Levo il disturbo

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Mario mi sveglia presto e mi porta la colazione a letto.
"Amore scusami, in pausa pranzo potresti accompagnarmi dal meccanico?"
"Dal meccanico?"
"Si, la gomma, ho forato ieri notte, te l'ho detto, ti ricordi? Se hai da fare non fa niente, chiamo un taxi"
"Ah ma hai davvero forato?"
"Eh si" ride "che credevi?"
"Cazzo scusa... pensavo avessi usato una scusa..."
"Per?"
"Fare tardi, pensavo fossi rimasto a casa sua"
"Baby se non ti è chiaro a me lei non interessa"
"Beh ma tu a lei forse si..."
"Si può essere..."
"E quindi? Se la prende con tua figlia?"
"Senti, cambiamole scuola no? Così finisce tutto"
"D'accordo..." gli dico baciandolo "però io ti sarei saltata addosso, eri bellissimo ieri"
"Ci ha provato..."
"Immaginavo"
"Non sapevo se dirtelo, pensavo ti saresti incazzata" mi abbraccia ridendo.
"Mario io non so manco come tu faccia a stare ancora con me... sarei delusa ma me lo aspetterei se mi tradissi"
"Ma che dici?"
"Te la meriti una migliore di me"
"Cosa c'è di meglio di te?"
"Mario smettila"
"Ascolta, devi credere più in tè stessa, non puoi sottovalutarti così, sei intelligente, sei bella, sei una brava madre, sei la moglie migliore che si possa avere, cosa vuoi di più" mi riempie di baci.
"Tu sei un bugiardo però" rido.
"Non è vero, però ora è tardi devi prepararti o fai tardi a lavoro" mi prende in giro.
"E se... mi prendessi un giorno di ferie? Io e te a casa da soli, come la vedi?" Sorrido.
"Dai muoviti devi andare a lavoro" mi tira una sculacciata.
Mi preparo per uscire e a pranzo lo accompagno a riprendere la macchina.
Passiamo il pomeriggio insieme e prima di andare a cena porta Celeste dalla madre.
"Sei bellissima" mi dice tornando a casa.
Mi abbraccia guardandoci nello specchio e mi bacia la schiena scoperta dal vestito.
"Anche tu" sorrido girandomi per baciarlo.
"Sei pronta?"
Annuisco.
"Anche se preferirei rimanere a casa con te"
"Abbiamo tutta la notte" si morde il labbro.
"E da ubriachi é meglio" rido.
Mi prende per mano mentre scendiamo, mi apre la portiera della macchina e mi aiuta a salire mentre io cerco di reggermi sui tacchi.
Per tutto il tempo tiene la mano sulla mia coscia facendola salire sotto la gonna con un sorrisino.
Lo blocco e gli tengo la mano finché non arriviamo.
Mi sposta la sedia per farmi sedere, è davvero attento ai minimi gesti, durante la cena parliamo e beviamo tanto e mi regala anche una rosa rossa da un venditore.
Il cameriere ci prova palesemente con me nonostante la presenza di Mario e dato che non riesco a non essere gentile Mario si incazza pensando che io ci stia.
"Ma scherzi?" Gli dico quando si allontana.
"No! Ti piace? Se vuoi me ne vado, levo il disturbo"
"Ma la smetti di fare il bambino? Sei geloso?" Lo prendo in giro.
"Si, lo sai che mi da fastidio"
"Beh non posso manco mandarlo a fanculo"
"Ah no?"
"Non è carino! Dai va a finire che ci recuperiamo anche lo sconto" lo prendo in giro.
"Non mi importa non ti svendo per uno sconto"
Si alza per andare al bagno prima di pagare e quando torna al tavolo e mi ritrova a parlare con questo ragazzo fa una scenata.
Gli urla di lasciarmi stare, gli dice che sono sua moglie e che deve andarsene.
Rimango immobile mentre vorrei sparire sotto il tavolo o sprofondare e quando non ne posso più di vedere questo ragazzo umiliato da Mario mi alzo, prendo le mie cose e me ne vado.
"Mario smettila non c'è bisogno di reagire così, grazie per aver rovinato la serata"

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