Complicato

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Torniamo a casa e io passo tutto il giorno a pulire e mettere a posto per non pensare e passare il tempo.
Quando torna mi trova rannicchiata sul divano che parlo con Celeste cercando di farle dire qualche parola.
"Ehi scusami... non pensavo sarei stato fuori tutto questo tempo, è stato... complicato" mi dice chinandosi da dietro al divano per baciarmi e stringendomi a sé.
"Hai un profumo diverso dal solito"
"Boh, forse è il suo, ho passato tutta la giornata a consolarla, mi scoppia la testa" mi dice buttandosi sul divano affianco a me.
Mi scanso leggermente.
Non so perché ma la cosa mi infastidisce e inizio a sospettare.
"Che si dice invece a casa? Mi siete mancate" sorride tentando di baciarmi.
"Niente, sono stanca, potresti farla addormentare tu mentre io vado a letto? Davvero non mi reggo più in piedi" gli mento.
"Ma certo, ehi piccola tutto bene?"
"Si, tutto bene" fingo un sorriso e vado di là.
Quando arriva a letto fingo di dormire, mi giro dall'altro lato, ma lui mi abbraccia da dietro e si addormenta sulla mia spalla.
Quando mi sveglio per andare a lavoro, Mario non c'è.
Mi ha lasciato un biglietto in cui dice di essere andato in studio.
Aspetto la baby sitter ed esco, ma mentre sono in macchina mi chiama Mario.
"Baby devo andare da Camilla, ha avuto un problema"
"Oh ok... tutto bene?"
"Si, niente di grave, quando finisco passo a trovarti a lavoro, giuro, stasera che ne pensi se andiamo a mangiare da qualche parte io e te soli?"
"Va bene... ci vediamo dopo" mi tranquillizzo un po'.
La giornata passa lentamente, aspetto Mario che non si fa vedere e quando esco dal negozio diluvia e arrivando in macchina mi rendo conto che non si accende.
Lo chiamo, non risponde.
Mi richiama poco dopo scusandosi per non essere venuto.
"Mario ok, non fa niente, senti, la macchina non mi parte mi verresti a prendere per favore? Scusami" gli chiedo.
"Oddio sì certo arrivo subito" risponde.
Passo mezz'ora in macchina ad aspettarlo e quando il tempo si calma e penso di poter tornare a casa con i mezzi invece di aspettarlo qui come una stupida, vado arrivare in lontananza il suo Mercedes.
Mi siedo silenziosamente in macchina e fisso la strada mentre torniamo a casa.
"Piccola scusami davvero, ero con lei e..."
"Non mi interessa Mario, non mi interessa, mi sembra chiaro che ormai ti importi più di lei che di me"
"Dai ma cosa dici!"
"Non ci vediamo praticamente da due fottuti giorni, mi lasci in mezzo al diluvio da sola, non te ne frega più un cazzo, devo continuare?"
"Baby mi dispiace, lo so, sto facendo schifo, ma come cerco di andarmene si sente male, vuole che rimanga con lei, è sempre un problema"
"Wow, hai ragione, forse per farti stare con me devo manipolarti psicologicamente come fa lei!" Gli dico scendendo appena parcheggia sotto casa.
"Ti è caduto questo" gli dico trovando un orecchino sul tappetino del mio posto.
"Non è mio" mi dice guardandolo.
Ci metto un attimo a realizzare e scappo su a casa chiudendomi in camera.
"Piccola dai, mi apri e parliamo? Ho ordinato sushi dal ristorante che ti piace tanto così stasera al posto di uscire siamo soli a casa, porto Celeste da mamma?"
"Devi fare tappa da Camilla?"
"Ma dai smettila" mi sorride appena gli apro e mi stringe.
"Lo sai che ti amo"
"Ah davvero? Non me lo ricordavo"
"Pensa che domani sera partiamo, io e te, una settimana da soli" mi guarda maliziosamente.
"Ok.... ma Celeste può rimanere qui, che poi questi giorni mi mancherà" sorrido.
Ceniamo tranquillamente e mi addormento sul divano guardando un film con lui.
Mi sveglio nel mio letto e senza pensarci mi accoccolo a lui e lo bacio.
Passiamo tutta la giornata a letto fin quando non ci rendiamo conto che è ora di fare le valigie.
Non vedo l'ora di partire e stare qualche giorno lontano da tutto con lui.
"Il check in è tra un'ora e mezza, sbrigati" gli dico posandogli un bacio sulla guancia.
"Baby senti..." mi dice rigirandosi il telefono tra le mani.
"Mmmh?"
"Camilla è in ospedale..."
"Ok ho capito... disdico tutto..."
"Ti amo da morire" mi bacia a stampo.
"Sì certo come no" penso tra me e me appoggiandomi al muro mentre lo vedo vestirsi di fretta e uscire di casa.
Rimango tutta la sera a casa a guardare la tv e crollo prima che lui torni.
Quando riapro gli occhi è mattina e di lui nemmeno l'ombra.
Lo chiamo due o tre volte finché mi risponde.
"Scusami baby davvero, sono rimasto qui e mi sono addormentato" si giustifica.
Lascio perdere.
Chiudo e mentre lo aspetto a casa mi arriva una mail.
Sono stata selezionata per un casting di moda per cui avevo fatto domanda, per domani.
Tutta contenta glielo dico appena torna e tutta contenta gli chiedo di accompagnarmi.
"Ma certo baby che vengo, giuro, devo farmi perdonare"
"Puoi farti perdonare in un altro modo" sorrido baciandolo.
Inizia a spogliarsi in fretta e mi fa cadere sul divano, ma dalla tasca del suo giubbino intravedo una scatolina.
"Cos'è?" Dico prendendola e aprendola.
"È... per lei... non se la sta passando molto bene... ha problemi in famiglia per via della gravidanza... volevo tirarle su il morale"
"Oh... si... certo, capisco" mi scanso.
Rimango tutto il pomeriggio sulle mie fin quando lui non capisce che c'è qualcosa che non va.
"Hai intenzione di tenermi il muso per sempre?"
Non gli rispondo e mi limito a fissare il pavimento.
Si infila sotto le lenzuola e mi abbraccia.
"Questa cosa ci sta allontanando" gli dico.
"E noi non lo permettiamo no?"
"E cosa dovrei fare? Non ci sei mai, l'unico modo che avrei per riaverti con me è rimanere incinta di nuovo e non posso"
"Non è vero"
"Si invece... a proposito, Celeste ha imparato a dire anche 'papà', ma tu non c'eri"
"Davvero?" Mi chiede felice.
Annuisco.
"Raccontami" mi scosta i capelli dal viso.
"Meglio che dorma, domani devo svegliarmi presto" lo azzittisco.

