"Mario che cazzo ne so, non mi stressare ti prego" gli rispondo.
Finalmente è quasi arrivato il giorno del matrimonio ma Mario è tesissimo ed è super agitato, sta attento ad ogni dettaglio e mi tormenta con domande assurde facendo aumentare la mia ansia.
Sto cercando di essere tranquilla e di pensare che tutto verrà da sé, ma con lui è impossibile.
"Cazzo ma sembra non te ne freghi niente! Io voglio che sia tutto perfetto ma a te non interessa nulla, ma sei sicura che è quello che vuoi perché a me non sembra"
"Ma la vuoi finire? Dio santo ti sto solo dicendo che non me ne frega un cazzo che questi due siano allo stesso tavolo pur non parlandosi, hai invitato 200 persone, era inevitabile! Smettila di rompermi le palle con queste cazzate, che già ho i cazzi miei"
"Scusami se piuttosto che andare al ristorante e fare tutto da solo voglio sapere se anche a te sta bene qualcosa prima di agire, ma forse hai ragione perché di questo passo non ci arriviamo nemmeno al matrimonio, se questa è l'importanza che gli dai mi immagino stasera"
"Scusami? Ti da fastidio che le mie uniche due amiche mi abbiano organizzato una festa di addio al nubilato? Perchè non esci anche tu oggi?"
"Già, ma la differenza tra me e te è che io a te ci tengo e so cosa devo fare o no per non farti stare male, a te non frega niente di me e non ti sai nemmeno comportare"
"Mario come sei drammatico, che cazzo ci stai a fare con me se a me non frega nulla di te, ma ti senti quando parli o dai solo aria alla bocca? Su una cosa hai ragione, ora me ne vado o a domani nemmeno ci arriviamo" me ne vado con Celeste sbattendo la porta.
Torno a casa mia, chiamo la baby sitter e mi preparo per stasera, sono pronta a sfasciarmi per dimenticare ciò che è successo con Mario.
Mi passano a prendere e andiamo a ballare.
Mi ubriaco talmente tanto che ormai non capisco più nulla.
Quando mi ritrovo Nicolò affianco penso sia la mia immaginazione.
Mi lascio andare e ballo con lui tutto il resto della serata, mi bacia e io ricambio finché non finiamo in bagno.
Mentre sta per spogliarmi mi squilla il telefono.
"Aspetta" lo fermo mentre mi riempie il collo di baci e le sue mani affondano nel mio fondoschiena.
Esco dal bagno e tento di leggere il nome sullo schermo ma ho la vista appannata dall'alcol e non riesco a vedere.
Accetto la chiamata pensando sia la babysitter ma appena rispondo la voce di Mario mi riporta alla realtà.
"Piccola scusa, mi dispiace aver litigato con te il giorno prima del matrimonio, perdonami, è tutta la sera che ci penso e mi sento un coglione, ti aspetto a casa, ti prego torna che mi manchi da morire"