"Che dici se ce ne andiamo qualche giorno fuori, io e te da soli" mi chiede Nicolò mentre facciamo colazione.
"E Celeste?"
"La tiene Mario, già gliel'ho chiesto"
"Non so se..."
"Dai solo qualche giorno... o non vuoi stare con me?"
"Non è quello"
"E allora accetta no? Immaginati noi due su qualche spiaggia deserta, come ai vecchi tempi" mi prende per i fianchi e mi avvicina a sè iniziando a baciarmi.
"Va bene..." accetto poco convinta.
Mi prende in braccio e mi fa sedere sul piano della cucina senza staccarsi da me, mentre le sue mani salgono sotto la mia maglietta. Mi accarezza la schiena e mi morde leggermente il collo iniziando a spogliarmi.
Lo facciamo ma al posto di Nicolò il mio pensiero va a Mario.
Nonostante tutto forse vorrei che ci fosse lui al posto di Nicolò, che mi toccasse così, vorrei farlo con lui e sentirmi come solo lui sa farmi sentire, vorrei che mi sfiorasse, che mi baciasse, che consumasse ogni singolo centimetro della mia pelle, ma tra di noi è finita e non può ricominciare.
Mi riprendo in tempo prima di chiamare il suo nome quando Nicolò mi fa venire e quando si allontana da me rimango un po' lì da sola con l'amaro in bocca di chi vorrebbe fare qualcosa ma rimane immobile a guardare la propria vita andare avanti come non vorrebbe.
Mentre Nicolò va a farsi la doccia mi squilla il telefono.
"Ciao piccola" mi risponde dall'altro lato del telefono Mario.
"Ehi" gli dico un po' malinconica.
"Che hai?"
"Nulla, lascia stare"
"Mmmh... mi sa proprio che avevo ragione, una vacanza ti farà bene..."
"Mario se è un problema non..."
"Ma cosa dici! Gliel'ho proposto io a Nicolò! Io ho mia figlia per me e voi due... avrete un po' di tempo per voi..."
"Oh non sapevo che..."
"Si è preso il merito? Come al solito" ride.
Sembra che la situazione non gli pesi, non sono nessuno per non permettergli di andare avanti, nonostante io provi ancora qualcosa per lui, forse è il momento di farsi da parte e sperare nella sua felicità.
"Già..."
"Allora passo più tardi, prepara tutto, magari una lista di ciò che devo fare, dosaggi dei pasti.."
"Si, stai tranquillo, per qualunque cosa chiama"
"Ma no... non voglio disturbarvi"
"Mario no che non disturbi"
Rimaniamo in silenzio prima di salutarci.
Quando passa a prendere Celeste non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi o rischierei di combinare casini.
Mi prende il mento e me lo solleva delicatamente prima di andarsene.
"Tutto bene?" Mi chiede
Annuisco.
"Perché ho l'impressione di non farti un favore?"
"È la prima volta che sto lontana da lei" forzo un sorriso.
"Stai tranquilla, ce la caveremo" ride.
Quando va via inizio a preparare le valigie.
Mi addormento abbracciata a Nicolò e cerco di consolarmi con le sue attenzioni.
Partiamo presto, in aereo rimango in silenzio per gran parte del viaggio, Nico guarda un film.
Una volta arrivati a Ibiza chiamo Mario mentre Nicolò si sistema in stanza.
"Ehi come state?" Gli chiedo appena mi risponde.
"Bene, ancora non facciamo danni, puoi stare tranquilla e rilassarti"
"Ok... per qualunque cosa..."
"Stai tranquilla, so cavarmela" ride.
"Ok... mi fido..."
Poco dopo aver chiusa la chiamata mi arriva un video da Mario.
Lui con in braccio Celeste che la sbaciucchia e sorride guardandola, mentre agita la manina per farmi salutare, lo riguardo diverse volte prima di rispondergli con l'emoji della faccina con i cuori al posto degli occhi.
Sono bellissimi, lui è bellissimo e vederlo con mia figlia mi fa venire voglia di lasciare tutto e tornare da loro.
"Allora, adesso lo togliamo questo mami"
Nicolò mi ruba il telefono e lo butta sul letto mentre mi spinge contro la finestra baciandomi una spalla.
Mi abbassa i jeans e sposta gli slip afferrandomi per la vita e spingendo da dietro.
Aumenta le spinte facendomi gemere finché non viene dentro di me.
Fingo, non ci sto con la testa e non voglio farlo preoccupare, lui fortunatamente non se ne accorge.
Andiamo in spiaggia ma rimango mezza vestita perché ancora non mi sento a mio agio in costume.
Nonostante Nico cerchi di distrarmi e farmi divertire il mio pensiero fisso è Mario.
Rischio di chiamarlo di nuovo ma mi trattengo, mi manca parlare con lui come facevamo prima.
A cena Nicolò mi porta in un posto super lussuoso, piatti costosi, tavolo appartato, nonostante cerchi di creare l'atmosfera mi distraggo a riguardare tremila volte il video che mi ha mandato Mario.
È dolcissimo, il modo in cui la guarda e le sorride, è proprio perfetto.
Terminata la cena torniamo in camera e nonostante sia tardi chiamo Mario.
Noto che Nicolò è un po' infastidito per cui taglio corto e vado a dormire.
Sotto le coperte Nico ci prova con me, ma fingo di dormire per non farlo con lui.
Quando la mattina presto dopo aver fatto colazione a letto chiamo di nuovo Mario,
Nicolò sclera.
Appena chiudo la chiamata mi guarda malissimo.
"Siamo qui da un giorno, lo hai già chiamato tre volte, non pensi di star esagerando? Sei qui con me, non con lui!"
"Nicolò, Mario è con mia figlia, non me ne importa nulla di lui" mento più a me stessa che a lui.
"Come no, ma smettila, la verità è che sei ancora persa per lui e io sono solo uno stupido a perdere tempo cercando di farti stare bene"
"Se volessi farmi stare bene non faresti queste scenate! Te l'ho detto mille volte che di lui non mi importa più nulla, perché non capisci?"
"Non capisco perché mi dimostri totalmente il contrario, sei sempre lì a cercarlo, mai a voler stare con me"
Non so cosa rispondere, lo guardo mentre esce dalla stanza lasciandomi sola.
Mi giro il telefono tra le mani, finché non richiamo Mario.
"Senti scusa... non ho nessuno con cui parlare e ho bisogno di sfogarmi"
Gli racconto tutto tralasciando il fatto che l'ho pensato tutto il tempo negli ultimi giorni, parliamo per ore e quando lo saluto cerca di farmi ragionare.
"Torna da lui, si sta impegnando per far funzionare le cose tra voi, non è giusto che io mi metta in mezzo... stai tranquilla, Celeste sta bene e può rimanere con me quanto volete, non c'è problema, non è necessario che tu telefoni due volte al giorno"
"No è che... mi fa piacere parlare con te..."