"Ehi sveglia" ci abbraccia Mario, con la colazione già pronta.
"Che è successo stanotte? Ti ho sentita scappare in bagno"
"Niente, sto bene" mento.
"Sicura?"
Annuisco.
"Ti ho preso i tuoi dolcetti preferiti"
"Non mi va nulla davvero, ma apprezzo il gesto" forzo un sorriso.
"Ehi? Dobbiamo parlare?" Mi chiede preoccupato.
"Tu devi dirmi qualcosa?" Gli rispondo.
"No" sbuffa guardandomi.
"E allora no" gli dico io.
Continua a fissarmi per qualche minuto mentre morde il suo cornetto e mi sorride.
"In realtà di una cosa dovremmo parlare"
"Cioè?" Lo guardo senza sapere a cosa si riferisca.
"Celeste dovrebbe andare all'asilo, non so come funziona, facciamo un giro delle scuole? Potremmo andarci oggi, non ho niente da fare"
"Si certo..." gli dico poco convinta.
Vado a prepararmi lasciandolo in camera di celeste a fare colazione e mentre mi sto preparando in bagno lui arriva e mi abbraccia.
"Non ti serve tutto questo trucco sei bellissima" mi dice.
Mi infastidisce, sento che mi mente e che in realtà lo dice solo per farmi felice.
Lo scanso e continuo a truccarmi senza ascoltarlo.
Stiamo tutta la mattinata in giro finché non mi sento bene.
Forse per il caldo, forse perché non ho mangiato, mi gira la testa e svengo proprio mentre stiamo parlando con una preside.
Quando riapro gli occhi trovo Mario sopra di me che cerca di svegliarmi.
"Tutto bene? Baby rispondimi"
Mi alzo facendo finta di nulla e rimango in silenzio.
Quando siamo in macchina guardò dritto verso la strada mentre lui cerca di convincermi ad andare da un medico.
Si ferma davanti al pronto soccorso e quasi mi costringe a scendere, ma rifiuto.
Quando finalmente si arrende mi porta a casa e non mi parla più.
"Mangi?" Mi dice freddamente.
"No" scuoto la testa.
"Oh devi mangiare cazzo! Non che mi fai spaventare così e te ne sbatti come se non fosse successo niente"
"Mario sto bene?"
"Stai bene? Non mangi da giorni, sei svenuta e vuoi dirmi che stai bene? Mi spieghi che cazzo hai in testa?"
"Niente, hai ragione, sono stupida" me ne vado lasciandolo solo.
Mi rannicchio sul divano e scoppio a piangere, ma lui viene da me e mi si siede affianco.
"Non sei stupida" mi accarezza la schiena.
"Si invece, hai ragione a pensarlo"
"Non lo sei, smettila di pensarlo"
Faccio spallucce senza guardarlo e lui mi stringe forte.
"Che ti passa per la testa?" Mi sussurra.
Scuoto la testa.
"Parlami ti prego"
"Non è niente"
"Lo so che qualcosa non va, dai"
"Niente, dai smettila" gli do una spinta leggera.
"D'accordo, vediamo cosa posso fare per migliorarti l'umore" mi morde leggermente il collo ridendo.
"No, dai smettila" cerco di scansarmi.
"Dai, Celeste dorme, lo so che lo vuoi"
"No dai Mario smettila"
Vederlo così mi rattrista ancora di più, so che lo sta facendo solo per cercare di farmi stare bene e non lo vuole davvero, come potrebbe volermi d'altronde? Lo so che lo fa perché gli faccio pena, la verità è che non sono alla sua altezza e non lo sarò mai, potrebbe avere mille ragazze eppure si sente obbligato a stare con me.
"Non fa niente ok? So che non lo vuoi, non voglio costringerti"
"Chi ti dice che non ti voglio?" Sorride dandomi un bacino sulla punta del naso.
"Mario smettila di fingere, ti conosco"
"Evidentemente no, dai scema, ti voglio più di qualunque altra cosa"
"Beh io no, mi dispiace"
"La smetti di essere così esagerata?"
"Non sono esagerata cazzo, se non ti sei accorto che ultimamente le cose tra noi mom vanno bene il problema non sono io"
"Ma che dici?"
"Niente lascia stare"
"No ora me lo dici"
"Mario niente ti prego"
"Devi parlarmi cazzo! La vuoi smettere con quest'atteggiamento da superiore del cazzo?"
"Hai ragione, devo smetterla, domani me ne torno a Roma con Celeste così me ne vado dai coglioni"