Potrei abituarmici

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Quando allunga una mano verso di me e mi accarezza il petto come se nulla fosse mi sento terribilmente in colpa.
Pensavo che dopo questa io e lei avremmo definitivamente chiuso, che si sarebbe alzata e se ne sarebbe andata sentendosi usata, invece mi guarda con i suoi occhioni dolci come se la colpa fosse sua, come se pensasse di esserselo meritato.
Mi porto la sua mano al viso e gliela bacio.
Mi guarda e sorride mentre la attiro a me e la abbraccio stretta posandole un bacio sulla fronte.
"Scusami" le sussurro.

LOL'S POV
Finalmente lo riconosco.
Mi stringe forte e mi riempie di coccole mentre continua a fumare.
"Scusami, davvero non dovevo"
"Mario stai tranquillo, ci serviva"
"Come stai?"
"Bene, alla grande direi" forzo un sorriso nonostante io sia stremata.
Lo so che lo ha fatto per scaricare la rabbia, non si è mai comportato così con me ma questa volta riconosco di avere davvero esagerato.
Mi accoccolo a lui, tra le sue braccia sto sempre così bene che non vorrei mai spostarmi.
Riesco a convincerlo a farmi fare un tiro mentre rimaniamo a letto in silenzio e più tardi insiste a chiamare il servizio in camera per farci portare il pranzo.
"Potrei abituarmici" gli dico mangiando lentamente il mio piatto.
"Senti... non è vero che non ti ci voglio più a casa"
"E non è vero che io non voglio stare con te" gli sorrido timidamente.
Mi prende di peso e mi sposta davanti a lui in modo da abbracciarmi da dietro mentre mangiamo.
Mi rannicchio contro il suo petto, mi piace il contatto con lui, continua ad accarezzarmi mettendomi a mio agio nonostante io mi vergogni ancora del mio corpo.
"Ho fatto una cazzata enorme, scusa" mi dice fissando un punto indefinito mentre mi stringe forte.
"Cioè?"
"Non lo so, a portarti qui, a trattarti come ti ho trattata"
"L'importante è che abbiamo chiarito no?" Gli accarezzo il petto.
"Si ma... ho portato mia moglie in un hotel del cazzo e me la sono scopata come fosse una puttana, non sembra giusto"
"Ti è servito, è tutto ok, non ce l'ho con te, è stata colpa mia"
"No cazzo, tu non hai colpa di niente... non stavi bene e da Alessandro ci sei andata perché credevi di poterti meritare solo quello, ti conosco, non mi sarei dovuto incazzare così"
"Va tutto bene Mario, non fa niente"
"Stanotte torni a casa con me, vero? Io e te nel lettone come ai vecchi tempi e rispediamo Celeste nella sua cameretta, mi manca poterti abbracciare tutta la notte" mi stringe forte e mi bacia.
"D'accordo" lo bacio anche io "anche se... questa stanza è così bella"
"Giuro che ti porto in vacanza, io e te, qualche posto rilassante, hai bisogno di staccare"
"Baby sto trascurando troppo Celeste, non possiamo"
"Celeste sta benissimo, è bellissima e super educata, abbiamo la figlia migliore del mondo"
"Credo abbia problemi a scuola... non so, dopo ciò che è successo... però non vuole dirmi niente"
"Ci provo a parlare io dopo ok? Però tu vieni a casa"
Annuisco.
Riporta le mie valigie in macchina, paga per la notte e torniamo a casa della madre di Mario a riprendere Celeste.
Appena la vedo le corro incontro vedendola piangere e noto che ha un livido in viso.
"Piccola che è successo?" Le chiedo prendendola in braccio "chi è stato?"

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