per?"
"Avevi ragione..."
"Su cosa?"
"Lei, avevi ragione e io stupido ho creduto che non fosse vero"
"Beh forse avevi ragione, non mi sarei dovuta immischiare..."
"Ed era davvero interessata solo ai soldi, ma non miei"
"In che senso?"
"L'ho vista con Nicolò, le passava dei soldi, le ho chiesto spiegazioni e ho scoperto che lui la pagava per stare con me"
Lo guardo sbalordita.
"Mario io non so che dire"
"Non fa niente, dovevo solo ascoltarti"
"Cazzo davvero non pensavo fosse capace di ciò"
"Nah lo sappiamo che è capace di tutto"
"Mi dispiace... so che dovrei lasciarlo a questo punto"
"Non devi lasciarlo per me"
"È te che ha ferito"
"Baby, si dice che se ami qualcuno devi lasciarlo libero... ci ho pensato e... con te non l'ho mai fatto, ho sempre cercato di dimostrarti in tutti i modi di essere importante per te, di essere meglio di lui, senza pensare a cosa volessi davvero tu, e ho sbagliato, per cui ora non voglio intromettermi nella tua vita, per te ci sarò sempre, sei troppo importante per me, ma è la tua vita e sei libera di scegliere, basta scenate, basta farci la guerra, basta comportarsi da adolescenti, sentiti libera di fare ciò che vuoi, non devi lasciarlo solo perché cerca di fare del male a me, l'importante per me è che sia felice tu"

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