Mi sveglio presto per prepararmi e cerco di buttarlo giù dal letto.
"No tranquilla io devo uscire più tardi"
"In che senso?" Gli chiedo senza capire.
"Scusa non te l'ho detto Camilla ha una visita alle 11"
"Mario mi avevi promesso di accompagnarmi"
"Cazzo è vero! Ecco che dovevo fare mi ero dimenticato scusa!"
"Non fa niente... lascia stare"
"Devo venire per forza? Le dico che non ci sono nel caso"
"No... non c'è nessun problema, vado da sola, tranquillo"

Il casting va uno schifo, non ci sto con la testa e il mio pensiero fisso è Mario insieme a quella.
Quando torno lo trovo in cucina a preparare il pranzo.
"Ciao baby è pronto, volevo farmi perdonare"
Non gli rispondo e mi butto sul divano.
"Com'è andata?"
"Una merda"
"Vabbè dai, meglio per me allora, non devo sopportare che altri ti guardino troppo" scherza.
"Mario davvero fai? Mi tradisci con quella stronza che vuole solo manipolarti e mi dici queste cose patetiche da geloso del cazzo? Ma ti senti quando parli? Di che cazzo sei geloso? Io cosa dovrei dire? Che penso costantemente a te e quella insieme e cerco di farmi andare bene tutto semplicemente per nostra figlia mentre a te non frega un cazzo di me e presti talmente tanta attenzione a ciò che dico che nemmeno ti ricordi ciò che mi prometti"

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