Capitolo 1598

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Dopo circa dieci minuti sento la voce di Emily urlare la parola "amore",così vado alla porta,aprendola lentamente.

C: sto aprendo eh.

Non arriva una risposta,ma con lo sguardo vado subito a cercare la sua figura davanti all'anta specchio dell'armadio: è ancora lì intenta a sistemarsi la spallina destra. È un bellissimo abito corto fino a metà coscia color rosso scuro. Ha dei dettagli in rilievo che creano una bellissima fantasia su tutto il vestito,ma sono più concentrati nella parte superiore. 

Mi avvicino di qualche passo riuscendo a vedere meglio il suo riflesso

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Mi avvicino di qualche passo riuscendo a vedere meglio il suo riflesso. Il corpetto è molto aderente,tanto da metterle in risalto il seno e la vita sottile,mentre la gonna le accarezza soltanto i fianchi. Le sue bellissime e lunghe gambe sono rese ancora più vertiginose dalle calze nere e da un paio di sottili tacchi neri.

Em: pensi di dire qualcosa o ti ho lasciato senza parole?

La osservo mentre sorride,divertita dalla mia reazione: deve esserci mancato poco che mi cadesse la mascella a terra,ma è veramente fantastica. Appoggio le mani all'altezza della sua vita,posandole un bacio nel collo.

C: decisamente la seconda: sei uno spettacolo.

Em: grazie. - mi indica la cerniera dietro - Me la tireresti su?

C: certo.

Tiro su la zip del vestito guardando ancora la sua figura riflessa per poi attaccarla a me circondandola con le braccia: è incredibile come ogni giorno io possa amarla di più di quello precedente. Le do un bacio tra i capelli,facendola sorridere.

Em: sembro un po' una bambolina però.

C: stai benissimo invece: tua sorella ha scelto un bel vestito,ma devo dire che l'indossatrice ha fatto la differenza.

Em: anche a me piace,ma non sarà troppo? Insomma è un normale pranzo di Natale: i miei fanno le cose in grande,ma non così tanto.

C: sei una meraviglia: dovresti esserne fiera e farti vedere da tutti.

Em: mi basta essere bella per te.

C: e lo sei: una splendida ragazza a cui non vedo l'ora di fare compagnia.

Le prendo la mano facendole fare un giro su se stessa guardandola meglio per poi darle un bacio: con i tacchi è alta praticamente quanto me. Devo ammettere di sentirmi quasi fuori posto ad avere una ragazza bella come lei affianco.

Em: ora vado a truccarmi e sono pronta.

C: sei perfetta così.

Em: ci metto due minuti.

Mi da un piccolo bacio sulla guancia per poi andare di nuovo in bagno. So già che l'espressione "due minuti" è molto metaforica,quindi vado in salotto. Mentre la aspetto do un'occhiata al cellulare rispondendo ai vari messaggi di auguri. Da quando ero arrivato in Italia a studiare avevo alcuni amici che vedevo ogni tanto,ma per il resto sono tutti amici e parenti dell'Irlanda. Ovviamente non faccio mancare gli auguri ai miei genitori,anche se li avrei chiamati comunque verso sera. Sono ormai le undici passate quando Emily esce dal bagno. Ha raccolto due piccole ciocche di capelli dietro lasciando i suoi bellissimi capelli dorati sciolti sulle spalle. Non si è truccata molto o almeno io la vedo sempre bellissima e quindi non noto tutta questa differenza.

 Non si è truccata molto o almeno io la vedo sempre bellissima e quindi non noto tutta questa differenza

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Em: ok sono pronta,possiamo andare.

C: non vai da nessuna parte senza prima avermi dato almeno un bacio.

Em: anche due... professore.

Adoro quando mi chiama così facendo quel sorrisino perché è il suo modo di sdrammatizzare la nostra situazione. Inoltre é il modo scherzoso con cui a volte ancora mi chiama suo padre giusto per sottolineare quel piccolo aspetto della nostra relazione. Le rubo un paio di baci poi la aiuto a mettere la giacca e,prese tutte le nostre cose,usciamo e andiamo in macchina,partendo subito.

Em: sei pronto per una delle giornate più stressanti della tua vita?

C: non credo sia molto diverso da come fanno i miei: vedrai che anche da loro dovrai sopportare molto.

Em: i tuoi saranno divertenti,i miei dopo un po' possono diventare pesanti oltre che imbarazzanti.

C: ai nostri occhi sono sempre così i genitori: sono sicuro che sarà una bellissima giornata.

Em: vediamo se lo dirai quando i miei si baceranno per la milionesima volta.

Mi lascio scappare una risata: in questi mesi avevo avuto modo di vedere i suoi genitori e in effetti erano sempre molto "uniti". Penso che però sia una bella cosa oltre che dolce,anche se devo ammettere di avere la stessa reazione quando i miei fanno la stessa cosa.

C: beh allora ogni volta che si baceranno loro,lo faremo anche noi. Che ne dici?

Em: mi piace come ragioni: ci sto.

C: comunque lo sai che sono abituato a una famiglia molto allargata: almeno non ci si annoierà.

Anche la mia famiglia era molto grande e soprattutto nel periodo natalizio,avevamo l'abitudine di riunirci a casa dei miei: è una tradizione che portano avanti da quando i miei erano piccoli e non mi dispiace per niente che accada la stessa cosa con la famiglia di Emily.

Em: spero che il prossimo Natale o magari quello dopo possano esserci anche zio Kurt e i nonni.

C: ti mancano?

Em: un pochino.

Emily mi aveva raccontato che almeno una volta all'anno riuscivano a vedersi con la famiglia di suo zio,ma questa volta avevano rimandato tutto per dei loro problemi di lavoro e dei programmi legati a sua cugina. Questo era stato il motivo per cui i suoi nonni avevano deciso di passare con loro il Natale.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora