Qualunque compromesso

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Come mi sveglio cerco di chiamarla per sapere come stia e lei dopo un po' risponde.
"Ehi... come stai?"
"Bene" mi dice secca.
"Sicura?"
"Si"
"Che ti è saltato in testa ieri sera? Potevi metterti in qualche guaio"
"Che te ne frega? Se ti importava di me non avresti fatto quello che hai fatto"
"Hai ragione... ti ho chiesto tremila volte scusa ma lo dico per il tuo bene, se non vuoi perdonarmi lo capisco, ma pensa a te"
"A me ci penso da sola, non ho bisogno di te che mi difendi dagli altri e poi sei il primo a farmi del male"
"Non avrei mai voluto fartene"
"Per quanto avresti continuato a tradirmi senza dirmelo Mario? Se non lo avessi scoperto?"
"È successo solo una volta... mi sono sentito una merda"
"Lo sei cazzo! Sai quello che ho passato con Nicolò, non avresti dovuto farlo me lo hai giurato che non lo avresti fatto"
Mi chiude il telefono in faccia senza che io possa dire altro.
Non posso darle torto.
Mi sento uno stupido, ho perso la cosa più importante della mia vita e non me lo perdonerò mai.
Passo tutta la giornata in studio fino a notte inoltrata.
Sto per tornare a casa ma mi arriva un messaggio da un numero che non conosco.
Dalla foto riconosco subito Alessandro.
"Vienitela a prendere ormai è inutile"
Mi manda una foto di lei, priva di sensi e coperta di lividi seduta per terra con la schiena abbandonata contro il muro in una strada che riconosco subito.
Esco velocemente e la raggiungo.
La trovo lì con i brividi dal freddo che nemmeno riesce a tenersi in piedi.
"Che è successo?" Le chiedo ma non mi risponde.
Le dò la mia giacca e cerco di farle caldo, alzo il riscaldamento al massimo in macchina e corro a casa.
"Avresti bisogno di una doccia calda, così staresti meglio, ce la fai?"
Annuisce, ma vedo che si appoggia al muro e non riesce a camminare per quanto è debole per cui la aiuto e mi occupo io di lei spogliandola e insaponandola mentre si appoggia a me.
Le preparo il letto e sposto i miei cuscini sul divano per farla stare a suo agio, la riempio di coperte e le preparo qualcosa di caldo per farla riprendere e finalmente inizia a parlarmi.
"Diceva che se entravo nel suo giro forse mi avrebbe fatto rivedere Celeste... poi appena ci siamo incontrati se l'è presa con me per ieri.... quei due dovevano essere clienti.... ero incinta... me ne sono accorta questa mattina prima che mi chiamassi... volevo dirtelo ma poi ho capito che sarebbe stato inutile... grazie per stasera... probabilmente domani non ricorderò nulla perché ho bevuto, ma ci tenevo a ringraziarti per quello che stai facendo... so che dopo quello che ti ho appena detto mi starai odiando, starai pensando che io sia una puttana e che vorresti cacciarmi via, ma sappi che l'avrei fatto soltanto perché senza te e nostra figlia non mi rimane nulla di importante per cui valga la pena vivere e sarei scesa a qualunque compromesso per riavere almeno lei"

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