"Stai tranquilla non è successo nulla, hai provato a baciarmi ma sapevo che da sobria non l'avresti fatto per cui ti ho fermat, mi hai solo chiesto di dormire con te perché non volevi rimanere sola"
"Grazie..."
"Ehi?"
"Dimmi"
"Promettimi che non ti ci avvicini più ad Alessandro e se lui ti dice qualcosa dimmelo"
"Mario ti ringrazio, ma so badare a me stessa"
"Lo so... ma lui è pazzo"
"Si... ma tranquillo, se faccio ciò che vuole si comporta bene"
"Non te lo permetto"
"Mario non sei nessuno ormai per dirmi cosa devo fare"
"Ti amo... non voglio vederti svendere te stessa"
"È per Celeste, mi interessa solo di lei"
"Ti rendi conto di ciò che stai facendo vero?"
"Non ho altra scelta Mario... mi ha minacciata"
"Capisco..."
"Ti devo lasciare..."
"No aspetta..."
"Cosa?"
"Rimani a casa non andare da lui"
"Non posso"
"Smettila, quanto ti pagano?"
"Cosa?"
"Quanto dovrei pagare per tenerti tutta la notte con me?"
"No Mario non ci provare"
"Devi dargli soldi no?"
"Si ma non li voglio da te"
"Ti passo a prendere più tardi"
"Mario non ci provare"
Chiudo il telefono, ma poco dopo mi richiama.
"Non so dove venire a prenderti"
"Non venire"
"Ti pago, come la mettiamo?"
Alzo gli occhi al cielo.
Quando citofona scendo arrabbiatissima.
Mi prende la mano in macchina e mi molla tutti i soldi senza parlare per tutto il tragitto.
"Che vuoi allora?" Mi spoglio appena siamo a casa sua ma lui mi blocca quando ormai sono già in intimo.
"Hai mangiato? Ti ho preparato la cena"
"Mi hai pagato più del dovuto per scopare, non per mangiare con te"
"Non mi interessa, l'ho fatto solo per non farti ridurre a questo, vorrei farlo con te ma non così, se tu non lo desideri non ha senso"
"E perché mi hai portata qui allora"
"Perché ti conosco, ero convinto che avresti fatto di testa tua" mi sorride e non riesco a resistergli ricambiando il sorriso.
"Quindi?"
"Quindi ora mangi qualcosa che ti vedo tanto dimagrita e poi ti riporto a casa o puoi dormire da me giuro che mi comporto bene"
"Non dormo con i clienti di solito" lo prendo in giro.
"Manco con i clienti abituali?" Mi prende per i fianchi.
"Beh è la prima volta no?" Lo guardo con aria di sfida avvicinandomi fin troppo a lui.
La tensione tra noi è fortissima e vorrei baciarlo ma mi ricordo ciò che ha fatto e ci ripenso.
"Si ma preparati perché da oggi in poi le serate in cui sarai a sua disposizione le passerai sempre qui..." mi sussurra a fior di labbra.
"Mario non devi farlo, non sentirti in colpa"
"Ho così tanta paura che qualcuno possa farti del male, possa toccarti come non dovrebbe, possa farti sentire usata, che pagherei qualunque somma per toglierti da questo casino"
"Ma non stiamo più insieme, non devi sentirti obbligato"
"La smetti? Mi hai sempre detto che non avrei dovuto cercare di comprarti, ma per una volta mi permetti di farlo? Per il tuo bene?"
