"Scusa in che senso?" Mi guarda quasi shockato.
Mi mordo il labbro senza sapere cosa dire.
"Cioè io mi sto preoccupando per te, avevo paura che tu potessi prenderla male, ti ho accompagnata per non farti stare da sola, perché pensavo ci stessi male quanto me alla perdita del bambino e tu non sei stata in grado di dirmi in due cazzo di settimane che tu non lo avresti voluto?" Alza il tono della voce e io non so cosa rispondergli, ha ragione.
Fortunatamente mi chiamano dentro per la visita e lui mi aspetta fuori.
Quando esco non mi chiede nulla, si dirige in macchina e io lo seguo in silenzio.
Mentre torniamo a casa scoppio a piangere appoggiata al finestrino.
Non mi dice nulla, forse nemmeno se ne accorge.
Torniamo a casa e mi chiudo in camera, dopo un po' viene a bussare alla porta e si siede di fronte a me sul letto.
"Allora? Vogliamo parlarne?" Mi chiede calmo, asciugandomi le lacrime.
"Hai ragione, avrei dovuto dirtelo ma..."
"Ma?"
"Eri così felice, ti avrei spezzato il cuore e non volevo"
"Beh così me lo hai spezzato uguale, bastava che me ne parlassi, che mi dicessi che non eri pronta, che non te la sentivi, invece siamo comunque qui e tu dopo anni ancora non te la senti di parlarmi di ciò che ti passa per la testa, che cazzo stiamo insieme a fare se nemmeno mi parli?"
"Hai ragione, Mario ti chiedo scusa..."
"Ti comporti sempre così"
"Pensavo l'avresti presa male... non volevo mi lasciassi..."
"Beh certo che tu non mi abbia detto la verità l'ho presa meglio vero?" Mi dice sarcastico.
"Pensi, piuttosto che pensare e consumarti nelle tue pare, ancora non hai capito che dovresti parlarmi! Beh sai una cosa? Non sono il tipo che ti lascia perché non sei pronta, ti avrei capita, ti avrei accompagnata e magari tra di noi sarebbe andata anche meglio, ma hai ragione, ormai tra di noi non c'è nemmeno dialogo, già ne faremmo soffrire una di bambina, un secondo figlio non se lo merita... poi non meravigliarti se il nostro rapporto va male e se il nostro matrimonio fallisce, ma io ci metto tutto me stesso mentre tu ancora non impari ad aprirti con me e rendermi partecipe della tua vita, anzi no, nostra, dato che ormai non mi metti a conoscenza nemmeno delle decisioni che prendi per la vita di entrambi"
Forse alzando la voce Celeste si è svegliata e piange, per cui Mario va a calmarla lasciandomi lì.
"Mario scusa davvero... non volevo ferirti..."
"Sai dirmi solo questo? È da mezz'ora che non dici altro"
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