Stai zitto

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Mi afferra per un polso mentre me ne sto per andare e io lo respingo.
"No Mario, non funziona così"
"Hai ragione, sono un coglione, ti sto rendendo la vita complicata soltanto perché sono geloso di te, hai ragione, me ne porto a casa una diversa ogni sera solo per sentirmi meno solo e non pensare a quanto mi manchi, tu invece stai andando avanti e prima o poi ti renderai conto di non aver più bisogno di me nella tua vita e questo mi fa male perché so che per me non sarà così, che ho sbagliato a mollarti e che vorrei tornare indietro."
"Mario ho passato l'inferno, ho provato a chiamarti, a parlarti, a farti cambiare idea, non hai voluto sentire ragioni"
"Ero ferito"
"E io no? Che cazzo dovrei dirti io ora? Perfetto, va bene, torniamo insieme dopo che hai cercato in tutti i modi di rovinarmi la vita e ti sei comportato da puro egoista? È questo che ti aspetti?" Sbuffo una risata.
"Te l'ho già detto perché mi sono comportato così, mi dispiace, se potessi tornare indietro non lo farei, ma non posso farlo, ormai il danno è fatto"
"Già... ormai il danno è fatto, hai ragione, Mario sei diventato peggio di Nicolò, non sapevo esistesse questo lato di te così pessimo, mi hai sminuita, mi hai fatta sentire una merda, una puttana, questa volta lo pensavi davvero invece, non hai scuse, non come quando cercavi di convincere che era tutto programmato, che non erano vere tutte quelle stronzate su di me? Non hai scusanti, il Mario che mi hai dimostrato di essere in questi giorni non so chi sia, non è quello che ho sposato e con cui volevo passare tutta la mia vita"
"Non credo tu avresti voluto passare tutta la tua vita con una persona di cui non ti fidi, che non sai che certe cose non te le potrebbe mai fare"
"Non credevo neppure che tu fossi così stronzo da volermi togliere mia figlia o da insinuare che non sia sua eppure eccoci qui, Mario ma che cazzo avrei dovuto fare? Ti ho visto parlare cordialmente con uno che mi ha seguita tutto il pomeriggio? Cosa avrei dovuto pensare? Spiegamelo cazzo e finiscila con questa storia che io non mi fidavo di te"
"Potevi chiedermelo! E credermi quando ti ho detto che non c'entravo nulla magari? Chiedermi scusa quando sono tornato dopo averlo fracassato di botte per te? Come d'altronde ho fatto con tutti i miei amici per colpa tua! Ti lamentavi di non avere amici qui a Milano, che non avevi vita sociale, che avevi solo me e tua figlia, mentre hai fatto terra bruciata anche intorno a me, tra quelli che ti sei portata a letto e quelli che Nicolò ha coinvolto tra me e te.
"Se tanto ti interessa con Matteo non ci sono andata a letto, mica come te che devi colmare il vuoto che ti ho lasciato io poverino, al massimo io cerco affetto dalle persone, che forse qualcun altro non mi ha dato abbastanza, non mi serve il sesso per sostituire qualcuno"
Mi prende e mi bacia all'improvviso.
Faccio resistenza, ma poi lo ricambio.
Mi mancava il suo sapore, le sue labbra sulle mie, le nostre lingue che si muovono in un bacio dolce e appassionato.
Mi prende il viso con una mano e mi costringe a guardarlo negli occhi.
"Non dire che io non ti ho dato l'affetto di cui avevi bisogno perché sei sempre stata tutto per me, se adesso sono uno stronzo è perché non voglio che qualcun'altra possa ferirmi come hai fatto già tu, ti avrei dato tutto, avrei fatto qualunque cosa per vederti felice"
"Vaffanculo Mario ti odio" gli prendo il viso e lo bacio.
"Se vuoi parlo con Matteo, gli dico che quello geloso ero io e che ho sparato solo cazzate per farti lasciare perchè non volevo che mi rimpiazzassi" si allontana un po' da me, ma poi mi morde le labbra e riprende a baciarmi.
"Stai zitto e baciami"

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