"Cazzo è bellissimo qui"
"Mario che cazzo ci fai?"
"Era il prezzo da pagare per il tuo posto, non sapevo che dovessi intervistarmi tu"
"Si... come no"
Mi guarda con aria di sfida.
"Beh? Volevi guadagnartelo? Prego, il prezzo lo paghiamo in due, dimostra quello che sai fare"
Gli sorrido.
"D'accordo, ok... tanto io le ho già scritte le domande, me le hanno già date loro, quindi te le leggo"
"Vai, non ho niente da nasconderti"
"Si invece, ma andiamo avanti..."
Gli faccio le prime domanda sul disco e lui mi risponde rilassato, con il suo solito modo di parlare che mi affascina ogni volta.
"Nelle canzoni parli spesso di amore, l'hai trovata la persona giusta?" Gli leggo.
Divento tutta rossa e non riesco a guardarlo negli occhi.
"Si... ma l'ho persa, vorrei poter tornare indietro, farei qualunque cosa, ma purtroppo non è così"
Mi guarda con i suoi occhioni enormi e espressivi mentre io non riesco a sostenere il suo sguardo.
Nella domanda successiva che gli lèggono vogliono sapere per chi sia una canzone che sappiamo entrambi sia dedicata a me.
"Se non vuoi rispondere non fa niente, poi la aggiusto io in qualche modo" gli dico in imbarazzo.
"È dedicata alla donna della mia vita, la persona giusta, quella che è entrata nella mia vita inaspettatamente e che pur cercando di dimenticarla non ci si riesce, quella che mi ha fatto perdere la testa, per cui avrei fatto qualunque cosa anche sbagliando inconsciamente, quella che mi ha cambiato a tal punto da farmi diventare una persona migliore, con cui avrei voluto crearmi una famiglia, la persona che sognavo di far felice ogni giorno per il resto della nostra vita insieme, la madre di mia figlia, la donna con cui ho attraversato tanti momenti difficili e con cui ho condiviso tanta felicità, la persona che ho ferito cercando di proteggerla, la persona che vorrei al mio fianco per sempre"
Ci guardiamo negli occhi per qualche minuto che sembra infinito.
Mi asciugo una lacrima che mi riga la guancia e concludo l'intervista.
Mi fermo lì a riaggiustare gli appunti mentre Mario fa per andarsene.
"Sei brava, lo sapevo che avrei fatto bene a puntare su di te" mi sorride prima di andarsene.
"Mario quelle cose..."
"Puoi cambiare se vuoi..."
"Non mi riferivo all'intervista"
Ormai siamo rimasti solo noi due e la tensione nell'aria è palese.
Vorrei abbracciarlo e lasciarmi andare ma ho paura.
So che quelle parole le pensa davvero di me, ma ho comunque paura di rimanere ferita di nuovo.
"Ti prego perdonami, ti giuro, con lei non c'è stato nulla da quando abbiamo iniziato a riprovarci, per quanto riguarda il lavoro davvero, non l'ho fatto di proposito, volevo solo renderti felice sapevo non stessi passando un bel periodo..."
Gli salto addosso e lo abbraccio.
"Ok... scusami... abbracciami ti prego" scoppio in lacrime.
"Amore mio ma certo" mi stringe forte baciandomi i capelli.
Mi lascio andare e piango tra le sue braccia.
"Che ti passa per la testa?" Mi sorride guardandomi.
"Sei l'unico che crede in me"
"Beh non sanno cosa si perdono, la donna più intelligente, brillante, sensibile, bella" strofina il naso contro il suo.
Lo bacio in modo passionale, mi lascio andare e finiamo a farlo sul letto enorme della suite.
È così intenso che piango mentre lo facciamo, si ferma per chiedermi cosa stia succedendo e lo bacio di nuovo.
È dolce e premuroso, sta attento a tutti i suoi movimenti cercando di non essere brusco mentre mi coccola per tutto il tempo.
"Dici che ci cacciano da qui? Fin quando l'avranno prenotata?" Mi chiede.
"Non ne ho idea"
"Ti immagini se ci scoprono?"
"Ti prego no" rido.
"Che dici se la prendiamo noi per questa sera? Rimaniamo a dormire qui stanotte, io e te, questo letto comodissimo, il panorama"
"Mario devo tornare a casa" gli dico malinconica.
"Puoi dire a mamma che non torni, tanto ci pensa lei a Celeste"
"Senti Mario... io non ce la faccio... per quanto io voglia rimettere a posto le cose, per quanto io ti ami, non ce la faccio, ho troppa paura... chiudiamola qui, senza odiarci, senza guerre, facciamolo anche per Celeste, non ce la faccio ad odiarti, ma ho comunque paura di lasciarmi di nuovo andare con te"
"Non voglio perderti"
"Mi hai già persa Mario..."
"Mi dispiace tantissimo, se ci fosse un modo per recuperare tutto..."
"Non c'è un modo..."
"Ti prego resta nella mia vita"
"Sarò sempre nella tua vita... abbiamo una figlia meravigliosa in comune"
"Lo so... ok... hai ragione, anche per il suo bene è meglio provare ad essere amici"
"Ok, amici" sorrido.
"Amici che ogni tanto si vedono di nascosto?" Scherza.
"Amici e basta Mario, non complichiamoci la vita"